Rilevazione prezzi al consumo. A luglio Messina resta la città siciliana più cara

Rilevazione prezzi al consumo. A luglio Messina resta la città siciliana più cara

Rilevazione prezzi al consumo. A luglio Messina resta la città siciliana più cara

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mercoledì 28 Agosto 2013 - 09:15

0,2 % di incremento tra giugno e luglio. Stessa variazione tra i due mesi nello scorso anno, ma rispetto al 2012 c’è già un incremento del 2,1 %. Dal dicembre 2010, l’incremento è dell’8,3 %, su una media regionale del 7,4 % e nazionale del 7,2 %. Solo 14 città italiane hanno fatto registrare incrementi maggiori

Luglio come giugno. Un mese dopo, Messina si conferma la città siciliana più costosa secondo l’indice dei prezzi al consumo. Aumento dello 0,2 % rispetto al mese precedente e del 2,1 % rispetto a luglio 2012.

Rispetto a dicembre 2010, l’indice fa registrare un incremento dell’8,3 %, contro una media regionale del 7,2 % e nazionale del 7,4 %. Solo 14 città, in Italia, hanno fatto registrare un indice più alto. La città in cui i prezzi sono cresciuti maggiormente, a partire da dicembre 2010, è Avellino (+10%), seguita da Potenza (+9,9%), Rimini (+9,2), Genova e Reggio Calabria (+9,0%).

In Italia, secondo l’Istat, contribuiscono al rialzo congiunturale dell’indice generale gli aumenti dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+1,2%), sui quali incidono fattori stagionali e dei beni energetici non regolamentati (+0,8%). Questi aumenti sono in parte compensati dal calo dei prezzi degli alimentari non lavorati (-2,3%), per lo più dovuto ai vegetali freschi (-7,2%) e alla frutta fresca (-6,7%).

A Messina, nel dettaglio, si evidenzia:

Prodotti alimentari e bevande analcoliche: Nel mese di Luglio si registra una variazione negativa del -0,7%, anche se da inizio anno si segnala un +1,16% ed una variazione rispetto allo stesso mese dello scorso anno del +2,1%. La variazione negativa, rispetto al mese precedente, è dovuta al decremento della classe Frutta (-5,1%), Pesci e prodotti ittici (-3%) e Vegetali (-1,9%). Tra i prodotti mensili si segnala l’incremento per i prodotti: Crackers (+1,5%), Prugne secche (+1,4%), Mortadella (+1,2%), Carne in scatola (+1,2%), Pecorino (+1,0%); decrescono invece: Cereali biologici (-1,3), Pasta di semola di grano duro (-1,1%), Filetti di platessa surgelati (-1,0%), Formaggio stagionato produzione locale (-0,8%), Molluschi freschi (-0,7%).

Bevande alcoliche e tabacchi: Nessuna variazione complessiva della divisione rispetto al mese precedente, anche se è da segnalare un incremento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+0,5%) e dell’0,30% da inizio anno. Tuttavia, nel mese di giugno le variazione più rilevanti riguardano: Liquore dolce (+0,9%), Vino da tavola (+0,6%), Vino Spumante (-0,6%), Vino di qualità (+0,4%). Decrescono invece: Birra Nazionale (-1,5%), altri tabacchi (-0,1%) e Aperitivo analcolico (-0,1%).

Abbigliamento e calzature: Lieve decrescita (-0,1%) rispetto al mese precedente. La divisione registra una variazione negativa da inizio anno (-0,16%) seppur l’indice cresca del +1,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (variazione tendenziale). Le variazione maggiormente rilevanti nel mese di luglio sono relative ai prodotti: Pantalone donna (-1,1%), Camicia donna (-0,4%), Giacca donna in pelle (-0,3%).

Abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili: Si registra una variazione del +1,1% rispetto al mese precedente che conferma la crescita per tale divisione da inizio anno (+2%) e tendenziale (+4,8%). Tali incrementi nel mese di luglio sono stati determinati da: Acqua potabile tariffa (+8,3%), Acqua potabile-fognature (+6,4%), Gasolio per riscaldamento (+3,9%), Energia elettrica, tariffa bioraria fascia notturna (+1,8%), Energia elettrica, tariffa bioraria fascia diurna (+0,3%).

Mobili, articoli e servizi per la casa: Variazione positiva (+0.1%) rispetto al mese precedente, che conferma la crescita di tale divisione da inizio anno (+0,35) e rispetto all’anno precedente (variazione tendenziale +1,8%) dovuta principalmente all’incremento registrato da Lavatrice (+1,1%), Ferro da stiro (+1,1%), detersivo per lavatrice (+0,8%), Rotolo carta alluminio (+0,8%), Bicchiere (+0,6%), Detersivo per biancheria delicata (+0,5%), Candeggina (+0,5%), Detersivo per lavastoviglie (+0,4%). Decrescono invece il Tavolo per sala da pranzo (-1,2%) e il Biberon (-0,7%).

