Sei anni fa l'alluvione. Quel 22 novembre che ha cambiato il territorio

Sei anni fa l’alluvione. Quel 22 novembre che ha cambiato il territorio

Salvatore Di Trapani

Sei anni fa l’alluvione. Quel 22 novembre che ha cambiato il territorio

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mercoledì 22 Novembre 2017 - 16:09

Il 22 novembre del 2011 sarà una data che il territorio non dimenticherà mai. A sei anni dall'alluvione i comuni più colpiti continuano a rialzarsi, tra progetti di messa in sicurezza e promesse non ancora mantenute.

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Ricorre oggi l'anniversario della tragica alluvione che, il 22 novembre del 2011, colpì duramente l'intero territorio. Quel fatidico giorno persero la vita, nella frazione di Scarcelli a Saponara, Luca Vinci, Giuseppe Valla e Luigi Valla.

Per le tre vittime dell'alluvione si sta adesso pensando a dedicare una scuola e delle strade, un'iniziativa abbracciata dall'amministrazione e dalla Pro Loco per la quale si attende una deroga da parte della prefettura. Affinché sia possibile intestare un edificio pubblico o una strada ad una persona scomparsa, infatti, è necessario siano trascorsi almeno 10 anni.

Intanto qualcosa sul fronte della messa in sicurezza del territorio inizia a muoversi, seppur a distanza di ben 6 anni.

Lo scorso 13 ottobre nel corso di una conferenza di servizi con tutti gli enti preposti, infatti, si è discusso di un progetto preliminare per la messa in sicurezza di Scarcelli. Il progetto, redatto dalla protezione civile, potrebbe già vedere la luce nel corso della prossima estate.

"Il territorio continua a soffrire, la nostra è una ferita sempre aperta -ha dichiarato il primo cittadino, Fabio Vinci- In questi quattro mesi di amministrazione abbiamo cercato di mantenere sempre alta l'attenzione sul problema e, al momento, stiamo cercando di far partire anche un progetto per la messa in sicurezza del centro dal costo di circa 2 milioni di euro. Certamente la nostra azione non si fermerà qui -ha concluso- intendiamo portare la questione direttamente al neo presidente della regione, affinché le istituzioni non ci dimentichino".

Ad essere duramente colpiti dall'alluvione del 2011 sono stati anche i comuni di Milazzo e di Barcellona Pozzo di Gotto. Ma la pioggia quel giorno non risparmiò neanche le zone limitrofe, come villafranca Tirrena, Rometta, Spadafora e Torregrotta.

Nel barcellonese sono state molte le ferite riportate, sebbene non ci siano state vittime. Un intero paese sommerso dal fango e case invase dall'acqua. Una giornata che difficilmente sarà dimenticata e che, ancora oggi, fa tremare dinanzi ad ogni evento alluvionale.

Da allora ben poco si è fatto per sanare la situazione, nonostante le numerose prese di posizione e le promesse del governo regionale. Si attende ancora la ricostruzione del ponte sul Longano, tra Calderà e Spinesante. Un opera che è stata ribattezzata "il ponte dei sospiri" e che lo scorso luglio ha ottenuto finalmente l'approvazione del progetto esecutivo. Ma ad essere attesa è anche la messa in sicurezza del greto del torrente Longano che, insieme al torrente Mela, continua a destare preoccupazione.

Proprio l'esondazione del Mela fu la causa dei gravi danni riportati dalle frazioni di Bastione e Torretta, nel milazzese. Diverse le testimonianze che raccontano di come, quel giorno, un fiume di terra abbia investito le strade del comune mamertino. Un'altra tragedia sfiorata.

L'alluvione del 22 novembre 2011 ha lasciato un segno indelebile, un ricordo fatto di rabbia e perdita ma anche di solidarietà. La stessa solidarietà di quegli "angeli del fango" che in quell'occasione giunsero in aiuto dei comuni colpiti. Una solidarietà che dimostra il desiderio di rialzarsi, nonostante tutto.

La forza di un territorio cambiato per sempre, oggi come ieri bisognoso di una costante e forte presenza delle istituzioni.

Salvatore Di Trapani

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