Furto nella casa estiva del Sindaco Ricciardello, gli inquirenti: "Nessun atto intimidatorio"

Furto nella casa estiva del Sindaco Ricciardello, gli inquirenti: “Nessun atto intimidatorio”

Veronica Crocitti

Furto nella casa estiva del Sindaco Ricciardello, gli inquirenti: “Nessun atto intimidatorio”

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martedì 17 Marzo 2015 - 08:18

Hanno messo tutto a soqquadro, dai tavoli alle sedie, ai mobili, e poi se ne sono andati senza lasciare apparenti segni. Sulle loro tracce ci sono adesso i carabinieri della Compagnia di Sant'Agata di Militello.

“Nessun atto intimidatorio, solo un furto in abitazione”. E’ questa la pista rimarcata dagli inquirenti che, da più di 48 ore, stanno indagando a tutto campo per far luce sulla razzia fatta all’interno della casa estiva del Sindaco di Brolo, Irene Ricciardello, nella frazione di Ponte Naso.

L’abitazione era completamente vuota quando i presunti ladri sono entrati in casa, dopo aver buttato giù un’inferriata. Hanno preso pochissimo, quasi nulla, dedicandosi invece con passione a mettere tutto in disordine, buttando a terra tavoli, sedie, sopramobili e mobili. Un “blitz” dai contorni anomali, come se chi avesse agito avesse avuto più l’intenzione di creare confusione che, effettivamente, mettere a segno un colpo dal bottino fruttuoso.

Sul fatto che, però, non si tratti di alcun atto intimidatorio nei confronti del Sindaco di Brolo, i militari dell’Arma non hanno alcun dubbio. Coordinata dal Capitano David Pirrera, la Compagnia dei Carabinieri di Sant’Agata di Militello continua a svolgere accertamenti, sentendo possibili testimoni, per far luce su quanto accaduto domenica notte. Si tratta di una zona, quella di Ponte Naso, che già in passato era stata oggetto di razzie di questo genere, elemento che non ha fatto altro che rafforzare la posizione del semplice furto in abitazione.

Al vaglio degli inquirenti ci sono adesso tutti i possibili elementi che possano fa risalire all’identità dei ladri. Escluso che nell’abitazione vi fossero telecamere di videosorveglianza, è possibile che il volto dei malintenzionati sia stato immortalato da qualche videocamera vicina così come è possibile che, nei dintorni della casa, siano state lasciate tracce e impronte rilevanti. (Veronica Crocitti)

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