Il Quartetto Lyskamm e il mito di Beethoven

Il Quartetto Lyskamm e il mito di Beethoven

giovanni francio

Il Quartetto Lyskamm e il mito di Beethoven

Tag:

lunedì 15 Gennaio 2018 - 07:03

L'Accademia Filarmonica e l'Associazione Bellini presentano il ciclo di eventi intitolato "Aspettando il 2020: Progetto Beethoven"

Nell’ormai vicino 2020 si celebrerà in tutto il mondo il duecentocinquantesimo anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven. L’Accademia Filarmonica, in questo ciclo denominato appunto “Aspettando il 2020: Progetto Beethoven”, prepara il terreno al prossimo evento celebrativo, proponendo alcune importanti pagine del grande musicista, in esecuzioni di ottimo livello.

Il Quartetto Lyskamm ha eseguito sabato al Palacultura il “Quartetto in mi minore op. 59 n.2”, il secondo dei tre quartetti che Ludwig van Beethoven dedicò al conte Andrej Rasumovskij, diplomatico russo, cultore di musica e violinista dilettante molto dotato. Composti fra il 1805 ed il 1806, anni in cui vedono la luce alcuni dei grandi capolavori romantici di Beethoven, come la sinfonia n. 5 o il concerto per violino, i quartetti op. 59 appartengono alla cosiddetta seconda maniera stilistica del musicista di Bonn. Il secondo quartetto Rasumovskij, l’unico dei tre in tonalità minore, non presenta tuttavia quei caratteri di tragico fatalismo delle composizioni beethoveniane in minore dello stesso periodo, essendo caratterizzato piuttosto da un appassionato lirismo, in particolare nel primo movimento “Allegro”. Dolce e sereno si presenta il secondo movimento – “Molto Adagio” – nella corrispondente tonalità maggiore, sul quale Beethoven prescrisse l’indicazione: “Si tratta questo pezzo con molto sentimento”. Il terzo movimento – “Allegretto” – presenta, in omaggio al conte Rasumovskij, un’elaborazione di un tema russo, “Slava Bogu na nebe Slava (Gloria a Dio nei cieli, Gloria), tema utilizzato anche da Mussorgskij nella scena dell’incoronazione del Boris Godunov e da Rimskij-Korsakov nell’”Overture su tre temi russi”, mentre il finale “Finale” (Presto) ha un carattere fremente e radioso. I tre quartetti per archi op. 41 di Robert Schumann, composti nel 1842 e dedicati a Felix Mendelssohn, sono ormai di rara esecuzione. Tuttavia andrebbero rivalutati, presentando tutti una accurata elaborazione formale, e non mancano in essi anche momenti di intenso lirismo; probabilmente il loro difetto è la evidente influenza del modello beethovniano, dal quale Schumann non riuscì ad emanciparsi. Il primo di questi quartetti, in la minore, presenta una interessante “Introduzione – Andante espressivo” che precede il primo movimento “Allegro”. Trascinante il secondo movimento “Scherzo (Presto)”, molto ritmato; intenso e toccante il successivo“Adagio”, mentre un po’ prolisso e ripetitivo risulta il “Presto” finale, anche se presenta un interessante episodio ove gli archi sembrano imitare la cornamusa.

Buona la prova del Quartetto Lyskamm composto da Cecilia Ziano e Clara Franziska Schötensack al violino, Francesca Piccioni alla viola e Giorgio Casati al violoncello, costretti a suonare con le stufe elettriche accanto, a causa della mancata attivazione dell’impianto di riscaldamento (da non credere!) con disagio anche per gli spettatori, che hanno assistito allo spettacolo in un ambiente gelido. È stata forse più convincente l’interpretazione del quartetto di Schumann, in particolare del secondo movimento “Scherzo (Presto)”, reso con grande vigore nel suo accentuato andamento ritmico. Splendido il bis concesso, il secondo movimento “Poco Adagio. Cantabile” dal Quartetto op. 76 n. 3 di Joseph Haydn, detto “Imperatore”, quattro variazioni sublimi nella loro semplicità su un tema che ancora oggi è l’inno nazionale della Germania.

Giovanni Franciò

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007