Furci. Mensa scolastica, Attennante respinge le accuse: attacchi gratuiti

Furci. Mensa scolastica, Attennante respinge le accuse: attacchi gratuiti

Carmelo Caspanello

Furci. Mensa scolastica, Attennante respinge le accuse: attacchi gratuiti

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martedì 10 Ottobre 2017 - 08:42

L'assessore interviene sulla delicata questione, in seguito all'infuocato incontro in municipio tra genitori, dirigente e vicesindaco: "Non mi sono sottratto, mi è stato detto della riunione il giorno prima. Ecco cosa è accaduto"

FURCI SICULO. L’assessore alla Pubblica istruzione, l’avvocato Corrado Attennante (nella foto), respinge le accuse al mittente in merito al mancato avvio della mensa scolastica alla scuola dell’Infanzia del centro e della frazione Grotte e all’assenza all’incontro che ha avuto luogo lo scorso venerdì nell’aula consiliare tra una cinquantina di genitori, la dirigente Mirella Guta e il vicesindaco, Maria Vera Scarcella. Lo ha fatto attraverso un comunicato stampa al vetriolo, diramato questa mattina “allo scopo di riabilitare la mia figura ingiustamente denigrata e nel contempo fare chiarezza e soprattutto rendere edotta, del reale stato delle cose, la comunità tutta su quanto occorso in occasione dell’incontro”. Attennante parla anche a nome del sindaco, Sebastiano Foti e dell’Amministrazione cui appartiene.

“Mi corre l’obbligo specificare – esordisce – che il sindaco e l’assessore alla Pubblica istruzione non si sono sottratti al confronto né hanno disertato l’incontro perché incapaci di fronteggiare la questione come qualcuno ha pensato bene di sottolineare, ma perché impediti a partecipare in quanto avevano assunto precedenti impegni non procrastinabili. Per dovere di cronaca è giusto che sappiate che il dirigente l’Istituto comprensivo ha protocollato l’invito al suddetto incontro (dandolo per scontato) soltanto nella giornata del 5 ottobre alle ore 13,00, ossia appena un giorno prima, pretendendo che lo scrivente, il sindaco e l’amministrazione tutta con un così minimo preavviso potesse presentarsi, sopprimendo conseguentemente tutti gli impegni assunti. In un paese democratico – chiosa Attennante – gli incontri tra istituzioni e cittadini volti alla risoluzione di problematiche, soprattutto quelle aventi ad oggetto questioni di una certa importanza come ad esempio la mensa, andrebbero pianificati e concordati con congruo anticipo proprio per permettere a tutti i soggetti interessati di poter partecipare”. L’assessore alla Pubblica istruzione rimarca che “nel nostro caso ciò non è stato possibile poiché il dirigente scolastico alla testa di un plotone di cittadini ha imposto nell’arco di un giorno un incontro del quale lo scrivente, quale amministratore al ramo, non è stato portato a formale conoscenza stante il brevissimo lasso di tempo intercorso tra la richiesta e l’incontro medesimo. Eppure il dirigente scolastico che nell’ambito dell’incontro in assenza del sottoscritto si è permessa di asserire “non conosco l’assessore Attennante” e “non l’ho mai visto” è lo stesso che qualche mese prima formulava le sue istanze direttamente alla utenza cellulare dello scrivente, istanze che prontamente da questo assessore venivano soddisfatte nell’interesse della scuola e della comunità tutta”. Attennante torna poi a parlare della sua assenza alla riunione.

“Proprio per l’importanza e la delicatezza della questione – spiega – avrei partecipato più che volentieri all’incontro con la cittadinanza venerdì, confrontandomi apertamente come è mio uso fare con chiunque, non temendo critiche, attacchi personali o asserite inefficienze della macchina amministrativa. E’ il mio compito istituzionale dare risposte e spiegare i meccanismi e le procedure dell’erogazione dei servizi e le ragioni di riardi e inefficienze, ma tale diritto-dovere mi è stato ingiustamente negato a causa dell’inesistente dialogo con la direzione dell’istituto comprensivo, che unilateralmente e in assenza di previ contatti volti alla pianificazione dello stesso, ha imposto nel giro di un giorno un incontro nel quale, per come detto, non ho potuto partecipare per concomitanti impegni personali già assunti da tempo e non rimandabili. Lo stesso dicasi per gli altri membri dell’Amministrazione – prosegue l’assessore – anch’essi oberati da altri precedenti impegni insuscettivi di essere rimandati.

Ciò nonostante, l’incontro si è svolto regolarmente alla presenza del vicesindaco Maria Vera Scarcella che, ben a conoscenza della vicenda, ha chiaramente esplicato le ragioni del ritardo dell’avvio del servizio mensa scolastica, servizio non obbligatorio – rimarca Attennante – ma solo eventuale, da sempre garantito da questa amministrazione nonostante i costi e le difficoltà, fronteggiando stoicamente da sola l’incalzare delle proteste dei cittadini ed in primis della dirigente che lungi dall’affrontare esclusivamente il problema mensa scolastica, ossia il principale problema alla base dell’incontro, ha pensato bene di divagare su altri temi assolutamente non confacenti l’oggetto della questione”.

In virtù di quanto asserito, l’assessore ha invitato “la direttrice dell’istituto comprensivo di Roccalumera, i familiari degli alunni che vorranno parteciparvi e i giornalisti a concordare con il sottoscritto e con l’Amministrazione, con congruo anticipo, atto a contemperare gli impegni già assunti, un altro incontro volto alla disamina e allo sviluppo di soluzioni concernenti non solo l’avvio della mensa scolastica e che garantiscano alla stessa anche una continuità futura, ma anche aventi ad oggetto altre problematiche inerenti le nostre scuole”. Il vicesindaco Scarcella, per la cronaca, ha garantito che la mensa partirà entro la prima settimana di novembre.

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