“L’effetto Jobs Act sulla provincia di Messina”, la Cisl riflette sulla riforma del lavoro

“L’effetto Jobs Act sulla provincia di Messina”, la Cisl riflette sulla riforma del lavoro

Francesca Cali

“L’effetto Jobs Act sulla provincia di Messina”, la Cisl riflette sulla riforma del lavoro

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venerdì 15 Aprile 2016 - 20:04

Nell’occasione, presentato anche il Report realizzato dal Centro Studi della Cisl. Un Report aggiornato sul Mercato del Lavoro nella nostra provincia, per capire cosa è effettivamente cambiato considerando l’andamento delle assunzioni e dei licenziamenti e i livelli di occupazione, ossia quante persone lavorano o sono alla ricerca di lavoro.

Un momento di riflessione e di confronto sugli effetti della riforma del lavoro, meglio conosciuta come Jobs Act. Questo l’obiettivo del seminario di approfondimento organizzato dalla Cisl di Messina e svoltosi venerdì pomeriggio.

Ad un anno dall’entrata in vigore dalla riforma, varata fra il 2014 ed il 2015, la Cisl cerca di tracciare un primo bilancio degli effetti che essa ha avuto sul nostro territorio provinciale. Effetti che lo stesso segretario della Cisl, Tonino Genovese, definisce disastrosi.

“La presunzione di funzionamento del Jobs Act così com’è stato immaginato dal governo nazionale per rivitalizzare il mercato del lavoro e quindi l’occupazione ,andava bene e può andare bene nella misura in cui c’è un tessuto economico che tiene. Sul nostro territorio, invece, è evidente la mancanza di un’economia forte”.

Proprio la mancanza di un’economia forte ha provocato la chiusura di molte aziende che non sono riuscite a far fronte alla crisi economica e la conseguente perdita del lavoro per molte persone. Lo stesso segretario ha ricordato che nel nostro territorio il numero dei disoccupati si aggira intorno alle 53mila, con un conseguente aumento della disoccupazione rispetto agli ultimi anni. Se, infatti, il tasso di disoccupazione nel 2013 si aggirava intorno al 21%, oggi è cresciuto22% nonostante la riforma del lavoro. Così come il tasso di disoccupazione giovanile che si attesta intorno al 58.6%.

Il dato della disoccupazione giovanile preoccupa anche Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia, che si è soffermato proprio sull’importanza di creare un sistema industriale e infrastrutturale in Sicilia che renda più facile anche per le aziende investire nel nostro territorio attraverso anche una serie di incentivi fiscali.

“In Sicilia per la prima volta la natalità è scesa,a dimostrazione della preoccupazione di creare famiglia. Ciò provoca inevitabilmente un sottosviluppo del nostro territorio. Ed ecco perché sabato 7Maggio CGIL-CISL-UIL unitariamente manifesteranno a Palermo per evidenziare il bisogno di una politica di sviluppo economico in ambito regionale. Solo così si può pensare di ridare dignità e speranza alla popolazione, soprattutto ai giovani”.
Al seminario di approfondimento sono intervenuti anche il prof. Michele Limosani, Ordinario di Politica Economica dell’Università di Messina, che nel suo intervento ha delineato l’attuale situazione del lavoro con particolare riferimento anche alle misure che il Governo ha disposto per affrontare la crisi economica,e il presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Messina, Carlo Maletta. Quest’ultimo, in particolare, ha sottolineato l’importanza di una riorganizzazione del settore del lavoro, soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale. Presenti anche il presidente di Confindustria Messina, Sebastiano D’Andrea e il presidente di Confesercenti Messina, Alberto Palella.

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