Scarichi abusivi di fogna, scattano i sequestri di tombini e condotte del Comune

Scarichi abusivi di fogna, scattano i sequestri di tombini e condotte del Comune

Ve. Cro.

Scarichi abusivi di fogna, scattano i sequestri di tombini e condotte del Comune

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venerdì 10 Ottobre 2014 - 09:36

Blitz dei Commissariati P.S. di Capo d'Orlano e di Sant'Agata di Militello nell'arenile del Comune di Brolo. Scattano i sequestri preventivi di due tombini di raccolta delle acque fognarie e dell'intera condotta sottomarina in disuso.

Una distesa di mare fatta di scarichi abusivi di reflui urbani provenienti dalle fogne del Comune di Brolo.
E’ scattato due giorni fa il nuovo blitz degli agenti dei Commissariati P.S. di Capo d’Orlano e di Sant’Agata di Militello che, insieme al personale dell’Ufficio Marittimo della Guardia Costiera di Capo d’Orlando, hanno effettuato un accertamento presso l’arenile del Comune di Brolo, in prossimità del torrente Sant’Angelo di Brolo.

Secondo quanto accertato, i reflui, anziché essere convogliati all’impianto di depurazione, si riversavano all’interno di un tombino fognario della vecchia condotta ormai non più utilizzata, e poi da lì defluivano nella condotta sottomarina ormai dismessa generando uno scarico privo di autorizzazione.
Gli uomini dei Commissariati e della Guardia Costiera con l’ausilio dell’ARPA di Messina hanno effettuato il campionamento dei reflui scaricati e hanno verificato il punto di scarico in mare attraverso l’utilizzo di un tracciante, cioè una sostanza colorante non inquinante, che ha premesso di individuare lo scarico in corrispondenza della battigia, in quanto la condotta sottomarina risulta rotta. L’individuazione della condotta utilizzata è stata possibile anche con l’aiuto di un mezzo navale della Guardia Costiera di Sant’Agata di Militello che ha fissato le coordinate GPS della tubazione sul fondale marino. Il controllo è scattato a seguito delle numerose segnalazioni di inquinamento giunte quest’estate, da cui poi il successivo sopralluogo dell’UTC del Comune di Piraino il quale aveva individuato un riversamento di liquame nella vecchia condotta sottomarina.

Gli accertamenti, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Patti, dott.ssa Rosanna Casabona, hanno portato al sequestro preventivo di due tombini di raccolta delle acque fognarie e dell’intera condotta sottomarina in disuso. Le ipotesi di reato sono imbrattamento e gettito pericoloso di cose, nonché occupazione abusiva di demanio marino, per i quali sono ancora in corso accertamenti, e la conseguente contestazione amministrativa di scarico in mare di reflui urbani non depurati senza autorizzazione.
Lo scarico abusivo, come disposto nel sequestro preventivo, è stato chiuso, in presenza della Polizia Giudiziaria, dall’Ufficio Tecnico del Comune di Brolo attraverso l’interruzione definitiva del tubo di immissione dello scarico impedendo così la continuazione e reiterazione dell’illecito.

Sempre in tema di tutela ambientale gli uomini del Commissariato di Capo d’Orlando, nei giorni scorsi, hanno acquisito atti nella sede del consorzio ECO 3 che gestisce l’impianto di depurazione di Piraino, Brolo e Sant’Angelo di Brolo, sottoposto a sequestro preventivo nel 2012 e attualmente sotto controllo giudiziario. L’acquisizione di documenti è legata all’abbandono, nonostante le diffide, della gestione del servizio da parte della ditta che si era aggiudicata l’appalto, costringendo il Consorzio ad affidare in somma urgenza la gestione ad un’altra ditta per garantire la continuità del servizio e impedire pericoli per l’ambiente e la salute pubblica così come imposto da un provvedimento del Tribunale di Patti. L’ipotesi di indagine è di interruzione di pubblico servizio ed inadempienze in pubbliche forniture.

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