Udienza Corte dei conti, l’amministrazione Accorinti sceglie il silenzio. Nuova paralisi sul bilancio 2015

Udienza Corte dei conti, l’amministrazione Accorinti sceglie il silenzio. Nuova paralisi sul bilancio 2015

Danila La Torre

Udienza Corte dei conti, l’amministrazione Accorinti sceglie il silenzio. Nuova paralisi sul bilancio 2015

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mercoledì 13 Aprile 2016 - 22:49

La mancata approvazione del documento economico-finanziario mette sempre più a rischio stipendei e servizi. la FP CGIL lancia l’ennesimo grido d’allarme e chiede un immediato incontro con il sindaco Renato Accorinti e la Presidente del consiglio comunale Barrile. Per quanto riguarda la trasferta palermitana, sindaco assessori e dirigenti si chiudono a riccio

«Posso solo testimoniare che ci hanno ascoltato con grande attenzione». Sino alle 22 di ieri sera erano state queste le uniche dichiarazioni, rese dal segretario/direttore generale Antonio Le Donne, che eravamo riusciti a raccogliere dopo l’adunanza convocata dal presidente della Sezione di controllo della Corte dei conti, Maurizio Graffeo, per discutere delle criticità finanziarie del Comune di Messina, in seguito alla relazione firmata dal magistrato istruttore Gioacchino Alessandro. Solo in tarda serata è arrivato uno stringatissimo comunicato stampa a firma del sindaco Renato Accorinti, che di fatto, però, ha confermato la linea del silenzio: «In qualità di Sindaco resto in rispettosa attesa della pronuncia della Magistratura Contabile. Ringrazio l'impegno profuso da tutta l'Amministrazione che ha consentito di rappresentare al meglio le ragioni della città di Messina».

L’amministrazione Accorinti, dunque, ha deciso di chiudersi a riccio e non sbottonarsi. Nonostante le nostre ripetute telefonate che si sono susseguite per tutto il pomeriggio e fino a sera, i cellulari di Le Donne, del neo assessore al bilancio Luca Eller Vainicher e del suo predecessore Guido Signorino hanno squillato a vuoto ed è stato impossibile riuscire a parlare con qualcuno dei rappresentanti di Palazzo Zanca recatisi in trasferta a Palermo, ai quali avremmo voluto chiedere cosa è emerso dal “faccia a faccia” con i magistrati contabili.

Per avere ragguagli su quanto avvenuto nel corso dell’udienza, abbiamo quindi contattato telefonicamente la segreteria della Sezione di controllo della Corte dei conti e ci è stato riferito che non è stato emesso ancora un responso definitivo: la situazione del Comune di Messina è particolarmente complicata ed i magistrati contabili si sono presi un po’ di tempo prima di deliberare.

Il futuro dell’ente resta dunque in bilico, per sapere se la memoria di 30 pagine firmata da Le Donne, Cama ed Eller (VEDI QUI) è riuscita a convincere la magistratura contabile sul miglioramento delle condizioni economiche dell’ente bisognerà attendere qualche giorno.

Intanto, a palazzo Zanca si registra una nuova e pericolosa paralisi nell’iter di approvazione del bilancio di previsione 2015, su cui – come abbiamo visto nei giorni scorsi – il Collegio dei revisori dei conti ha già riscontrato importanti criticità, soprattutto un presunto sforamento delle spese rispetto a quelle ammesse dalle legge nei casi in cui un ente operi in esercizio provvisorio (VEDI QUI). La richiesta di chiarimenti trasmessa al ragioniere generale Cama è rimasta a tutt'oggi inevasa, perché – a quanto pare – dalla Ragioniera non sanno che spiegazioni fornire rispetto ai rilievi mossi da Zaccone, Zingales e Basile.

Sulla mancata approvazione del bilancio 2015lancia l’ennesimo grido d’allarme la FP CGIL, che chiede un immediato incontro con il sindaco Renato Accorinti e la Presidente del consiglio comunale Emilia Barrile

«La misura è colma e se ciascuno, per la propria parte e competenza non farà il proprio compito, ad andarci di mezzo saranno oltre tremila dipendenti, con tutte le tragiche conseguenze che ne deriveranno», scrive in un comunicato la segretaria generale della Funzione pubblica, Clara Crocé.

