Furci. Strade nel degrado. E neanche la Madonna fa più la... Grazia

Furci. Strade nel degrado. E neanche la Madonna fa più la… Grazia

Carmelo Caspanello

Furci. Strade nel degrado. E neanche la Madonna fa più la… Grazia

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lunedì 03 Luglio 2017 - 08:47

Il marciapiede in via Spinelli invaso dall'erba secca. La protesta della minoranza e dei cittadini

FURCI. L’erba alta e secca ha invaso il marciapiede. Transitarvi è un pericolo, oltre che igienicamente sconsigliabile. Benvenuti in via Spinelli, una delle tante strade periferiche che versano nel degrado. L’arteria in argomento è adiacente via Madonna delle Grazie, che prende il nome della Vergine venerata nell’omonima chiesa che insiste nel quartiere, festeggiata ieri. Nemmeno in occasione della processione via Spinelli è stata pulita, così come accadeva negli anni passati quando per il 2 luglio, giorno dei solenni festeggiamenti della Madonna delle Grazie, l'intero quartiere e la piazza dirimpetto il sacro luogo venivano tirati a lucido. Inconcepibile per un Comune che può contare su 85 dipendenti e ne dovrebbe avere, in virtù dei suoi 3mila e 500 abitanti, meno di quaranta.

L’Amministrazione comunale aveva annunciato che avrebbe provveduto al servizio in house ma si era accorta che gli operai comunali non erano in possesso della “abilitazione” ad utilizzare il decespugliatore. Serviva un corso di poche ore. I dipendenti sono stati invitati a parteciparvi. Nell’attesa che la situazione si sblocchie l’Amministrazione possa utilizzare i propri dipendenti per la scerbatura, montano le proteste.

"Dopo le polemiche sollevate sull'opera dei volontari impegnati nella pulizia della villa comunale – esordisce il capogruppo di minoranza, Francesco Rigano – siamo ancora in attesa, da oltre due mesi, del completamento dei corsi di formazione dei dipendenti comunali sull'uso dei tagliaerba. Ci avevano propinato che la pulizia nel paese era stata ritardata nell'ottica del risparmio attraverso l'utilizzo degli operai in opera con i decespugliatori, piuttosto che affidare la scerbatura ad una ditta esterna. Ma ad oggi a parte qualche sporadico manuale intervento a macchia di leopardo – chiosa Rigano – non c'è nessuna traccia dei decespugliatori né degli operai che dovevano utilizzarli. Abbiamo visto solo fumosi annunci sui social. Zero concretezza".

Carmelo Caspanello

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