La Reggina sfiora l’impresa a Novara ma viene beffata al 90°

La Reggina sfiora l’impresa a Novara ma viene beffata al 90°

La Reggina sfiora l’impresa a Novara ma viene beffata al 90°

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lunedì 06 Giugno 2011 - 00:15

Dopo lo svantaggio del 7’ minuto, la Reggina ribalta il risultato grazie a una doppietta di Bonazzoli, ma in almeno tre occasioni spreca il gol dell’1-3 che avrebbe chiuso il match. A un minuto dallo scadere la rete di Rigoni che regala ai piemontesi la finale contro il Padova

Ma Atzori nei giorni precedenti alla partita era stato chiaro: “andremo lì per giocarcela, ce la metteremo tutta, lo faremo con ordine senza partire subito all’attacco altrimenti potrebbe essere controproducente”. E infatti la Reggina nei primi minuti sembra quasi voler aspettare l’avversario, come a volergli far fare la partita.
Il Novara è messo bene in campo, attua un pressing forsennato e la Reggina non c’è. Al Piola l’atmosfera è fantastica. Diluvia, ma sugli spalti ci sono 8.900 tifosi della squadra di casa e 1.300 sostenitori reggini. Lo stadio è tutto esaurito.
Al 7° minuto arriva la goccia fredda per la Reggina: Bertani di testa tocca un cross dalla trequarti di campo e fa gol, complice una papera clamorosa di Puggioni ingannato da una deviazione di Adejo.
Adesso l’impresa è ancor più difficile perchè la Reggina deve fare due gol. E perchè, soprattutto, in campo sembra esserci solo il Novara che al 16° minuto sfiora il raddoppio con Rigoni che tira da fuori e sfiora il palo.
Dal 20° in poi la Reggina prova a rialzarsi, Campagnacci dà la scossa e la squadra inizia a farsi vedere di frequente nell’area di rigore avversaria. Al 31° minuto conquista il primo calcio d’angolo della partita, che però non viene concretizzato bene.
Però il gol del pareggio è nell’aria e arriva subito dopo, al 32° minuto, grazie a uno splendido cross di Rizzato che si rivela perfetto per Emiliano Bonazzoli, uno che questi palloni non li sbaglia. Incornata perfetta e palla alle spalle del portiere Fontana. Il pareggio dà entusiasmo e morale alla Reggina: gli 11 in campo capiscono che a questo punto basta un altro gol per passare il turno e ritrovano quelle energie che nei primi 20 minuti sembravano mancare. Al 33° minuto Rizzato sfiora il pari con un bel tiro da fuori, poi è il Novara a tornare in cattedra. Al 36° un grandioso intervento di Puggioni salva tutto su Bertani, ma soprattutto al 40° è straordinario Castiglia che, sempre su Bertani, ci mette una toppa in scivolata quando la porta è ormai sguarnita. Per il centrocampista amaranto è come se avesse fatto un gol, con un intervento da manuale del calcio nel cuore dell’area piccola.
Il primo tempo finisce così, la ripresa inizia senza sostituzioni ma con una Reggina molto più aggressiva. Al 2° minuto Tedesco prova un tiro da fuori che impegna Fontana, comunque senza troppi problemi. Al 4° minuto la Reggina conquista un calcio d’angolo e al 5° Campagnacci va vicino al raddoppio a conclusione di una splendida azione personale, con un tiro a giro che sfiora la traversa.
Al 10° minuto l’unico lampo del Novara, con Bertani che sbaglia un gol clamoroso, solo nell’area piccola raccogliendo un cross tagliato dalla sinistra ma di testa spara alto.
Atzori manda nella mischia prima De Rose al 14° e poi Sarno al 25° al posto rispettivamente di Castiglia e Rizzo, proprio mentre la gara sembra addormentarsi.
Il Novara non pensa più ad attaccare, ormai vuole solo difendere l’1-1 che gli consentirebbe l’accesso alla finale, ma la Reggina non ci sta. Sarno entra subito in partita alla grande, Atzori ha fatto per l’ennesima volta la scelta giusta, e il giovanissimo fantasista campano crea subito scompiglio nella difesa avversaria, prima guadagnando un calcio d’angolo al 26° minuto e poi propiziando, al 29°, l’azione da cui scaturisce il raddoppio di Bonazzoli, che segna con un bel tiro da fuori l’1-2 che vale alla Reggina il momentaneo accesso alla finale.
Ma bisogna ancora soffrire. Manca un quarto d’ora più recupero.
Subito dopo i festeggiamenti del gol, però, succede di tutto a metà campo. Tedesco mette in piedi una sceneggiata poco edificante, fa finta di essere colpito da Bertani quando è invece lui ad andargli addosso ma l’arbitro ci casca ed espelle l’attaccante del Novara. Da questa decisione si crea una rissa dentro la quale si mette in mezzo anche Colombo, che era già ammonito: si avvicina alla mischia e inizia a dare spintoni. L’arbitro se ne accorge e lo punisce con il secondo giallo che vale il rosso.
Intanto Atzori mette dentro Cosenza al posto di Campgnacci dando vita a un inedito 4-3-2. Si ricomincia a giocre al 33° minuto, il risultato è di 1-2, le squadre sono entrambe in dieci. Il Novara ha 12 minuti per provare a fare gol, più un recupero che sarà sicuramente sostanzioso. Tesser manda in campo Pinardi e Rubino al posto di Marianini e Motta, sbilanciando ulteriormente la squadra.
Ma il Novara ormai ha solo paura. Ha paura di vedere vanificato il lavoro di un’intera stagione, ha paura di perdere in casa e di non poter realizzare il sogno della serie A. Ha paura, ed è fermo sulle gambe.
La Reggina è ordinata, grintosa e non rischia mai nulla. Pressa bene gli avversari e riparte pericolosamente. Ha più volte l’occasione di realizzare l’1-3 che chiuderebbe il match, ma non ci riesce prima al 38° quando Bonazzoli dà un pallone splendido a Sarno che però sbaglia l’ultimo tocco davanti al portiere, poi riesce a recuperare, con il tacco dà un assist fantastico per Adejo che si vede ribattere il tiro n calcio d’angolo dal portiere Fontana. L’occasione più clamorosa arriva al 43°, ancora sui piedi di Sarno servito da Bonazzoli: il talento campano tira a colpo sicuro, Fontana respinge ancora e il pallone, sfiorando il palo, finisce in calcio d’angolo.
Il Novara mette la testa nel centrocampo Reggino all’89° minuto: un cross apparentemente innocuo dalla sinistra viene respinto da Costa di testa. Il pallone si alza di almeno 40 metri, scende verso il limite dell’area di rigore dopo un campanile altissimo, ma finisce proprio lì dove a coordinarsi per il tiro c’è Rigoni. Un attimo, una follìa, un gesto balistico incredibile: il pallone si insacca all’incrocio dei pali grazie a un tiro che ricorda i più bei gol di Marco Van Basten. Il Novara pareggia 2-2, nei 5 minuti di recupero la Reggina non riesce a pungere, il sogno sfuma così, con un’autentica beffa, nel finale della partita più bella.

