La lunga giornata di Palazzo Zanca regala il sì alla rimodulazione del Riequilibrio: in aula solo in 20

La lunga giornata di Palazzo Zanca regala il sì alla rimodulazione del Riequilibrio: in aula solo in 20

Francesca Stornante - Danila La Torre

La lunga giornata di Palazzo Zanca regala il sì alla rimodulazione del Riequilibrio: in aula solo in 20

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venerdì 30 Settembre 2016 - 15:19

Un dibattito lungo e stanco, un'attesa inutile per quel parere delle circoscrizioni che alla fine non è arrivato, alla fine i soliti venti consiglieri hanno votato l'importante delibera di rimodulazione del Piano di riequilibrio. Decisivi i voti del fronte di centro-destra. Solo quattro i contrari. Assente anche stavolta l'Udc.

Una giornata lunghissima. Infinita. Un’attesa iniziata a metà mattina, quando dirigenti, consiglieri e assessori hanno cominciato a vagare per i corridoi di Palazzo Zanca aspettando quest’ultima tappa del Piano di riequilibrio. Un dibattito previsto alle 11.30 e iniziato intorno alle 13, quasi per ingannare il tempo e farlo scorrere più veloce, in attesa dell’assemblea delle circoscrizioni fissata nel pomeriggio e l’impossibilità di arrivare al voto prima di quel passaggio. Il ritorno in aula oggi ha avuto un sapore nettamente diverso rispetto a quello che è accaduto ieri. Dai dubbi insormontabili al fuoco di domande su obiettivi da rispettare, dalla parata dei dirigenti al caos per quel parere dei quartieri che anche stavolta, come due anni fa, qualcuno si era scordato di chiedere, oggi si è passati al senso di responsabilità, alla possibilità di dare una chance alla città. E dunque, dopo due giorni di tira e molla più di facciata che di sostanza, alle 17 il consiglio comunale ha approvato la rimodulazione del Piano di riequilibrio con 14 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti. Hanno detto sì i consiglieri di centro-destra Daniela Faranda, Pippo Trischitta, Piero Adamo, Elvira Amata, Nora Scuderi, Peppuccio Santalco, Donatella Sindoni, Francesco Pagano, Benedetto Vaccarino, il consigliere del gruppo misto Carlo Abbate e gli accorintiani Ivana Risitano, Maurizio Rella, Cecilia Caccamo. Hanno scelto il no i due esponenti Pd Antonella Russo e Gaetano Gennaro, il capogruppod ei Dr Nino Carreri e Daniele Zuccarello. Astensione della presidente Emilia Barrile e del consigliere del Megafono Angelo Burrascano. Solo in venti si sono assunti la responsabilità della rimodulazione del Piano di riequilibrio che condizionerà i prossimi 30 anni della città. Gli altri hanno preferito disertare l’aula. Assente in massa anche stavolta l’Udc.

Un voto, come sempre, all’ultimissimo secondo, visto che entro la mezzanotte di oggi la delibera dovrà essere trasmessa al Ministero. Il dibattito si è letteralmente trascinato in un’aula semi deserta, mentre sindaco e assessori sono rimasti schierati per ore. Aspettando quell’assemblea delle circoscrizioni che avrebbero dovuto dare il parere sulla delibera. Peccato però che solo due presidenti, Francesco Quero e Santino Morabito di IV e V quartiere, si sono presentati a Palazzo Zanca. E così si è deciso di andare avanti senza quel parere per cui la votazione era stata rinviata ad oggi pomeriggio.

«I gruppi di centrodestra garantiscono i numeri per l’approvazione di questo piano» ha sottolineato il capogruppo di “Felice per Messina” Santalco, che in questi giorni ha di fatto tenuto in mano i fili dei lavori, portando in aula i dirigenti, concentrando l’attenzione su quell’atto di indirizzo di Le Donne che ha creato più confusione che altro, dicendo oggi a chiare lettere che questa rimodulazione è una ciambella di salvataggio. «Votiamo perché riteniamo il piano sostenibile tecnicamente, non facciamo da stampella a nessuno. Se non approviamo questo documento no so come farà l'assessore a coprire 120 milioni di euro. Non potremmo approvare il consuntivo 2015 e il previsionale 2016. Salterebbe tutto». Dallo stesso fronte il capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta ha snocciolato numeri che dimostrano che fino ad oggi le misure del Piano sono state rispettate, un’arringa a sostegno della strada intrapresa dall’amministrazione e dal consiglio che due anni fa aveva dato fiducia ad un piano, ha spiegato il consigliere, che oggi più di allora appare sostenibile.

Contrario il capogruppo dei Dr Nino Carreri, oggi in aula da solo a rappresentare il gruppo: «Il quadro che è emerso da questi due giorni di discussioni è che la macchina non cammina e forse è arrivato il momento di far riposare l'autista. Basti pensare all'errore che si è ripetuto con il mancato parere dei quartieri. È emerso che la delibera non è stata condivisa con tutti i dirigenti, un altro fatto che stona, molti hanno detto che gli obiettivi non sono raggiungibili. Per questo il mio voto è negativo e forse è il caso di considerare nuovamente l’ipotesi di andare tutti a casa, consiglio e amministrazione. Ringrazio Eller per aver aperto un dialogo con il consiglio e il collega Santalco per aver portato in aula i dirigenti».

Tra i no praticamente scontati quelli del Pd, anche se Gaetano Gennaro ha motivato il suo voto in un altro modo: «Voto contrariamente non perché sono contrario al Piano di riequilibrio ma perché mi mancano dei passaggi, visto che sono arrivato dopo in quest’aula».

