Che fine hanno fatto le opere dell’ex ufficio "Programmi Complessi"?

Che fine hanno fatto le opere dell’ex ufficio “Programmi Complessi”?

Che fine hanno fatto le opere dell’ex ufficio “Programmi Complessi”?

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martedì 21 Novembre 2017 - 11:12

L'elenco è lungo e il sindaco Accorinti lo aveva consegnato all'ex premier Matteo Renzi per inserire le opere nell'Agenda Messina. Ad oggi però è tutto fermo e l'ufficio che ne se occupava è stato smantellato. Il consigliere Libero Gioveni incalza

Recupero della Real Cittadella; Piano particolareggiato di Capo Peloro; Nuova viabilità di collegamento Granatari – via Marina; Adeguamento e riqualificazione della via Panoramica dello Stretto; Variante Faro Superiore – Tono; Completamento della viabilità Torrente Papardo – Faro Superiore. Che fine hanno fatto le opere dell’ex Ufficio Programmi complessi?

Queste sono soltanto alcune delle opere che il consigliere comunale Libero Gioveni elenca e rievoca a gran voce, ricordando che più di 3 anni fa (era la fine dell'agosto 2014) il sindaco Accorinti presentò a Roma all’ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi inserendole nel contesto della cosiddetta "Agenda Messina", estrapolandole dal preziosissimo Ufficio "Programmi Complessi", che però la sua stessa Amministrazione soppresse al suo insediamento.

“Non possono bastare le recenti firme sui contratti negli appalti del nuovo porto di Tremestieri e della nuova strada di via Don Blasco – esordisce Gioveni – perché la paralisi nel settore edile è talmente “incancrenita” ormai che occorre fare di più, soprattutto dove già era stato avviato un percorso. Come si è potuto pensare di presentare all’epoca al Governo un elenco di progetti da sostenere quando gli stessi ancora gravano e giacciono indisturbati sulle scrivanie di un sottodimensionato ufficio dei lavori pubblici?”.

Per Gioveni le opere compensative del ponte, per le quali Accorinti aveva chiesto, appunto, aiuto all’ex premier Renzi, potevano rappresentare una grande risorsa per lo sviluppo infrastrutturale della città e per far ripartire con slancio e vigore l’edilizia.

“Attraverso quali azioni politiche a supporto dell'Agenda Messina si era inteso chiedere al Governo sostegni economici per questi progetti, visto che nei fatti sono stati totalmente snobbati con la chiusura dell'ufficio che se ne stava minuziosamente occupando? Anziché, quindi, disquisire solo sulla Variante o pensare addirittura a ridimensionare l’ufficio condono, De Cola e compagni valutino, con un “colpo di coda” di fine mandato, di riaprire il prezioso Ufficio Programmi, ridando la giusta valenza sociale e strategica a delle opere infrastrutturali su cui la prossima Amministrazione potrà investire e scommettersi per lo sviluppo della città”.

2 commenti

  1. CastorinaCarmelo 21 Novembre 2017 12:14

    Illudersi che un presidente del Cosiglio in visita alla città possa prendersi carico delle problematiche cittadine è da “Bertoldo”…….Ormai siamo inpiena campagna elettorale è le priorità sono altre……..visto anche che l’elettorato Messinese nella maggior parte “Buddaceddi”……..si è espressa come tutti sappiamo…….

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  2. Chi risarcirá i danni alle vite dei tanti messinesi, soprattutto giovani, traditi da una politica imbelle, quando non apertamente connivente con i suoi carnefici? Questa foto è straordinaria. Simboleggia plasticamente la spocchierìa e la altezzosa sufficienza con la quale la città è trattata, da decenni ormai, dal poter centrale e l’attegiamento subalterno, da poveri mendicanti, supplicanti…..un posto ed una poltrona solo per se stessi e la propria famiglia, fottendosene della nostra comunità.

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