Terna, serve la Valutazione Ambientale per la variante al Prg di Villafranca

Terna, serve la Valutazione Ambientale per la variante al Prg di Villafranca

Giovanni Passalacqua

Terna, serve la Valutazione Ambientale per la variante al Prg di Villafranca

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lunedì 22 Settembre 2014 - 08:01

Il comune di Villafranca Tirrena aveva presentato una variante al PRG, necessaria per l'ultimazione della stazione elettrica nel torrente Gallo. Gli uffici regionali, dopo aver inizialmente escluso la variante dall'obbligo di VAS, hanno revocato il loro parere

Prima sì, poi no. Secondo il Dipartimento regionale Ambiente, non era necessario seguire la procedura Vas (Valutazione ambientale strategica) per la variante al Prg (Piano regolatore generale) di Villafranca, relativa alla costruzione della strada nel Torrente Gallo per raggiungere la Stazione elettrica dell’Elettrodotto Terna Sorgente Rizziconi. Adesso, però, quel parere è stato revocato. Come sostenuto dalle associazioni “I cittadini” e “Mediterranea Natura” e dal comitato territoriale del Tirreno di “Salviamo il paesaggio”, la variante stessa e le opere collegate interessano il Sito di Importanza Comunitaria e la Zona di Protezione Speciale, estesa sino al mare.

Sarà pertanto necessario non solo proseguire nella Valutazione Ambientale Strategica, con la consultazione preliminare dei soggetti competenti in materia ambientale, per proseguire poi con la fase di consultazione pubblica, ma l’amministrazione comunale dovrà anche presentare uno studio di incidenza; sarà il Servizio Vas-Via ad adottare un parere motivato, tenendo conto della Valutazione di Incidenza dell’intero progetto e valutandone anche gli effetti di cumulo, come previsto dalle norme europee e da quelle italiane di recepimento. La Regione valuterà l'eventuale sottoponibilità dell’intervento anche a Valutazione di Impatto Ambientale.

“Siamo molto distanti dall’autoassoluzione continua di Terna, cui troppe amministrazioni della fascia tirrenica continuano a manifestare un inammissibile servilismo che ha già prodotto tanti danni al nostro territorio – scrivono le associazioni -. E' evidente che certe “tappe forzate” hanno origini poco chiare; noi continueremo a vigilare, nella speranza che le istituzioni decidano di tutelare il cittadino prima che l'interesse di privati”.

Giovanni Passalacqua

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