La Reggina esce di scena pur senza mai perdere (0-0 al Granillo e 2-2 a Novara), con due pareggi in cui ha segnato più gol fuori casa, ma il regolamento è chiaro: va avanti chi ha il miglior piazzamento in classifica.

La finale, adesso, se la giocheranno Novara e Padova. La Reggina resta in serie B, anche se ha qualche possibilità di essere ripescata in serie A a seguito dello scandalo-scommesse che vede pesantemente coinvolte le due squadre neopromosse, Atalanta e Siena, e anche il Padova finalista dei play-off. Qualora tutte e tre fossero punite dalla giustizia sportiva (i verdetti arriveranno entro il 30 giugno), sia il Varese che la Reggina, entrambe perdenti delle semifinali, l’anno prossimo sarebbero richiamate a giocare in serie A. Se, invece, tra le 3 squadre “indagate”, venissero punite solo 2, la Reggina rimarrebbe comunque fuori dai ripescaggi perchè le sarebbe preferito il Varese, che ha un miglior posizionamento in classifica.

A prescindere da tutto questo, per la Reggina si chiude oggi una stagione fantastica, da incorniciare, che ha anche riportato al Granillo il pubblico delle grandi occasioni con ben 22.000 spettatori nella finale d’andata contro il Novara.

Un punto di partenza per la prossima stagione, e tra le parole delle interviste post-partita si può iniziare a capire qualcosina.