Servizi sanitari e spese per la salute: Nessuna variazione di rilievo per il mese in corso. Le principali variazioni riguardano : Lente da vista (+2,9%), Siringa di plastica (+0,4%).

Trasporti: Aumento dell’1,2% rispetto al mese precedente, +2,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e +1,59% da inizio anno. Incremento dovuto nel mese di luglio a: Viaggio aereo intercontinentale (+17,6%), Viaggio aereo europeo (+9,6%), Trasporto marittimo per via d’acqua interna (+8,7%), Viaggio aereo nazionale (+6,8%), Trasferimento proprietà moto (+5,3%), Trasferimento proprietà auto (+1,0%), Benzina Verde (+1%), Gasolio per auto (+0,9%), Gas GPL (+0,5%), Trasporto extraurbano multimodale (+0,5%). Variazioni negative si registrano per: Trasporti ferroviari nazionali (-5,3%), e Automobili oltre 4mt benzina (-0,4%).

Comunicazioni: La divisione di spesa registra un decremento dell’0,1% rispetto al mese di giugno, che conferma il trend decrescente da inizio anno (-3,35%) e rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (-3,8%). Tale andamento nel mese di luglio è stato determinato dalle variazioni di Telefoni cellulari (+3,8%), Smartphone +3,5%), Servizi internet su rete mobile (+1,6%); diminuiscono invece: Apparecchi per la telefonia fissa (-6,5%) e Servizi di telefonia mobile (- 0.8%).

Ricreazione, spettacoli e cultura: incremento dell’0,3% rispetto al mese precedente determinato da: Pacchetti vacanza nazionali (+11,4%), Stabilimento balneare (+9,8%), Pacchetti vacanza internazionali (+6,6%), Giochi elettronici (+4,4%), Fiore ornamentale per appartamento (+3,7%), Maschera subacquea (+3,6%), Tablet PC (+2,5%), Abbonamento pay tv (+1,5%), Ingresso ai parchi divertimento (+1,2%), Libri di narrativa (+0,3%), Macchina fotografica digitale (+0,2%). Variazioni negative dell’indice invece per: film in DVD (-16,55), E-book readers (-12,4%), Console per giochi elettronici (-6,9%), memoria rimovibile per personale computer (-6,4%), Video camera (- 3,1%), Monitor LCS (-2,9%), Stampante (-2,8%), Computer desktop (-2,1%), Stampa da foto digitale (-1,5%), Compact disk (-1,55), Notebook (-1%), E.book download (-0,9%), Lettore MP3 (- 0,7%), Impianti di risalita (-0,7%)

Istruzione: Nessuna variazione rispetto al mese precedente.

Servizi ricettivi e di ristorazione: La variazione positiva (+0.2%), rispetto al mese precedente, conferma la crescita da inizio anno (+2,8%) e rispetto al mese di luglio dello scorso anno (+5,3%). Tale incremento è stato determinato nel mese di luglio da: Campeggi (+20,5%), Agriturismo (+11,9%), Bed and breakfast (+6,3%), Gelato artigianale (+0,8%) e Caffetteria al bar (+0,3%).

Altri beni e servizi: La variazione negativa (-0.5%) rispetto al mese precedente, è dovuta principalmente al decremento di: Fede in oro (-5,3%), crescono invece in tale divisone: Lacca per capelli (+0,9%), Smalto per unghoe (+0,9%), Assorbenti igienici per signora (+0,6%), Profumo (+0,6%), Fazzoletti di carta (+0,4%), Rasoi da barba (+0,1%).

5 commenti

  1. Mi permetto di fare un’osservazione a mio giudizio molto importante relativamente ad un bene essenziale che a Messina ha un prezzo vergognoso.
    Premetto che sono nato a Messina e per ovvi motivi (che è superfluo evidenziare) lavoro a Milano da circa 15 anni.
    Torno sempre a Messina per trascorrere le ferie estive e stavolta essendo diventato papà da circa due mesi, per esigenze ovvie, ho dovuto acquistare del latte in polvere per lattanti.
    Bene, mi sono meravigliato tantissimo nel constatare che il predetto articolo a Messina con stessa marca e stesso peso ha un prezzo medio doppio rispetto a quello riscontrato a Milano!
    Non mi sono fermato al primo market ma sono stato in diversi negozi del messinese e della zona tirrena.
    Possibile che ci si indigni tantissimo facendo giornalismo d’inchiesta sul fatto che in Germania il latte in polvere costi molto meno che in Italia e non ho mai letto nulla relativamente al fatto che a Messina il prezzo medio per un chilo di latte in polvere per lattanti si aggira sui 20 euro quando a Milano ne bastano 11 euro????

