Ex Provincia a rischio default ma l'indennità della segretaria generale cresce

Ex Provincia a rischio default ma l’indennità della segretaria generale cresce

Rosaria Brancato

Ex Provincia a rischio default ma l’indennità della segretaria generale cresce

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martedì 15 Maggio 2018 - 04:43

L'Ente è in ginocchio e rischia il dissesto ma nel 2013 Romano firma la maggiorazione del 50% della retribuzione di Maria Angela Caponetti, provvedimento confermato da Accorinti nel 2016 che nel 2017 dispone anche l'indennità di risultato per un altro 10%.

Con ogni probabilità nel tardo autunno si voterà anche per la Città Metropolitana di Messina. L’Ente intermedio, commissariato da Crocetta nel maggio 2013 (come tutte le ex province siciliane), esce da 5 anni micidiali nei quali un mix tra il prelievo forzoso del governo nazionale e la riforma tartaruga, hanno letteralmente messo in ginocchio struttura, funzioni, casse e capacità di governare il territorio.

L’organico è ridotto all’osso, lo spettro del default non è stato scongiurato, le casse sono ai minimi termini, il bilancio consuntivo del 2017 non è stato approvato, i servizi e la manutenzione delle strade sono a rischio e nel frattempo si è registrato il quarto cambio di guarda alla guida dell’Ente (commissario Romano-sindaco Accorinti- commissario Calanna- sindaco Accorinti).

In un simile contesto ci sono alcune decisioni prese dall’ex commissario straordinario Filippo Romano e poi dal sindaco metropolitano Accorinti, che potrebbero far riflettere, se non altro sull’opportunità di far lievitare alcuni costi in un momento in cui il rischio che la barca affondi è altissimo.

Il segretario generale della Città Metropolitana Maria Angela Caponetti è stata nominata nel 2012 dall’ex (e ultimo) presidente della Provincia Nanni Ricevuto e l’incarico è stato confermato dai vertici che si sono susseguiti.

Nel 2016 la retribuzione lorda della Caponetti è stata di 117.295, 65 euro. Di questa cifra oltre 61 mila euro derivano dalla seconda determina firmata dal commissario Romano che si era appena insediato (come vedremo) e 10 mila e 486 euro le sono stati attribuiti dal sindaco metropolitano Accorinti quale retribuzione di risultato per quanto fatto nel 2016.

Il segretario generale della Città Metropolitana di Palermo Salvatore Currao (che ha un milione e 200 mila abitanti, il doppio di Messina che ne registra 635 mila) e che è anche Direttore generale, ha incassato per il 2016, la cifra lorda di 138. 984 euro.

Ma torniamo a Palazzo dei Leoni.

La Caponetti viene confermata segretaria generale dall’ex commissario Romano che il 10 luglio 2013 (pochi giorni dopo essersi insediato), firma la determina numero 2 in qualità di massimo vertice dell’Ente.

La seconda determina del commissario è l’attribuzione alla Caponetti della misura massima di maggiorazione del 50% della retribuzione in base all’art.41 del CNNL del 2005.

Romano parte dal presupposto che presso la ex provincia di Messina non c’è la figura di Direttore generale, non le attribuisce questo incarico ma in virtù di quanto prevede il contratto nazionale di lavoro dispone la maggiorazione del 50% (pari a 61.292 euro annui). La normativa prescrive una serie di condizioni sia oggettive che soggettive per l’attribuzione dell’aumento (che peraltro può essere riconosciuto in misura minore). Tra le condizioni soggettive figurano l’affidamento al segretario di attività gestionali (come la responsabilità servizio finanziario), incarichi speciali o progetti speciali. In questo caso le 3 condizioni soggettive non ci sono.

Al di là di ogni considerazione sulla norma resta il fatto che nel 2013 la Provincia stava per entrare in un tunnel economico finanziario ma l’ex commissario non ha esitato a far lievitare i costi per l’indennità del segretario generale.

Il 10 giugno del 2016 s’insedia Accorinti in qualità di sindaco metropolitano ed il 4 ottobre conferma la maggiorazione del 50% d’indennità al segretario generale.

