Rita Borsellino tra le voci degli studenti, le parole di don Ciotti: Messina città Libera. FOTO e VIDEO

Rita Borsellino tra le voci degli studenti, le parole di don Ciotti: Messina città Libera. FOTO e VIDEO

Rita Borsellino tra le voci degli studenti, le parole di don Ciotti: Messina città Libera. FOTO e VIDEO

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lunedì 21 Marzo 2016 - 07:00

OGGI MESSINA E' LA CAPITALE DELL'ANTIMAFIA. LA DIRETTA DI TEMPOSTRETTO, CON AGGIORNAMENTI, FOTO, VIDEO.

LA DIRETTA (realizzata da Francesca Stornante, Gabriele Quattrocchi, Giovanni Isolino, Silvia De Domenico e al desk Rosaria Brancato e Marco Ipsale).

ore 11.43 – Don Ciotti: "il nostro Paese ha bisogno di ponti che uniscono le coscienze e le speranze, ponti per stare vicino a chi non si rassegna alla violenza mafiosa alla corruzione, agli abusi di potere. Non dobbiamo rassegnarci. Ponti verso quelle realtà che non si sono fatte impaurire, siamo qui per i familiari, siamo qui ed in 2000 luoghi. Ci avete chiesto in questi anni di dire no all'inganno della memoria di circostanza. Una memoria che si impegna a realizzare gli ideali per i quali quelle vittime sono vissute. Sono tutti morti per la democrazia, per il bene del nostro Paese, per la libertà. Migliaia di ragazzi sono qua per dimostrare da che parte si sta con bandiere sincere che facciamo sventolare per portare il nostro contributo. Abbiamo bisogno di una società che ci riconosce uguali. Tocca a noi stimolare il desiderio che nasce dalla crescita culturale. Non sono libere le persone vittime della povertà, dell'insicurezza. Non è libero chi è costretto al lavoro nero, chi vive schiacciato dalla paura, dalle guerre chi non si vede riconosciuto nella propria dignità. L'inclusione sta alla base della democrazia e allora sì che le mafie sono forti sono in grado di adattarsi e trasformarsi. Le mafie sono i parassiti di un sistema che distrugge la nostra società, son un corpo che noi stessi alimentiamo quando non denunciamo un sistema in cui si costringono le persone a vivere nella soglia di povertà, quando si respingono migliaia di migranti. Abbiate il coraggio di dire la verità, costi quel che costi. Trivellazioni, non sono questioni che riguardano gli orientamenti personali, ma il bene comune. La Costituzione è il primo atto antimafia, bisogna applicarla ed amarla. La mafia e la corruzione non troveranno mai spazio in una comunità solidale e unita. Dobbiamo dire no alla caduta delle coscienze. Oggi il pensiero va alle famiglie degli studenti morti in Catalogna nel progetto Erasmus. Li sentiamo vivi in questa piazza. Siamo preoccupati per la riforma del tribunale dei minori. Penso al tribunale dei minori di Reggio Calabria dove si cerca di offrire ai ragazzi alternative per uscire dal circuito dei mafiosi. Dobbiamo trovare una terza via per chi ha preso le distanze, per le persone pulite. Penso al coraggio delle mamme che si ribellano, penso alla confisca dei beni ed alle proposte per una migliore gestione dell'Agenzia nazionale. Faccio mio il ritornello dei ragazzi Agesci: "Affrontiamo con coraggio ogni salita dritti al futuro sulle strade della nostra vita". Non prendiamo in giro i ragazzi, sono loro la speranza, il patrimonio che deve crescere. Il patrimonio dell'Italia onesta che non si limita a dire che le cose non vanno ma s'impegna a cambiarle. In tante carceri oggi hanno chiesto quest'elenco che abbiamo letto. Andiamo avanti".

