Il coro di no e gli emendamenti contro i tagli al Teatro Vittorio Emanuele

Il coro di no e gli emendamenti contro i tagli al Teatro Vittorio Emanuele

Il coro di no e gli emendamenti contro i tagli al Teatro Vittorio Emanuele

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martedì 17 Aprile 2018 - 05:46

Da destra a sinistra passando per i 5stelle è un coro di proteste sui ventilati tagli al contributo annuale per il Teatro Vittorio Emanuele

In Commissione Ars Bilancio fioccano gli emendamenti per salvare i Teatri siciliani dai tagli della Finanziaria varata dal governo e che a fine mese approderà in Assemblea.

Fratelli d’Italia e M5S stanno presentando emendamenti per scongiurare i ventilati tagli sia al Bellini che al Massimo che al Vittorio Emanuele ( in questo caso circa 885 mila euro).

E nel frattempo si leva un coro di proteste.

“Solo una politica ‘miope’ e incapace di individuare i settori strategici su cui investire per rimettere in moto l’economia della Sicilia può decidere di azzerare i fondi ai teatri” dichiara il deputato regionale M5S Antonio De Luca ricordando come già la scorsa settimana il governo regionale avesse presentato in Commissione cultura un emendamento ‘mannaia’ che taglia la spesa per i teatri, le grandi orchestre, il welfare egli Ersu, riducendolo di 80 milioni in meno rispetto a quanto previsto nell'ultima legge di stabilità. Stessa posizione per la collega di partito Valentina Zafarana “il Governo agisce in modo schizofrenico. Mantenere questa linea significa decretare l’ennesimo calvario per le più importanti istituzioni culturali, pubbliche e private”.

Protesta Elvira Amata che con i colleghi di Fd’I sta presentando emendamenti e Cateno De Luca che oggi in conferenza stampa presenterà il suo “contro bilancio”.

Levata di scudi anche per l’assessore alla cultura Alagna che in una nota congiunta con Accorinti ricorda come sia urgente un intervento della Regione al fianco del Teatro Vittorio Emanuele: “Ci sono evidenti iniquità rispetto al contributo assegnato a Messina e quelli di Catania e Palermo (rispettivamente 14, 21 e 24 euro pro capite), così come sono insufficienti le risorse stanziate. I tagli sono una doccia fredda”-

Il presidente dell’Ente Luciano Fiorino tuona su facebook: "Non è possibile credere che, dopo gli sforzi e i pregevoli risultati dimostrati dal Vittorio Emanuele, nonostante le drammatiche criticità, tutti i rappresentanti istituzionali regionali, con in testa i messinesi, possano venire meno agli impegni assunti a seguito dell’allarme lanciato già l’ottobre dell’anno scorso".

A bacchettare tutti è anche il presidente della Commissione consiliare cultura Piero Adamo: “Mi rendo conto che in Regione avete trovato “le macerie”, che il nostro Teatro negli ultimi anni poteva e doveva essere più virtuoso e lungimirante, che l’Amministrazione della Città non ha versato il proprio contributo ordinario durante tutto il mandato amministrativo che si sta concludendo ma, sotto “le macerie” non può morire la speranza, la speranza di una Regione normale, di una Città normale. Ed una Città normale non può non avere un Teatro al centro del suo sistema culturale.”

Anche il candidato sindaco del centro sinistra Antonio Saitta fa un appello a tutta la deputazione senza divisioni di colore politico per trovare una soluzione che dia risposte concrete.

R.Br.

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