Il presidente Tindaro Santospirito sollecita l’per istituzione di uno sportello gratuito di ascolto psicologico e di sostegno agli studenti. Ecco cosa scrive

Chiarissimi Professori,

nell’approssimarsi dell’appuntamento elettorale nel quale la comunità accademica e studentesca dell’Università degli Studi di Messina sceglierà il nuovo Magnifico Rettore, ci preme rivolgere a Voi, candidati a questo gravoso incarico, la presente lettera per porre alla Vostra attenzione una tematica che riteniamo di assoluta urgenza.

L’ingresso nell’Università rappresenta una tappa decisiva verso il raggiungimento della propria autonomia e la piena realizzazione in termini umani e professionali. Come molte situazioni di cambiamento e di crescita, il passaggio agli studi universitari può però comportare delle difficoltà, anche legate al fatto che la vita universitaria implica la separazione da precedenti contesti di vita familiare e scolastica. Oltre agli ostacoli legati all’inserimento nel nuovo contesto, possono manifestarsi altri disagi a causa di problemi più direttamente legati allo studio, fra cui la mancata organizzazione del proprio tempo e un pessimo metodo di studio; cali di concentrazione e ansia; senso di inefficacia e calo motivazionale.

Queste problematiche possono direttamente inficiare i risultati dello studente e minare gravemente il suo percorso di studi, se non, in casi limite, come alcuni fatti di cronaca hanno dimostrato, segnarne tragicamente la fine.

In linea con quanto da Voi dichiarato nel corso di questa campagna elettorale, e cioè la prerogativa di “porre al centro sempre lo studente”, chiediamo l’istituzione di un servizio gratuito di Ascolto e Consulenza rivolto a quei soggetti che incontrano difficoltà nell’affrontare alcune situazioni legate alla propria esperienza di vita universitaria. Lo sportello di sostegno psicologico, iniziativa da anni già attiva in numerosi atenei italiani, può infatti migliorare il metodo di studio dello studente; consentire il superamento di eventuali impasse relative al percorso universitario; prevenire l’insorgenza delle cause di abbandono e dei fuori corso.

Come gruppo ecclesiale e come associazione universitaria, attiva da almeno 90 anni in questo prestigioso Ateneo, crediamo fortemente che tutti gli studenti vadano compresi e aiutati nelle loro fragilità, che vada valorizzato il loro piccolo o grande impegno, quel “talento” a volte snobbato da taluni docenti e da un sistema che assottiglia tutto a un voto. Occorre dare agli studenti la fiducia che cercano, il conforto che inseguono nei momenti bui, il rispetto che meritano.

«Quanto sarebbe bello ─ ha detto Papa Francesco in occasione del suo incontro con gli studenti e la comunità accademica dell’Università di Bologna il 1° ottobre 2017 ─ che le aule delle università fossero cantieri di speranza, officine dove si lavora a un futuro migliore, dove si impara a essere responsabili di sé e del mondo! Sentire la responsabilità per l’avvenire della nostra casa, che è casa comune. A volte prevale il timore. Ma oggi viviamo una crisi che è anche una grande opportunità, una sfida all’intelligenza e alla libertà di ciascuno, una sfida da accogliere per essere artigiani di speranza».