Paolo Starvaggi: Con 31 mila voti siamo competitivi.Un Pd aperto sarà grande

Paolo Starvaggi: Con 31 mila voti siamo competitivi.Un Pd aperto sarà grande

Rosaria Brancato

Paolo Starvaggi: Con 31 mila voti siamo competitivi.Un Pd aperto sarà grande

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giovedì 09 Novembre 2017 - 05:28

"Sopravvivere è stato un miracolo e di questi numeri sono orgoglioso". Il segretario provinciale del Pd ricorda in che condizioni il partito è arrivato alle urne "L'elezione di De Domenico rende competitivo il partito. E nel 2018 i favoriti siamo noi"

Ci davano per morti invece non solo siamo sopravvissuti ma abbiamo preso 31 mila preferenze nonostante 3 candidati in meno nella lista a causa del pasticcio Arcipelago. Con un centro-destra fortissimo, i grillini agguerriti, il congresso provinciale fatto a ridosso della campagna elettorale, quei 31 mila voti sono un risultato che nessuno si aspettava”. Quel Pd svuotato da Genovese nel dicembre 2015, uscito a pezzi da 4 anni di paralisi era dato per spacciato, ma quei 31 mila voti (rispetto ai 50 mila del 2012 quando in lista c’era Franco Rinaldi che da solo ne portò 18.800) pesano oro per il segretario provinciale del partito, Paolo Starvaggi.

Ricordiamoci quello che è successo alla vigilia della presentazione delle liste. All’ultimo momento si è deciso di spostare sulla lista Arcipelago Tani Isaja e Massimo Simeone. Già in quella lista doveva candidarsi anche Nicola Barbalace. Poi è successo quello che tutti sanno, la lista Arcipelago è stata esclusa e nel frattempo Isaja è rimasto fuori, così come Barbalace e Simeone. Con Isaja nella lista Pd avremmo avuto altri 5 mila voti in più. Per non parlare del fatto che sul piano del morale l’esclusione dell’Arcipelago ha pesato non poco su tutti noi, su Barbalace e Simeone. Ricordiamoci anche che il Congresso si è tenuto il 28 luglio dopo 4 anni di immobilismo e commissariamento. E che infine Genovese aveva svuotato il partito. Sopravvivere è stato un miracolo e di questi numeri sono orgoglioso”.

Secondo Starvaggi con più ossigeno e più tempo i numeri sarebbero stati diversi e con strategie diverse rispetto al pasticcio Messina anche le percentuali ed i seggi avrebbero potuto essere diversi.

Ma è da questi numeri che il nuovo Pd de-genovesizzato vuol ripartire. La prossima settimana ci sarà la direzione provinciale del partito per fare un’analisi del voto.

A dicembre saranno riaperti i circoli del Pd a Messina. Saranno 6, un numero normale rispetto ai 50 di altri periodi storici. Saranno istituiti anche i Dipartimenti tematici per aprire alle associazioni, al territorio, alla società civile e far da filtro nei confronti dei non tesserati che però vogliono avvicinarsi al partito.

Adesso dobbiamo crederci. Possiamo costruire un grande partito e per farlo dobbiamo essere aperti-prosegue Starvaggi- Con l’elezione di Franco De Domenico siamo diventati competitivi su tutti i piani. Adesso possiamo crederci e puntare alle Politiche, alle amministrative, alle elezioni della Città Metropolitana. Tutti dovranno fare i conti con noi, con questo Pd uscito dalle Regionali in modo veramente competitivo. Faccio un’altra riflessione: né il centro-destra con il suo massimo impegno, né i grillini sono riusciti a portare il 50% degli astensionisti alle urne. E’ quello che faremo noi. Non dobbiamo rincorrere l’elettorato di Genovese, perché non è il nostro. Ripeto solo aprendoci diventeremo un grande partito”.

Starvaggi è consapevole che superata la boa di dicembre le amministrative diventeranno improvvisamente vicine e il Pd, così come il centro-sinistra non potrà farsi trovare impreparato né lasciare che la sfida sia solo tra Genovese ed il M5S.

Proprio per questo dopo la riapertura dei circoli “è lì che vive il partito” e la creazione dei dipartimenti, da gennaio il primo passo sarà il Congresso cittadino per eleggere quel segretario che manca dalla primavera del 2013…… Un partito che vuol crescere non può stare cinque anni senza coordinamento ed organismi.

Sul candidato sindaco Starvaggi ritiene che la linea da seguire sia quella delle primarie di coalizione, a meno che non vi siano altre soluzioni.

Se non c’è il papa nero oppure se c’è ma non si trova l’accordo, allora la strada è quella delle primarie di coalizione. Ma dobbiamo fare tesoro della lezione del 2013. Penso ad un attacco a 3 punte…… Chi parteciperà alle primarie ma non sarà il vincente resta in squadra come attaccante, una squadra a 3, 4 punte….. Non sono pessimista, non penso ad una sfida tra Genovese e i 5stelle. Anzi, secondo me siamo i favoriti perché riusciremo a recuperare e conquistare il voto di una città ferita dall’amministrazione Accorinti, che è una forma di grillismo, e da anni di centro-destra”.

Secondo il segretario provinciale del Pd l’elezione di De Domenico che ha lasciato indietro e fuori dall’Ars Pippo Laccoto non avrà ripercussioni in termini di ricorsi. Nella fase della presentazione delle candidature è stato lo stesso Starvaggi a chiedere chiarimenti all’assessorato agli Enti locali (su richiesta di De Domenico) in merito alla sua candidabilità in qualità di direttore generale dell’Università.

La sua candidatura è inoppugnabile, oltre ad esserne lieto ho fatto anche numerosi approfondimenti e nessun ricorso potrebbe mai essere accolto. In ogni caso il Pd non sarà il partito degli eletti ma di tutti, che insieme operano in sinergia. La componente universitaria è forte, qualificata, competente e ci consente di presentarci in modo competitivo a tutte le altre scadenze elettorali. Per tutti noi il Pd è un fine e non un mezzo. Le sembrerà strano ma io sono certo che nel 2018 i favoriti siamo noi……”

Rosaria Brancato

Un commento

  1. SARETE GRANDI CON I VOTI DEI CLANDESTINI, MAGARI PREGIUDICATI PROVENIENTI DALL’ALGERIA O TERRORISTI DI UN DIO CHE NON ESISTE CHIAMATO ALLAH, CHE VI VOTERA’ DOPO CHE GLI AVRETE REGALATO LA CITTADINANZA PER FARVI VINCERE NON CON ELEZIONI GIUSTE, MA COMPRATE ANCHE COL SANGUE DI QUESTI ASSASSINI? RICORDATEVI CHE IL CONSENSO., TANTO SBANDIERATO E ABBAIATO DAI CD PROGRESSISTI CHE CI RICORDANO SEMPRE LA COSTITUZIONE, DICEVO SI VINCE CON POLITICHE A FAVORE DEI POVERI ITALIANI DISOCCUPATI INVALIDI E CHE VIVONO IN MACCHINA. ALTRIMENTI 31.000 VOTI SONO INUTILI PER L’ITALIA, MA UTILI PER I PREGIUDICATI ASSASSINI E CARCERATI DEL NORD AFRICA. SII ITALIANO. LE POLITICHE DELLA SINISTRA SONO FINITE MISERAMENTE. MORTADELLA SBATTUTO FUORI HA DATO TUTTO MA..

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