Disservizi al Dipartimento di Psichiatria di Messina Nord. Organico sempre più ridotto

Disservizi al Dipartimento di Psichiatria di Messina Nord. Organico sempre più ridotto

Disservizi al Dipartimento di Psichiatria di Messina Nord. Organico sempre più ridotto

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giovedì 23 Marzo 2017 - 07:53

Di recente tre dirigenti medici sono andati in pensione, altri due ci andranno breve e altri sono inabili. Cinque pensionamenti anche tra gli infermieri, uno in aspettativa, due in mobilità e due assenti per grave malattia

Pensionamenti, mobilità, inabilità. L'organico del Dipartimento di Psichiatria di Messina Nord è sempre più ridotto, per questo Cgil e Cisl lanciano l'allarme sui disservizi. "Si è determinata – dicono – una discontinuità dell’intervento terapeutico, sia del personale medico che infermieristico, con conseguenze negative sulla utenza che ha visto mutare gli operatori di riferimento e con evidente rilievo sulla presa in carico dell’assistito. La già nota carenza del personale medico si sta accentuando per i progressivi pensionamenti (sono già stati deliberati tre pensionamenti di dirigenti medici e altri due andranno in breve tempo in quiescenza) e per le condizioni precarie di salute di altri dirigenti. A ciò bisogna aggiungere la carenza del personale infermieristico: sono stati già deliberati cinque pensionamenti, un infermiere è in aspettativa per legge 80, due assenti per grave malattia da diversi mesi, due infermieri in mobilità volontaria dal 1° aprile 2017, oltre le unità con le limitazioni che ne impediscono l’impiego nelle varie Unità".

Ad oggi i numeri sono impietosi perché il Dipartimento Messina Nord svolge i seguenti servizi: Spdc (Servizio psichiatrico di diagnosi e cura) con quindici posti letto, Centro di salute mentale, Ambulatorio di Villafranca, Centro Diurno, Comunità terapeutica assistita con venti posti letto, Centro Diurno di Etnopsichiatria, Star Villa Bianca e Star (trattamenti per la depressione) Villa Verde con sei posti letto cadauna, oltre il servizio di reperibilità H24 presso l’Ospedale Papardo di Messina.

"Sia le strutture di degenza che il territorio – dicono i sindacati – necessitano di essere rinforzate urgentemente con l’implementazione dell’organico del personale medico ed infermieristico date, sia le necessità delle strutture di ricovero ma anche quelle territoriali (acuzie sul territorio, interventi per Tso, trattamenti domiciliari per i casi difficili e pressanti emergenze territoriali). Non è da sottovalutare poi la problematica legata alla presa in carico del paziente psichiatrico che rappresenta, inoltre, una necessità per la continuità terapeutica e la presenza di figure di riferimento e non operatori che cambiano continuamente sede di lavoro per sopperire alle carenze di altre strutture".

Cgil e Cisl chiedono alla Direzione Generale un incontro immediato per la disamina della problematica al fine di trovare delle soluzioni stabili nell’interesse della utenza, nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori al fine di evitare interruzione dell’attività terapeutica che ad oggi si è mantenuta solo con l’impegno ed il sacrificio degli operatori.

Anche secondo la Uil “la Salute mentale a Messina è allo sfascio”. Lo scrivono in una nota indirizzata al dg dell’Asp di Messina e per conoscenza al prefetto e all’assessore regionale alla Salute, Pippo Calapai e Mario Salvatore Macrì, rispettivamente segretario generale e responsabile Area medica della Uil-Fpl Messina. “I servizi vengono garantiti, con grandissimi sacrifici e responsabilità da parte degli operatori Medici e del Comparto. Sembrerebbe infatti, che tale Dipartimento non sia per nulla considerato e, che anzi sia addirittura reputato Figlio di un Dio Minore. Eppure, il Servizio di Salute Mentale è deputato a garantire l’assistenza ospedaliera e territoriale di pazienti particolarmente fragili, di cui certo la Società e Codesta Amministrazione debbono farsi carico, nel tentativo finanche di recuperarli ai propri affetti familiari”.

Poi prosegue la nota. “Purtroppo invece, avviene l’esatto contrario e, in modo particolare nel Modulo Dipartimentale di Salute Mentale di Messina Nord, dove a fronte di quanto è stato previsto dall’attuale Dotazione Organica, il numero del personale Medico ed Infermieristico assegnato è talmente sottodimensionato da non essere più in grado di mantenere livelli di assistenza adeguati e, di riposi fisiologici tali da rispettare quanto stabilito dal Dlgs 161/2014.” La Uil-Fpl conclude il documento diffidando l’Asp di Messina. “Nel caso di inerzia da parte dell’amministrazione la Uil Fpl avvierà le procedure previste dalla Legge, iniziando con la Proclamazione dello Stato di Agitazione del Personale”.

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