«Il più grande problema – afferma ancora la rappresentante sindacale– è per i lavoratori dei servizi sociali e per il personale comunale. Chiediamo al più presto un incontro al sindaco e alla presidente del consiglio comunale, affinché si affronti in modo serio e concreto la situazione. I lavoratori non possono vivere in un perdurante stato di incertezza e precarietà. Da giorni assistiamo ad un dibattito sterile che nulla ha a che fare con i veri bisogni di chi rischia di non sapere come sbarcare il lunario».

Senza il bilancio di previsione 2015, i trasferimenti dello Stato, pari a circa 70 milioni di euro, restano bloccati e a rischio, oltre agli stipendi, ci sono anche i servizi.

Danila La Torre

20 commenti

  1. Mihhhh che so diventati bravi sti revisori…..

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  2. Mihhhh che so diventati bravi sti revisori…..

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  3. Caro Mariedit, per liberarci della vecchia politica dovremmo avere il dissesto e la conseguente ricerca dei responsabili, ovvero tanti tra sindaci, dirigenti pubblici, assessori, revisori e consiglieri comunali. Tanti di questi ancora oggi in esercizio e che verrebbero interdetti dai pubblici uffici e quindi l’incandidabili, se ritenuti responsabili! Invece il buon Renato sta facendo il loro gioco, malgrado l’Ente sia fallito da un pezzo, ecco perché lo tengono ancora in piedi….Peccato, d’avvero perché si è sprecata l’occasione di fare una rivoluzione, sono convinto che se appena entrato avesse dichiarato il dissesto i problemi finanziari ed organizzativi-strutturali dell’Ente e delle partecipate si sarebbero potuti guidare politicamente

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  4. Caro Mariedit, per liberarci della vecchia politica dovremmo avere il dissesto e la conseguente ricerca dei responsabili, ovvero tanti tra sindaci, dirigenti pubblici, assessori, revisori e consiglieri comunali. Tanti di questi ancora oggi in esercizio e che verrebbero interdetti dai pubblici uffici e quindi l’incandidabili, se ritenuti responsabili! Invece il buon Renato sta facendo il loro gioco, malgrado l’Ente sia fallito da un pezzo, ecco perché lo tengono ancora in piedi….Peccato, d’avvero perché si è sprecata l’occasione di fare una rivoluzione, sono convinto che se appena entrato avesse dichiarato il dissesto i problemi finanziari ed organizzativi-strutturali dell’Ente e delle partecipate si sarebbero potuti guidare politicamente

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  5. Le analisi di mariedit sono grottesche. Riuscirà a trovare colpe di quellicheceranoprima anche nei magistrati della Corte dei Conti. mariedit, sa di essere responsabile, assieme allo scalzo ed agli atri compagni di merende, dello sfacelo in cui è precipitata la città. mariedit, tu sai perfettamente quanto siete incapaci, in malafede, ignoranti e inadeguati! Siete il “Maramaldo” dei nostri giorni, avendo ucciso una città già ferita a morte. Spero tanto che la magistratura, che da tempo sta attenzionato le malefatte di questa amministrazione, concluda al più presto le indagini e vi faccia pagare per gli irreparabili danni causati alla città!

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  6. Le analisi di mariedit sono grottesche. Riuscirà a trovare colpe di quellicheceranoprima anche nei magistrati della Corte dei Conti. mariedit, sa di essere responsabile, assieme allo scalzo ed agli atri compagni di merende, dello sfacelo in cui è precipitata la città. mariedit, tu sai perfettamente quanto siete incapaci, in malafede, ignoranti e inadeguati! Siete il “Maramaldo” dei nostri giorni, avendo ucciso una città già ferita a morte. Spero tanto che la magistratura, che da tempo sta attenzionato le malefatte di questa amministrazione, concluda al più presto le indagini e vi faccia pagare per gli irreparabili danni causati alla città!

