L'appello conferma: Donatella Sindoni era ineleggibile. Subentra Siracusano

L’appello conferma: Donatella Sindoni era ineleggibile. Subentra Siracusano

L’appello conferma: Donatella Sindoni era ineleggibile. Subentra Siracusano

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martedì 14 Novembre 2017 - 12:41

Gli avv. Antonio Saitta e Maurizio Parisi stanno anche valutando i danni subiti da Giuseppe Siracusano, rimasto escluso dal Consiglio comunale

Con sentenza numero 1122/2017, depositata oggi, la Corte d’Appello di Messina (presidente Elvira Patania, relatore Antonino Zappalà) ha respinto l’appello proposto da Donatella Sindoni contro l’ordinanza del Tribunale di Messina del febbraio scorso con la quale era stata accolta l’azione popolare promossa da alcuni cittadini messinesi per accertarne l’ineleggibilità alla carica di consigliere comunale.

La controversia nasce dal fatto che l’interessata era, al momento delle elezioni amministrative del 2013, legale rappresentante di uno studio di analisi convenzionato con il servizio sanitario e, quindi, ineleggibile ai sensi dell’articolo 9, Legge Regionale numero 31 del 1986. La questione era da tempo a conoscenza del Comune e il segretario comunale aveva chiesto un chiarimento alla Regione la quale, con parere dell’Ufficio Legislativo e Legale, aveva concluso per l’ineleggibilità della Sindoni. Il Consiglio comunale, che in un primo momento non aveva assunto nessuna deliberazione al riguardo, il 1. agosto 2016, a seguito di ben due atti di diffida, aveva respinto la proposta di decadenza non approvando la relativa delibera. A seguito di ciò, alcuni cittadini avevano promosso l’azione elettorale accolta dal Tribunale. Tuttavia, il Consiglio comunale non ha voluto prendere atto di quanto statuito dal Tribunale e la Sindoni ha così potuto impugnare la decisione che è rimasta automaticamente sospesa fino ad oggi.

Con la sentenza odierna, la Corte d’Appello, dopo aver passato in rassegna le trasformazioni subite dalle Aziende sanitarie a seguito delle varie leggi di riforma, ha chiarito in termini netti la ineleggibilità dell’interessata perché “l’erogazione di un servizio pubblico in regime concessorio attribuisce al titolare della struttura una posizione di vantaggio nella contesa elettorale, posizione che la norma sulla ineleggibilità tende a elidere. Posizione di vantaggio che poi si avverte viepiù nel caso di specie in cui la struttura di cui la Sindoni è titolare ha sede nel Comune di Messina, vale a dire nel Comune in cui si sono svolte le elezioni oggetto del presente giudizio”. La Corte, inoltre, ha anche accolto l’appello incidentale proposto dai cittadini che avevano contestato la eleggibilità della Sindoni, ed ha modificato la decisione di primo grado disponendo direttamente la sostituzione in Consiglio comunale di questa con Giuseppe Siracusano. I ricorrenti sono stati difesi dagli avv. Antonio Saitta e Maurizio Parisi che nelle prossime ore notificheranno la sentenza al Consiglio comunale perché, finalmente, sia ristabilita la legale composizione dell’organo. "Si valuteranno – dicono Saitta e Parisi – tutti i profili di responsabilità per i danni subiti da Siracusano che per tutti questi mesi è rimasto ingiustamente escluso dal civico consesso".

5 commenti

  1. Il politico oggi non ha alcun rispetto del ruolo. La signora si sarebbe dovuta dimettere subito, farsi da parte in attesa che i propri diritti venissero accertati. Invece come al solito l’ “io” prima del “noi” ha bastonato nuovamente la collettività. Che peso hanno adesso i gettoni e soprattutto le votazioni illecitamente espresse da questo alto esempio di rispetto istituzionale?

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  2. Sono certo che la Sig.ra Sindoni vorrà restituire alla collettività quanto indebitamente percepito in questi anni.

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  3. AL MASSIMO HA PERSO LE MENSILITA’, VUOLE METTERE ANCHE IL DANNO DI IMMAGINE PUBBLICA? NON CREDO IO NON CONOSCO NESSUNO DEI DUE, MA IMPOSSIBILE VALUTARE IL DANNO PER LA CITTA’ PER MANCATA ELEZIONE DEL SIG, SIRACUSANO. ALLE PROSSIME ELEZIONI SI PRESENTERA’ SE VINCERA’ IL SUO PARTITO FARA’ IL CONSIGLIERE O FORSE L’ASSESSORE E POI LA CITTADINANZA E LA NAZIONE VALUTERANNO LE SUE CAPACITA’. MA MI PARE CHE OLTRE IL DANNO PATRIMONIALE PER MANCATI MENSILI SARA’ GIUSTO, ALTRO E’ TUTTO DA VALUTARE. MAI SI E’ VERIFICATO CHE UN ONOREVOLE SENATORE O ALTRO NON ELETTO, MAGARI PER ERRORI VOLUTI O NON VOLUTI SIA STATO RISARCITO. UN ESEMPIO? CEDERNA E’ STATA CONDANNATA DOPO AVER DIFFAMATO E FATTO DIMETTERE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA LEONE? NO, QUINDI…..

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  4. Mi chiedo, la sentenza è giusta in tutto ? .Mi faccio una domanda ,se la Sindoni non era ineleggibile anche i suoi 1215 voti non si dovrebbero calcolare per la lista ? Pertanto non è certo che Siracusano potrebbe prendere il suo posto .Si dovrebbero fare i nuovi calcoli eliminando i 1215 voti dalla lista,potrebbe scattare il seggio ad un’altra lista ?Secondo me la sentenza doveva decidere che la Sindoni non era ineleggibile, eliminando i 1215 voti alla lista e dando mandato all’ufficio elettorale del comune di Messina per il conteggio e decidere a quale lista andava il seggio facendo un nuovo calcolo .Ricordo, se la Sindoni si fosse dimessa entrava il primo dei non eletti in questo caso rientrano in gioco tutte le liste e candidati.

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  5. MessineseAttenta 15 Novembre 2017 11:11

    Il consiglio genovesiano non ha ottemperato ad un ordine della Magistratura. Cosa aspettano i Magistrati ad indagarli?

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