Anche Falcone avrà uno Sprar. Il sindaco: "È il male minore"

Anche Falcone avrà uno Sprar. Il sindaco: “È il male minore”

Redazione Tirreno

Anche Falcone avrà uno Sprar. Il sindaco: “È il male minore”

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martedì 05 Settembre 2017 - 14:09

I Comuni che ospitano uno Sprar sono esentati da altre forme di accoglienza, comprese quelle di aziende private. Secondo l'amministrazione, questo consentirà di avere al massimo 10 rifugiati sul territorio, e di non essere scavalcati da Regione e Prefettura

Anche Falcone avrà uno Sprar. Il Consiglio comunale ha votato a favore della richiesta di adesione al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. In sostanza, avere uno Sprar esenterà il Comune da altre forme di accoglienza, anche nel caso di aziende private; e infatti è stato descritto dall’amministrazione come il “male minore”.

Lo Sprar si pone come superamento dell’attuale sistema duale, che vede da un lato il pubblico e dall’altro i privati, autorizzati da Regione e Prefettura. Bisogna garantire una ripartizione graduale e il rispetto delle quote in rapporto agli abitanti (10 nel caso di Falcone). Aderendo alla rete di accoglienza pubblica, il Comune sarà esentato da qualunque altra forma di accoglienza, compresa quella di minori non accompagnati in strutture private. Queste, in sintesi, le ragioni della delibera approvata.

“Il sistema di accoglienza sta avendo un risvolto commerciale” – ha dichiarato il sindaco Carmelo Paratore – “ormai si parla solo di guadagni, non di vite umane. E non si tiene conto della necessità di un’integrazione graduale nel nuovo contesto sociale; un’esigenza tanto dei migranti quanto della comunità che li ospita”.

Il Consiglio è stato aperto al pubblico, su proposta del Comitato Passione e impegno per Falcone. Ma non tutti i cittadini sono sembrati soddisfatti. La scelta di ospitare migranti continua a far storcere il naso a molti. Tuttavia, come sostenuto da quasi tutti gli intervenuti, lo Sprar sembra essere la soluzione migliore per evitare di essere scavalcati da Regione e Prefettura, che possono autorizzare l’apertura di strutture private sul territorio.

Anche il Comune di Falcone ha comunque annunciato che si affiderà a un soggetto attuatore, con cui individuare una struttura adeguata sul territorio. L’apertura di uno Sprar richiederebbe inoltre ulteriori professionalità; opportunità importanti per un territorio avaro di lavoro. La domanda per l’adesione dovrà essere inoltrata entro il 30 settembre, e sarà valutata entro il 1 gennaio. E chissà che la soluzione di Falcone non sia d’esempio ad altri Comuni del comprensorio.

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