Il consigliere del Gruppo Misto Daniele Zuccarello ha spiegato di votare no per coerenza ma ha voluto rispondere al collega Santalco: «Non vedo partiti che tengono l’aula a galla ma singoli consiglieri comunali. I soliti venti consiglieri comunali». Troppe, infatti, le assenza, stigmatizzate anche da Donatella Sindoni. Banchi vuoti anche stavolta nelle file dell’Udc, il partito di centro ha risposto così, dopo aver approvato il Piano di riequilibrio due anni fa.

Con il voto di oggi si è chiusa la discussione sul riequilibrio, ora si passa al consuntivo 2015. Il tour de force, insomma, non è finito.

Francesca Stornante – Danila La Torre

10 commenti

  1. UDC ASSENTE? ERA ANORMALE SE ERA PRESENTE, COSI’ POTRANNO DIRE NON NON SIAMO RESPONSABILI. SIAMO VERGINI IMMACOLATE. NON SIAMO RESPONSABILI. COLPA LORO SE MESSINA STA SPROFONDANDO. INVECE UN MIO PROFESSORE DI MATEMATICA SOSTENEVA SEMPRE QUESTA FRASE: GLI ASSENTI HANNO SEMPRE TORTO. SOPRATUTTO IN POLITICA. I PRESUPOSTI C’ERANO, ORA SONO REALTA’. COME GIA’ ANTICIAPATO DA MOLTI LETTORI. SI DEVONO SALVAGUARDARE SIA LA POLTRONA A MESSINA, CHE A ROMA. MESSINA E’ STATA EVITATA L’ELEZIONE ANTICIPATA, MA FORSE E SI SPERA A DICEMBRE NO! VERO D’ALIA? SI DETERMINA COSI’ UNA CITTA’? UDC ANDATE A CIAPPET. QUI A MILANO L’UDC E’ SALVATA PROGETTANDO NUOVE LINEE E PROLUNGAMENTI DELLE METROPOLITANE. GUARDA CASO, RIPETO GUARDA CASO DOPO COSTRUZIONI DI CASE.

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  2. UDC ASSENTE? ERA ANORMALE SE ERA PRESENTE, COSI’ POTRANNO DIRE NON NON SIAMO RESPONSABILI. SIAMO VERGINI IMMACOLATE. NON SIAMO RESPONSABILI. COLPA LORO SE MESSINA STA SPROFONDANDO. INVECE UN MIO PROFESSORE DI MATEMATICA SOSTENEVA SEMPRE QUESTA FRASE: GLI ASSENTI HANNO SEMPRE TORTO. SOPRATUTTO IN POLITICA. I PRESUPOSTI C’ERANO, ORA SONO REALTA’. COME GIA’ ANTICIAPATO DA MOLTI LETTORI. SI DEVONO SALVAGUARDARE SIA LA POLTRONA A MESSINA, CHE A ROMA. MESSINA E’ STATA EVITATA L’ELEZIONE ANTICIPATA, MA FORSE E SI SPERA A DICEMBRE NO! VERO D’ALIA? SI DETERMINA COSI’ UNA CITTA’? UDC ANDATE A CIAPPET. QUI A MILANO L’UDC E’ SALVATA PROGETTANDO NUOVE LINEE E PROLUNGAMENTI DELLE METROPOLITANE. GUARDA CASO, RIPETO GUARDA CASO DOPO COSTRUZIONI DI CASE.

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  3. Errore madornale dell’UDC e di tutti quelli che non hanno votato per il riequilibrio che giova a tutta la città e sopratutto a quelli che verranno dopo Accorinti. Se il prossimo sindaco fosse dell’UDC avrebbe di certo interesse al riequilibrio dei conti invece di trovarsi la città in dissesto. Cosa diversa è il voto al consuntivo ed al preventivo che sono strumenti poltici dell’amministrazione.Questa la chiamo MIOPIA politica. Ma d’Alia che combinano i tuoi????

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  4. Errore madornale dell’UDC e di tutti quelli che non hanno votato per il riequilibrio che giova a tutta la città e sopratutto a quelli che verranno dopo Accorinti. Se il prossimo sindaco fosse dell’UDC avrebbe di certo interesse al riequilibrio dei conti invece di trovarsi la città in dissesto. Cosa diversa è il voto al consuntivo ed al preventivo che sono strumenti poltici dell’amministrazione.Questa la chiamo MIOPIA politica. Ma d’Alia che combinano i tuoi????

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  5. mischini se vutavuno NO pirdivunu u gettoni

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  6. mischini se vutavuno NO pirdivunu u gettoni

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  7. grave errore dell’udc nel non votare il piano che servirà alla città per i prossimi anni e di cui potranno giovarsi anche coloro che verranno dopo Accorinti

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  8. grave errore dell’udc nel non votare il piano che servirà alla città per i prossimi anni e di cui potranno giovarsi anche coloro che verranno dopo Accorinti

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  9. SoloPerTeMessina 1 Ottobre 2016 08:47

    Complimenti a tutti, sindaco traditore del programma per il quale ha chiesto i voti in testa: adesso per 30 anni saremo costretti ad inseguire i debiti senza poter fare investimenti. Le nuove e le future generaioni ringraziano.

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  10. SoloPerTeMessina 1 Ottobre 2016 08:47

    Complimenti a tutti, sindaco traditore del programma per il quale ha chiesto i voti in testa: adesso per 30 anni saremo costretti ad inseguire i debiti senza poter fare investimenti. Le nuove e le future generaioni ringraziano.

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