Città Metropolitana: bilancio 2016 in attivo per un milione e mezzo

Città Metropolitana: bilancio 2016 in attivo per un milione e mezzo

Città Metropolitana: bilancio 2016 in attivo per un milione e mezzo

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venerdì 15 Settembre 2017 - 07:55

Il rendiconto positivo non basta però, secondo i vertici di Palazzo dei Leoni, ad evitare il dissesto. Il prelievo forzoso infatti sarà di 25 milioni di euro

La Città Metropolitana di Messina ha approvato, con deliberazione di Giunta, il rendiconto 2016.

L'atto contabile certifica un avanzo primario di 1 milione 547mila 473,58 euro, ciò significa che la gestione del bilancio è sana grazie ad una conduzione dell'Ente virtuosa attraverso l'attuazione di un piano di riduzioni dei costi (quali fitti passivi, personale, utenze, etc…) che hanno garantito all'Ente la realizzazione delle proprie attività sul territorio.
Allo stato attuale Palazzo dei Leoni funziona con una cifra che è circa di un terzo più bassa di quella a disposizione una decina di anni fa; infatti, da una capacità di spesa di circa 90 milioni di euro si è passati ad un budget di circa 60 milioni di euro.
Nonostante l'attivo del bilancio consuntivo della Città Metropolitana di Messina al 31 dicemre 2016, la cifra risulta del tutto insufficiente a colmare il prelievo forzoso di 25 milioni di euro imposto dallo Stato; una situazione paradossale se si pensa che l'ex Provincia non ha fatto mai ricorso all'anticipazione di cassa perchè l'Ente è finanziariamente sano e non è mai andato "in rosso", cioè non ha mai fatto registrare alcuna scopertura bancaria.

Fino al dicembre 2016 si è utilizzata l'eredità positiva degli anni precedenti per coprire le crescenti richieste dello Stato.

Quest'anno, invece, due elementi impongono una situazione di grave difficoltà economica: da un lato l'esiguità dell'avanzo di cassa e dall'altro la crescita esponenziale delle richieste del Governo centrale (nel 2015 è stato effettuato un prelievo forzoso di 8 milioni e mezzo, nel 2016 la cifra è salita a 17 milioni mentre nel 2017 si arriverà a 25 milioni di euro più 3 milioni di sanzioni).

Alla luce della situazione attuale, il Commissario Filippo Romano ed il sindaco metropolitano Accorinti hanno deciso, qualora non dovessero intervenire mutamenti nella linea del Governo centrale, di richiedere la dichiarazione di dissesto dell'Ente.

Al decreto sindacale di approvazione della proposta seguirà, entro pochi giorni, la delibera di definitiva approvazione da parte del Consiglio metropolitano, di competenza del Commissario straordinario Romano in questa fase di transizione.

3 commenti

  1. Ma i passi carrabili( che sono tanti) se li sono fatti pagare tutti? o ancora navigano nel dubbio?

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  2. MA BASTA FINITELA CON QUESTA AGONIA CHIUDETE LA PROVINCIA SE LA DOVETE CHIUDERE, MA BASTA AVETE ROTTO ORMAI.

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  3. Bravi. Ma ammesso che qualcuno decida di eliminare il cosidetto prelievo forzoso, che senso ha farlo sopravvivere con un bilancio così? Sarebbe la dimostrazione che l’ente è utile solo a pagare gli stipendi. Quanti dei 60 milioni sono stati utilizzati per realizzare qualcosa o fornire servizi ai cittadini? Non credo che il problema sia chiudere il bilancio o no. Penso piuttosto che qualcuno dovrebbe decidere se riportare un ente a quella che è la sua prima funzione e cioè fornire servizi e realizzare opere, assegnandogli i denari necessari, oppure eliminarlo.

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