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  7. Hombre de barro 14 Aprile 2016 10:52

    Dovevano mandarci Giampieredit alla riunione con la corte dei conti! Lui ha la risposta a tutto, carte alla mano.. mandale ai revisori le tue inconsistenti dichiarazioni..magari riesci a convincere qualcuno…

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  8. Hombre de barro 14 Aprile 2016 10:52

    Dovevano mandarci Giampieredit alla riunione con la corte dei conti! Lui ha la risposta a tutto, carte alla mano.. mandale ai revisori le tue inconsistenti dichiarazioni..magari riesci a convincere qualcuno…

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  9. Hombre de barro 14 Aprile 2016 11:00

    Signor Beninati, sono anni che ripeto il suo concetto, ma fino a quando avremo amministratori che pensano solo alla poltrona e tirapiedi prezzolati come colui che desidererebbe far ragionare in questa sua risposta, non cambierà mai nulla… dopo questi “onesti” torneranno quelli di prima.
    Se questi signori dal basso avessero avuto a cuore Messina, non avrebbero governato, coprendo tralaltro quellidiprima che SOLO IN CASO DI DEFAULT SAREBBERO STATI INDAGATI.
    Quindi la domanda é: chi sta con chi?

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  10. Hombre de barro 14 Aprile 2016 11:00

    Signor Beninati, sono anni che ripeto il suo concetto, ma fino a quando avremo amministratori che pensano solo alla poltrona e tirapiedi prezzolati come colui che desidererebbe far ragionare in questa sua risposta, non cambierà mai nulla… dopo questi “onesti” torneranno quelli di prima.
    Se questi signori dal basso avessero avuto a cuore Messina, non avrebbero governato, coprendo tralaltro quellidiprima che SOLO IN CASO DI DEFAULT SAREBBERO STATI INDAGATI.
    Quindi la domanda é: chi sta con chi?

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  11. Ma cosa ci dobbiamo aspettare da questi “lor signori”. Io li capisco e vi dirò di più (vado contro corrente), hanno fatto il massimo non possiamo criticarli: questo possono fare SCENA MUTA. P.S.: Cara redazione di tempostretto ma come mai non riuscite a mantenere il “mi piace” “non mi piace”?

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  12. Ma cosa ci dobbiamo aspettare da questi “lor signori”. Io li capisco e vi dirò di più (vado contro corrente), hanno fatto il massimo non possiamo criticarli: questo possono fare SCENA MUTA. P.S.: Cara redazione di tempostretto ma come mai non riuscite a mantenere il “mi piace” “non mi piace”?

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  13. DANILA ci fa sapere in esclusiva che la Corte si è presa tempo prima di deliberare, E’ UNA BUONA NOTIZIA per i messinesi, di cui sono certi chi ha letto la memoria senza la limitatezza del pregiudizio e conosce uguali documenti di Comuni strutturalmente deficitari. Naturalmente il verdetto, anche se non condiviso, deve essere accettato da tutti, lo farà RENATO sindaco, uno dei pochi che rispetta le istituzioni. La memoria è una lectio magistralis non solo per i Revisori di Zaccone ma per la stessa Corte, la quale sarà rimasta impressionata favorevolmente dalla qualità delle informazioni e dalla precisione dei riferimenti giurisprudenziali. Essa ha un’aspetto politico, è di COMBATTIMENTO, scritta da chi non lascerà Messina a #QUELLIDIPRIMA#.

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  14. DANILA ci fa sapere in esclusiva che la Corte si è presa tempo prima di deliberare, E’ UNA BUONA NOTIZIA per i messinesi, di cui sono certi chi ha letto la memoria senza la limitatezza del pregiudizio e conosce uguali documenti di Comuni strutturalmente deficitari. Naturalmente il verdetto, anche se non condiviso, deve essere accettato da tutti, lo farà RENATO sindaco, uno dei pochi che rispetta le istituzioni. La memoria è una lectio magistralis non solo per i Revisori di Zaccone ma per la stessa Corte, la quale sarà rimasta impressionata favorevolmente dalla qualità delle informazioni e dalla precisione dei riferimenti giurisprudenziali. Essa ha un’aspetto politico, è di COMBATTIMENTO, scritta da chi non lascerà Messina a #QUELLIDIPRIMA#.

