Il presidente respinge le critiche sui ritardi per la costruzione di società e squadra, ricordando il pochissimo tempo a disposizione. Arrivano tre giovani in prestito con diritto di riscatto dalla Vibonese: Frezzi, Buda e il portiere Brugnoni. LA FOTOGALLERY DI GIOVANNI ISOLINO

E’ senza voce ma non manca di esprimere il suo entusiasmo. Il presidente del nuovo Messina, Pietro Sciotto, parla di “sogno avverato, lo dicevo sempre ai miei ragazzi quando facevo l’allenatore tra i dilettanti”. Dopo essersi laureato in Lettere all’Università di Messina ha preso un’altra strada, diventando imprenditore nel settore delle automobili. “Da 35 anni lavoro giorno e notte per la mia azienda, così farò anche per il Messina. I bilanci devono essere sempre a posto, l’obiettivo è quello di creare una struttura, partendo dai giovani, che deve acquisire valore economico nel tempo. Più che alle parole, sono abituato ai fatti, darò il massimo per dimostrare alla città di essere un presidente degno e per portare il Messina molto più in alto della serie D. Sono convintissimo di poterci riuscire, con la giusta programmazione si raggiungono gli obiettivi prefissati”.

Poi risponde alle critiche sui ritardi. “Il Messina è stato ammesso in serie D il 10 agosto e il 14 agosto è arrivato il via libera per tesserare i giocatori. Per fare bene servono anni di programmazione, noi abbiamo formato una grossa dirigenza e una buona squadra in quindici giorni. Nel momento in cui serviranno dei rinforzi, basta che l’allenatore mi dice nome e cognome e io li comprerò subito”.

L’ultimo è il difensore quasi 24enne Francesco Colombini, reduce da quattro stagioni consecutive in serie C. Infine l’annuncio di tre giovani dalla Vibonese, che arrivano in prestito ma con diritto di riscatto fissato a 5mila euro per il difensore classe '98 Davide Frezzi (20 presenze l'anno scorso in D al Campobasso), 3mila euro per il centrocampista classe '98 Santo Buda (5 presenze in D e 2 in C) e 12mila 500 euro per il portiere classe '99 Brugnoni (solo giovanili all'Inter e alla Ternana).

Domenica è già tempo di esordio in campionato, a Mugnano di Napoli, contro il Portici: "Non sono preoccupato, sono convinto che faremo risultato". Secondo Sciotto, quindi, la squadra è già competitiva. “In serie D si può fare a meno del direttore sportivo. Sono presuntuoso nel dire che ho le competenze per farlo, con la collaborazione di Carabellò e Venuto. Insieme all’allenatore abbiamo stabilito che avremmo preso i giocatori chiesti da lui. L’anno prossimo ci sarà un direttore che sceglierà i giocatori secondo i profili indicati dal tecnico. Ma all’inizio ho voluto seguire tutto in prima persona e ho preso contatti col sistema in tutta Italia”.

Un accenno anche alla questione stadi. “Abbiamo chiesto una riunione della commissione di vigilanza per sapere cosa serve in entrambe le strutture”. Anzitutto al San Filippo, visto che tra dieci giorni si gioca e non è ancora stata rinnovata l’agibilità. “Ma anche al Celeste, dove ho già fatto sistemare il terreno a mie spese. Spero di poter giocare lì al più presto perché abbiamo bisogno del calore del pubblico e il San Filippo è troppo dispersivo”.

La prossima settimana saranno presentate sia la squadra sia la campagna abbonamenti. Lo slogan? “Nui semu missinisi e non ti lassamu cchiù. E semu sempri ccà…”.

Ecco, infine, la composizione dell’organigramma societario: Pietro Sciotto (presidente), Matteo Sciotto (vice presidente), Giovanni Carabellò (direttore generale), Roberto Buttò (responsabile del settore giovanile), dottori Ricciardi, Leonardi, Consolo e Gugliandolo (settore medico), Franco Rao (segretario sportivo), Pietro Russo (team manager), Aldio Violato (rapporti con le scuole), Niki Patti (relazioni esterne e rapporti con le istituzioni), Andrea Consolo (addetto agli arbitri), Ict Globus (marketing), Giovanni Camuglia (servizi generali).

(Marco Ipsale)