ore 11.15 – Dal palco allestito in Piazza Duomo vengono elencati uno per uno i nomi delle vittime innocenti della mafia. Sono gli stessi familiari ed i giovani a pronunciare i nomi di quanti sono stati massacrati da tutte le mafie. Nel frattempo sono arrivati in piazza anche la presidente della commissione nazionale antimafia Rosy Bindi ed il presidente della Regione Crocetta. Secondo Libera i presenti a Messina erano 30 mila, più di 350 mila invece in tutte le piazze d'Italia nelle quali è stata celebrata la XXI giornata.

ore 10.50 – La testa del corteo è arrivata a Piazza Duomo, mentre ancora ci sono persone che si uniscono alla coda in corso Cavour. Una lunga anifestazione contro ogni mafia ed ogni violenza.

ore 10.25 – Ai margini del corteo e lungo tutto il percorso c'è un "cordone" formato da gruppi scout provenienti da ogni parte del Paese, mano nella mano. I familiari delle vittime sono in prima fila, ognuno portando una foto, una frase, qualcosa che ricordi i loro cari stroncati, molto spesso per un tragico caso, da una mafia affamata di sangue.

ore 9.25 – Messina abbraccia i familiari di tutte le vittime della mafia. Con questa frase pronunciata al megafono è iniziata la XXI giornata di Libera ed il corteo è partito da Piazza Juvara. Mentre il corteo sfila e continuano ad arrivare partecipati da tutta l'Italia, vengono elencati al megafono i nomi delle vittime innocenti della mafia. Confermate le stime previste, circa ventimila persoe stanno attraversando Messina in ricordo delle vittime di mafia. Nel campanile della Chiesa del Carmine svetta una frase: sì al Vangelo no alla mafia.

ore 9.15 – Il corteo si appresta a partire. In testa ci sono i familiari delle vittime delle mafie. A seguie migliaia di studenti, rappresentanti di associazioni, giovani, meno giovani, chiamati ad un gesto che non è simbolico ma concreto. al fianco dei cittadini le istituzioni.

Messina oggi è la piazza da cui si leverà alta la voce di chi dice no a tutte le mafie, di chi ricorda le troppe vittime di quel male che ha infettato la bellezza della Sicilia e dell’Italia intera. Messina oggi è Libera. Libera come il nome dell’associazione di don Luigi Ciotti che quest’anno ha scelto la città dello Stretto per commemorare ma soprattutto per lanciare un messaggio forte: “Il modo migliore per esercitare la memoria è l’impegno”. Non solo oggi ma 365 giorni l’anno.

Oggi la città accoglierà migliaia di partecipanti, soprattutto studenti delle scuole, che arriveranno da tutta la Sicilia e da molte zone d’Italia. Ci saranno circa 500-600 familiari delle vittime di mafia. Tutti insieme sfileranno per le vie della città. Uno accanto all’altro. Con Libera, per la libertà.

Il corteo partirà alle 9 e si snoderà lungo piazza Juvara, via Garibaldi, corso Cavour, via Tommaso Cannizzaro, viale San Martino, via I Settembre e arrivo a piazza Duomo, intorno le 10.30. Alle 11, sempre a piazza Duomo, avrà inizio la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie e dalle 14.30 alle 17.30, si terranno dei seminari per i partecipanti.

IN AGGIORNAMENTO

4 commenti

  1. MessineseIncallito 21 Marzo 2016 13:57

    Ma perchè chiunque viene a parlare di qualunque cosa deve mettere sto cxxxo di ponte in mezzo?
    pare che non abbiamo altro a cui pensare.
    Sono un pro ponte, ma contrario a st’accanimento nei nostri confronti.

    BASTAAAAAAAA…….

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  2. MessineseIncallito 21 Marzo 2016 13:57

    Ma perchè chiunque viene a parlare di qualunque cosa deve mettere sto cxxxo di ponte in mezzo?
    pare che non abbiamo altro a cui pensare.
    Sono un pro ponte, ma contrario a st’accanimento nei nostri confronti.

    BASTAAAAAAAA…….

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  3. Parole parole soltanto parole che volano al cielo spinte dal vento.
    Il lavoro sconfigge tutti i mali non le parole.

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  4. Parole parole soltanto parole che volano al cielo spinte dal vento.
    Il lavoro sconfigge tutti i mali non le parole.

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