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  2. INVITO PER EMILIA BARRILE. A proposito di città più cara, cara Presidente la invito a leggere questo commento e altri due,a commento dell’articolo sulla TARES/MONDELLO.La delibera del 17 febbraio di Luigi CROCE avente per oggetto l’approvazione del regolamento TARES,al vaglio della commissione di Mondello,ha il carattere dell’urgenza, considerato che a decorrere dal 2012,tutte le deliberazioni regolamentari e tariffarie relative alle entrate tributarie dei Comuni devono essere inviate al Dipartimento delle Finanze,entro trenta giorni dalla data di scadenza del termine previsto per l’approvazione del bilancio di previsione,cioè il 30 settembre.Il mancato invio delle predette deliberazioni nei termini è sanzionato,previa diffida da parte del Ministero.La questione riguarda tutto il Consiglio Comunale,farebbe bene,Presidente,a sollecitare R E N A T O sindaco e il responsabile di servizio a completare la delibera,infatti luigi Croce,evidenziando la complessità della materia,le difficoltà interpretative e la probabile evoluzione futura,richiama l’attenzione sulla possibilità che lo schema di regolamento debba subire delle modifiche e/o integrazioni in base alle novità o alle interpretazioni che sopravverranno.Lo schema scrive Croce,va quindi esaminato in maniera attenta e va utilizzato come punto di partenza per le necessarie determinazioni degli organi di indirizzo politico. A mio modesto avviso manca la parte relativa al Piano Finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani del 2013,con la descrizione dei profili tecnico gestionali,dei livelli di qualità dei servizi,della ricognizione degli impianti esistenti,del prospetto economico finanziario con i costi operativi di gestione,dei costi comuni e dei costi d’uso del capitale. Nella delibera di Croce manca il riferimento al rapporto rifiuti urbani del 2012,pubblicato da ISPRA,con le citazioni dei costi di gestione per gli opportuni confronti con il nostro piano finanziario. Il confronto serve anche per fissare un coefficiente di recupero di produttività del soggetto gestore.Sarebbe opportuno per i cittadini un prospetto generale del riepilogo di tutti i dati.La delibera è carente di un elenco dettagliato delle utenze non domestiche. Il commissario Croce ha lasciato al nuovo Sindaco e Consiglio la possibilità di fissare la TARIFFA FISSA UNITARIA e la TARIFFA VARIABILE,conosceva bene questa brutta gatta da pelare, infatti il Rendiconto 2011 da un risultato di gestione negativo di ben €11.135.531,a fronte di entrate pari a €28.023.056 e spese per €39.158.587,con un copertura di solo il 71,56%. Non vorrei essere nei panni del Consiglieri Comunali,cui spetta votare di quanto le tasche dei messinesi resteranno vuote,vale solo per chi non evade o elude.

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  3. concordo in pieno con lei, e tali osservazioni possono non limitarsi solo al latte.

    io vivo tra milano (lavoro) e messina (famiglia) e ho notato che salvo il costo della casa (molto più alto a milano, ma per case di qualità decisamente superiore) messina è certamente più cara, prove alla mano, per:

    – alimenti nei supermercati
    – carburanti
    – alcune tasse locali (tarsu e acqua)

    inoltre bisogna segnalare che in numerosi casi a milano certi costi sono superiori (seppur di poco), ma il servizio enormememente migliore (esempio trasporti e mense).

    le mie osservazioni sono “realistiche” poichè sia a messina che a milano vivo in condizioni abitative pressochè equivalenti con l’aggravante che a milano, da non residente, non ho agevolazioni che avrei da residente.

    comunque. il reale problema è che a fronte d costi alti e di produttività in continua decrescita i servizi offerti peggiorano di giorno in giorno.

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  4. ma che tornate a fare a messina?? non vedete che è un pacco??

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  5. APPELLO URGENTE per R E N A T O sindaco. Carissimo sindaco, viviamo nella città più cara d’Italia, hai la possibilità di ridurre per i messinesi diligenti e onesti il costo della TARES, fare di Messina, in un settore dei servizi pubblici, un esempio per le altre città e risalire quella classifica in termini reali. A cosa mi riferisco? A quella parte della delibera di Luigi Croce sul regolamento della TARES, che regolamenti le riduzioni per chi fa la raccolta differenziata riferibile alle utenze domestiche. Come sai il commissario ti passa il testimone, infatti scrive che tali riduzioni verranno normate nel dettaglio con delibera della tua giunta, avuto riguardo alle possibilità tecnico operative rese disponibili dal servizio di raccolta e smaltimento rifiuti e ai risparmi che si otterranno nei costi generali del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, a seguito dell’aumento della quota di raccolta differenziata. Potrai introdurre riduzioni collettive (es. premi di zona per le utenze domestiche ubicate in una certa zonaterritoriale che in un anno si è particolarmente distinta per i risultati ottenuti) e riduzioni individuali (es. per il conferimento alle isole ecologiche, per il compostaggiodomestico, per raccolte porta o domiciliari). Ti invito a rendere operativa, attraverso le isole ecologiche, questa parte del regolamento TARES, e premiare quel 5% di messinesi che differenzino.

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