Educazione contro mafie e poteri occulti, sì dell' Ars alla proposta del M5S

Educazione contro mafie e poteri occulti, sì dell’ Ars alla proposta del M5S

Educazione contro mafie e poteri occulti, sì dell’ Ars alla proposta del M5S

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giovedì 15 Febbraio 2018 - 10:07

Primo firmatario della proposta che ha apportato modifiche alle competenze della commissione antimafia il messinese Antonio De Luca

La cultura della lotta alla mafia ed ai poteri occulti deve essere diffusa anche attraverso iniziative legate alla formazione rivolte al mondo della scuola grazie alle modifiche delle competenze della Commissione antimafia. E’ questo l’obiettivo dell’emendamento presentato dal deputato regionale del M5S Antonio De Luca ed approvato nell’ambito del nuovo testo della Commissione Antimafia.

Ieri infatti l’Ars ha apportato modifiche alla legge regionale che ha istituito la commissione parlamentare di inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia.

Il M5S ha invitato a fare un ulteriore sforzo con l’introduzione dell’educazione alla cittadinanza attiva contro la mafia e i poteri occulti.

Al testo della legge approvata in Aula, con le modifiche alla legge regionale 14 gennaio 1991, che istituisce la commissione Parlamentare di inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia in Sicilia, il M5S ha presentato un emendamento, primo firmatario Antonio De Luca, che prevede di “promuovere e realizzare, anche in coordinamento con la commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali anche straniere e con esponenti della società civile ogni altra iniziativa volta alla formazione e alla diffusione di una cultura di contrasto e di superamento di fenomeni mafiosi, di massoneria deviata, di corruzione e di collusione politica-mafiosa in Sicilia”.

Secondo i deputati pentastellati adesso il Parlamento regionale dovrà farsi promotore di iniziative concrete introducendo per la prima volta nelle scuole siciliane, una nuova materia: l’Educazione alla cittadinanza attiva contro le mafie e i poteri occulti.

Il ddl, presentato nella scorsa legislativo e arenatosi in Commissione, prevede l’insegnamento della nuova materia per una durata non inferiore a due ore settimanali e riempirebbe parte dei vuoti della quota oraria della dotazione scolastica riservata dalle leggi nazionali alle regioni e da queste, finora, largamente inutilizzata. “Solo infondendo – dichiara Gianina Ciancio – una forte coscienza democratica nelle nuove generazioni potremo contribuire a estirpare, realmente e attraverso un percorso culturale, il cancro della mentalità mafiosa, troppo spesso delegato alle attività degli organi inquirenti e delle commissioni parlamentari di inchiesta”.

Soddisfatto anche il presidente della Regione Musumeci che con una nota ha espresso soddisfazione “per il ddl che fra l’altro, attribuisce alla Commissione regionale antimafia maggiori competenze di indagine, pur nei limiti della giurisprudenza costituzionale. Sarebbe bello se l’Assemblea regionale siciliana, con lo stesso slancio, esaminasse e votasse il ‘Codice etico’, predisposto, con il voto di tutti i gruppi parlamentari, dall’Antimafia regionale nella scorsa legislatura. Un atto di coraggio al quale, purtroppo, si è sottratto il precedente Parlamento”.

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