Un anno dopo, il 12 settembre 2017 sempre Accorinti firma il decreto sindacale n°262 il riconoscimento del 10% in più quale indennità di risultato (pari a 10.486 euro).

Appena un mese prima di questa decisione di Accorinti il commissario Romano aveva firmato un atto d’indirizzo con il quale alla luce del fatto che “il dissesto è nei fatti” (leggi qui) invitava Accorinti ad avviare l’iter procedurale elencando condizioni a dir poco drammatiche dell’Ente.

A novembre 2017 è subentrato il commissario Calanna che sul dissesto la pensava in modo diametralmente opposto e l’iter venne bloccato con l’ok dello stesso Accorinti.

Tornando alla determina con la quale nel settembre 2017 Accorinti firmava il riconoscimento di quel 10% d’indennità di risultato per la Caponetti, è allegata la relazione della stessa segretaria generale.

Nell’esame del contesto in cui ha operato nel 2016 la Caponetti scrive: “ Le Città Metropolitane rimangono tagliate fuori dalla ripartizione dei fondi stanziati dal governo, con grandi difficoltà nel garantire la funzionalità dei servizi essenziali (Viabilità, scuole, assistenza disabili). Il prelievo forzoso richiesto dal governo ha determinato un drastico squilibrio di bilancio con l’impossibilità di addivenire all’approvazione degli strumenti di programmazione nei termini. La situazione precaria dettata dal bilancio ha imposto alla Città Metropolitana di Messina un freno alla programmazione ed alla definizione di diversi progetti in itinere e ne ha condizionato gli obiettivi volti al risanamento ed alla contrazione delle spese. La riorganizzazione del personale ha portato alla fuoriuscita di 100 unità di cui molti dirigenti ed ha costretto l’Ente ad una riduzione da 10 a 7 direzioni”.

La situazione economica drammatica ha infatti messo a repentaglio i servizi per le scuole, la manutenzione delle strade, l’assistenza ai disabili. Eppure a fronte di una simile relazione firmata dalla segretaria generale e di un quadro di tagli e fuoriuscita di personale e razionalizzazione della spesa, Accorinti ha firmato l’indennità aggiuntiva per il risultato raggiunto dalla Caponetti.

A margine occorre aggiungere che la Caponetti nel 2016 è stata nominata, sempre da Accorinti, nel Nucleo di Valutazione del Comune di Messina e dal 2017 fa parte anche del Nucleo di Valutazione del Comune di Valguarnera Caropepe.

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. MessineseAttenta 15 Maggio 2018 10:03

    E la marea di articolisti ex art. 23, ingiustamente assunti senza concorso alcuno?

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  2. Vabbè…allora x il mio risarcimento posso aspettare…. Tutti sti tagli alla manutenzione stradale non li ho visti, perché non è cambiato niente rispetto a prima… Uno lavora, 15 guardano…

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  3. cammellinodipeluche 15 Maggio 2018 10:49

    Beh…per la responsabile della trasparenza e della anticorruzione… è un bel risultato…la Caponetti parla della riduzione dei dirigenti…ma non menziona le quasi 50 POSIZIONI ORGANIZZATIVE….dagli 8000 ai 12000 euro cadauno…e le centinaia..forse 200…figure di responsabilita’ degli uffici….circa 1500 euro l’anno….per non parlare degli incentivi del 2% per tanti uffici….pertanto cosa amministra e cosa fa per migliorare la situazione tragica dell’ente?

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  4. tempostrettissimo 15 Maggio 2018 11:00

    Accorinti fa campagna elettorale così, confermando ed aumentando la retribuzione alla Dott.ssa Caponnetti, merito tutto da dimostrare!
    Come fa il messinese a votare un candidato sindaco (alternativo) così in linea con i suoi predecessori? Gli elettori valutano anche queste cose. (eccome no?)
    Forse vuole perdere ancor prima di provarci!
    …Ma tanto Lui non li legge questi commenti e non risponderà!!!
    E intanto questo ente (così storicamente importante e rilevante) muore.

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