Il Presidente Lillo Foti dopo il 2-2 di Novara ha detto che “non siamo stati fortunati, lucidi. E’ andata in questa maniera, usciamo a testa alta da un campionato straordinario. E’ inutile continuare a parlare di ciò che è stato, dobbiamo già pensare a domani perchè ci stanno partite come questa nel calcio. Siamo qui a commentare il passaggio del Novara e l’uscita di scena della Reggina, due squadre che sicuramente hanno dato tutto quello che volevano. La Reggina riparte, non si è fermata nei momenti più difficili nella sua storia e va avanti con quello che di positivo ha sempre fatto”.
Foti parla anche del futuro dell’allenatore: “Credo che Atzori possa avere delle richieste e vedremo un pò cosa succederà, noi lo ringraziamo per quello che ha fatto. La Reggina he sempre trasmesso emozioni e continuerà a trasmetterle. Manterremo la nostra filosofia dei giovani e questa sarà la nostra immagine forte da proiettare all’esterno”.
Atzori, che il prossimo anno allenerà la Sampdoria (anche i doriani non sanno ancora se giocheranno in A o in B, in quanto nello scandalo-scommesse sono implicate anche alcune squadre di serie A quindi la Samp potrebbe essere ripescata), ha detto che “dopo l’1-2 pensavo di essere davvero in finale, Rigoni ha trovato quel jolly ed è stata una bella mazzata. Mi dispiace per l’espulsione ingenua che abbiamo subito. Avevamo reagito bene al primo gol, nel secondo tempo abbiamo giocato alla grande, i ragazzi sono entrati carichi e speravamo bastasse. L’ingresso di Sarno era una mossa preventivata, avevo avvertito il ragazzo e negli ultimi minuti era giusto rischiare le due punte con Sarno. Era andata proprio come immaginavo, mi dispiace soprattutto per i miei ragazzi. E’ stata un’annata meravigliosa, mi ha reso felice. Il futuro di questa squadra è già impostato, il settore giovanile rinforzerà ulteriormente questa squadra. Reggio era una grande piazza quando ci giocavo e non l’avevo mai dimenticata, figuriamoci adesso che l’ho anche allenata. Oggi mi gratificano i complimenti e gli apprezzamenti della gente, prima di parlare del mio futuro è giusto che io parli con i miei ragazzi. La Sampdoria? Non so – dice un pò imbarazzato -ma non ci saranno problemi visto come ho già parlato con la mia società. Adesso voglio solo consolare i miei ragazzi e stargli vicino in questo momento, perchè sono tutti molto giù”.

Il portiere Christian Puggioni ha detto di voler “ringraziare tutti i miei compagni, tutte le persone che hanno lavorato quest’anno attorno alla Reggina, perchè abbiamo creato qualcosa di bello e ciò che mi rimane dentro è lo stadio pieno di giovedì scorso, il calore che ho sentito oggi a Novara, oltre all’1-2 che fino al novantesimo ci stava regalando qualcosa di importante. Il calcio è anche questo, a volte non ti premia pur meritando. Il calcio è come la vita. Ho dato la mano a tutti i miei compagni, usciamo a testa alta nonostante il risultato, ma noi abbiamo dato tutto quello che potevamo. Forse solo con un gol del genere potevamo uscire, senza mai perdere contro la terza in classifica, su un campo sintetico che non so cosa ci faccia in serie B che regala rimbalzi irregolari. L’epilogo non macchia quanto fatto durante l’anno. Grazie anche ai tifosi”.

Un altro addio, come quello di Atzori, è quello di Francesco Acerbi che l’anno prossimo giocherà con la maglia del Genoa: “Già nel primo tempo abbiamo cercato di fare la partita, dopo il loro vantaggio non ci siamo scoraggiati, riuscendo a trovare l’uno a uno, per poi controllare il gioco noi nella ripresa. L’espulsione di Colombo? L’arbitro ha deciso di compensare un pò le cose. Nel primo tempo non fischiava nessun fallo fatto da loro. Abbiamo fatto una bella annata, ma non siamo stati fortunati. I nostri tifosi sono stati grandiosi, qui si sentivano più loro dei tifosi di casa. Mi sono trovato benissimo a Reggio, non dimenticherò mai la Reggina”.

Ancor più significative le parole di Emiliano Bonazzoli, autore di una doppietta meravigliosa che lo porta a quota 41 gol con la maglia amaranto nella sua carriera (ha superato Nicola Amoruso, Mario Lomello ed Elvy Pianca fermi a 40 e ha raggiunto Davide Dionigi a quota 41, adesso è al 5° posto tra i giocatori con più gol di sempre della Reggina e se escludiamo Erminio Bercarich irragiungibile a quota 80, potrebbe superare Roberto Beghi che ne ha fatti 45, Alberto Gatto e Francesco Cozza che ne hanno fatti 48): “il calcio è così. Sbagli il gol del 3-1 e prendi il 2-2. Purtroppo siamo rimasti in dieci anche noi per un’ingenuità, in undici contro dieci questa partita la portiamo a casa senza problemi. In tutte e quattro le partite il Novara è stato messo sotto da noi. Vorrei fare un ringraziamento particolare ai tifosi, dispiace ma li ringrazio e voglio dire loro che ci riproviamo l’anno prossimo. Resto a Reggio? Mi pare che il ritiro cominci a metà luglio…” Parole d’amore.

Ma l’anno prossimo che Reggina sarà? L’allenatore chi sarà? Forse proprio Davide Dionigi (nella foto) che proprio poche ore fa ha sfiorato con il Taranto, a Roma, un’impresa simile a quella della Reggina sul campo dell’Atletico Roma nella semifinale di ritorno dei play-off della Prima Divisione di Lega Pro, vincendo 2-3 dopo la sconfitta per 0-1 maturata all’andata in casa? E pensare che anche lì il gol del 2-3 (il Taranto vinceva 1-3) è arrivato al 90° ….
Segni del destino?