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  15. Cara DANIALA quando parlo di lectio magistralis non lo faccio a vanvera, infatti a pagina 12 il paragrafo 7 da una risposta motivata alle osservazioni di Zaccone in merito alla permanenza dei RESIDUI ATTIVI molto vecchi dei tributi dei Titoli 1 e 3, per i quali fu rilevata, a dire dei Revisori, una bassa movimentazione, con il richiamo all’art 3 bis e alle modalità previste dal principio generale ed applicato della contabilità finanziaria
    di cui all’Allegato 4/2 del Dlgs. 118/11. Alla osservazione della Corte sulla movimentazione dei RESIDUI del Titolo 2, nel richiamare il principio citato si ricorda che alla data del 1° gennaio 2015 non sussisteva un’obbligazione giuridicamente perfezionata ai sensi dell’art.183,co.5 del Testo Unico.

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  16. Cara DANIALA quando parlo di lectio magistralis non lo faccio a vanvera, infatti a pagina 12 il paragrafo 7 da una risposta motivata alle osservazioni di Zaccone in merito alla permanenza dei RESIDUI ATTIVI molto vecchi dei tributi dei Titoli 1 e 3, per i quali fu rilevata, a dire dei Revisori, una bassa movimentazione, con il richiamo all’art 3 bis e alle modalità previste dal principio generale ed applicato della contabilità finanziaria
    di cui all’Allegato 4/2 del Dlgs. 118/11. Alla osservazione della Corte sulla movimentazione dei RESIDUI del Titolo 2, nel richiamare il principio citato si ricorda che alla data del 1° gennaio 2015 non sussisteva un’obbligazione giuridicamente perfezionata ai sensi dell’art.183,co.5 del Testo Unico.

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  17. Nel commento precedente parlavo di MEMORIA DI COMBATTIMENTO nella prospettiva di contrastare #QUELLIDIPRIMA#, i quali stano cercando rinforzi mercenari nei palermitani e catanesi, sanno che da soli RENATO sindaco ne farà un sol boccone. TempoStretto non deve consentire così facilmente di rifarsi una verginità perduta e finita nelle aule giudiziarie a chi ha DEVASTATO Messina, lasciando macerie morali e debiti. Se il MOVIMENTO 5 STELLE dovesse vincere a Roma capitale contro RENZI sarebbe l’unico avversario credibile e temibile per ACCORINTI, lo scenario politico assomiglierebbe ad una mela divisa in quattro parti. Cari concittadini ci stiamo liberando di chi vive di politica perché non sa fare altro, era impensabile fino a qualche anno fa.

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  18. Nel commento precedente parlavo di MEMORIA DI COMBATTIMENTO nella prospettiva di contrastare #QUELLIDIPRIMA#, i quali stano cercando rinforzi mercenari nei palermitani e catanesi, sanno che da soli RENATO sindaco ne farà un sol boccone. TempoStretto non deve consentire così facilmente di rifarsi una verginità perduta e finita nelle aule giudiziarie a chi ha DEVASTATO Messina, lasciando macerie morali e debiti. Se il MOVIMENTO 5 STELLE dovesse vincere a Roma capitale contro RENZI sarebbe l’unico avversario credibile e temibile per ACCORINTI, lo scenario politico assomiglierebbe ad una mela divisa in quattro parti. Cari concittadini ci stiamo liberando di chi vive di politica perché non sa fare altro, era impensabile fino a qualche anno fa.

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  19. Della memoria alla Corte mi diverte il duello tra RENATO sindaco e ZACCONE revisore, il singolar tenzone è il PARAMETRO 6 di deficitarietà, tratta la spesa per il PERSONALE rapportata alle ENTRATE CORRENTI. Da un lato ZACCONE vuole sommare a quella del COMUNE la spesa delle PARTECIPATE, dall’altro ACCORINTI è per un NO secco, lo fa con ragionamenti supportati da riferimenti giurisprudenziali. Il verdetto alla Corte, ma c’è una cicca comunicata ai magistrati contabili. ZACCONE nella certificazione dei parametri obiettivo sul Rendiconto 2014, trasmessa al Ministero degli Interni il 31 dicembre 2015, attesta il rispetto del PARAMETRO 6, invece nella successiva relazione al CONSUNTIVO 2014 afferma il possibile sforamento con le partecipate.

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