LE PAGELLE

Puggioni 5 Va bene il campo sintetico, va bene la deviazione di Adejo, va bene anche la pioggia. Va bene la super-parata su Bertani. Sono tutte attenuanti (altrimenti il voto sarebbe stato molto più basso), ma la papera sull’1-0 e tante incertezze durante il match, un paio di uscite non fatte, qualche altra parata “facile” in 2-3 tempi e una clamorosa ingenuità che nel finale potrebbe costare carissimo su Rubino, lo rendono responsabile di una gara assolutamente insufficiente nonostante per tutto l’arco del campionato sia stato in assoluto, e indiscutibilmente, il miglior portiere della serie B. La Reggina farebbe un affare a trattenerlo ancora in riva allo Stretto.
Costa 6 Gioca bene ma in un paio di occasioni, spece nei primi minuti, commette qualche ingenutà.
Acerbi 6 Idem come sopra. Impacciato nei primi 20 minuti.
Adejo 7 E’ un muro invalicabile. Non sbaglia nulla e nel finale sfiora pure il gol.
Rizzato 7,5 Con una splendida gara incorona una stagione meravigliosa. Fantastico l’assist per Bonazzoli. E’ un esterno di serie A.
Castiglia 7 Una partita pessima, da 5, fa media a un intervento prodigioso, da 9+ che salva il risultato sul finale del primo tempo. Assolutamente da rivedere, vale più di un gol.
Tedesco 6 Mediocre nel primo tempo, sufficiente nella ripresa. La sceneggiata con Bertani è senza dubbio poco sportiva.
Rizzo 5,5 Tanti, troppi errori specie nel primo tempo. Non aiuta mai l’attacco, non riesce a fare da “cintura” tra la linea mediana e i due attaccanti.
Colombo 2 Già gioca male che gioca male. Poi si fa espellere in modo davvero stupido, proprio lui che non è certo un giovane inesperto ma può essere considerato uno dei veterani di questa squadra, e allora il voto non può essere più alto. La Reggina sta vincendo 1-2, il Novara è con l’uomo in meno, lui è già ammonito e quando vede nascere una rissa l’unica cosa che dovrebbe fare è starne il più lontano possibile. Invece, nonostante non sia provocato nè chiamato in causa da nessuno, si fionda nella mischia e si fa espellere, negando ai suoi compagni la possibilità di giocare i rimanenti 15 minuti di gara con l’uomo in più. Chiudere la gara sull’1-3 sarebbe stato molto più semplice.
Campagnacci 7 E’ lui che prova a dare la scossa nel primo tempo, sfiora il gol nella ripresa. Vera rivelazione del campionato, la speranza dei tifosi è che rimanga in amaranto anche per il prossimo anno.
Bonazzoli 9 Non ci sono parole per il bomber di Asola, che dopo i 17 gol in campionato ne segna due così pesanti, importanti e anche belli nella partita decisiva dei play-off. E il tutto dopo un’annata disastrosa e dopo la scelta di dimezzarsi lo stipendio pur di rimanere a Reggio. Le sue dichiarazioni d’amore a fine gara sono ancor più commoventi.
De Rose 6 Entra nella ripresa ma non riesce a fare tutto ciò che vuole il mister.
Sarno 7 Scende in campo quando mancano 20 minuti al termine e la partita è ferma sull’1-1. Cambia tutto, diventa imprendibile, propizia il gol dell’1-2, sfiora l’1-3 ma è sfortunato in due occasioni. Può essere l’uomo del futuro.
All. Atzori 8 Azzecca anche l’ultima partita, cambi compresi. Tutti si aspettavano Danti, in molti hanno storto il naso per A. Viola in tribuna, ma lui ha scelto Sarno e gli ha dato ragione. E’ stato l’artefice di un vero miracolo, rimarrà sempre nei cuori dei tifosi Reggini.

DANONE CUP

I giovanissimi della Reggina, intanto, hanno vinto la ‘Danone Nations Cup‘, l’importante manifestazione calcistica internazionale che coinvolge ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 12 anni organizzata dalla Danone in collaborazione con il CSI – Centro Sportivo Italiano. La Reggina ha vinto il torneo Italiano battendo a Parma la Cremonese con il risultato di 1-0. Adesso i figli del Sant’Agata andranno al “Santiago Bernabeu” di Madrid, dove potranno rappresentare i colori dell’Italia nella finale Mondiale in programma il prossimo 9 Ottobre.
Già nel 2008 la Reggina vinceva l’edizione Italiana di questa competizione conquistando la finale di Parigi, che poi perse.
Stavolta proverà a portare il trofeo in riva allo Stretto.

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