Ciacci: "No alle strumentalizzazioni". Convocati i sindacati

Ciacci: “No alle strumentalizzazioni”. Convocati i sindacati

Francesca Stornante

Ciacci: “No alle strumentalizzazioni”. Convocati i sindacati

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sabato 05 Luglio 2014 - 23:16

Il commissario di Messinambiente ha convocato i sindacati per martedì mattina per per discutere insieme l'avanzamento di un Piano a cui l'azienda sta lavorando, finalizzato a migliorare le condizioni lavorative dei dipendenti. Domani i funerali di Nino Tomasello.

Nonostante il dolore si cerca di rimettere insieme i cocci. La morte dell’operatore di Messinambiente Nino Tomasello ha segnato profondamente la normalità di un’azienda che stava già navigando in acque agitatissime. Domani la famiglia, gli amici, i colleghi saluteranno per l’ultima volta Nino Tomasello nella chiesa di Santi Pietro e Paolo di via La Farina, poi però si dovrà provare ad andare avanti. Oltre le polemiche e le strumentalizzazioni, una morte sul lavoro obbliga però a riflettere, a ragionare e a valutare se e quali interventi mettere in atto affinché mai più accada ciò che è successo giovedì mattina a Pace. La magistratura farà il suo corso e stabilirà la verità sulla morte di Tomasello, tra i quattro indagati c’è naturalmente anche il commissario Alessio Ciacci che dopo alcuni giorni di silenzio ha deciso che il momento di agire e per questo chiama a raccolta tutti i lavoratori e i sindacati. “Occorre, e con ancora più urgenza, condividere con tutti gli operatori e con la cittadinanza, il percorso per aumentare la sicurezza aziendale” ha scritto Ciacci che ha convocato le organizzazioni sindacali, nella mattinata di martedì, per discutere insieme l'avanzamento di un Piano di breve, medio e lungo periodo a cui l'azienda sta lavorando, finalizzato a dare prospettive positive al servizio e miglioramenti alle condizioni lavorative dei dipendenti.

Il commissario ha deciso di affrontare così la drammatica situazione in cui è precipitata Messinambiente, probabilmente ha ascoltato l’appello dei sindacati che già prima dell’incidente, e ancor di più subito dopo, avevano chiesto incontri per confrontarsi e per discutere di lavoro e di sicurezza a Messinambiente. “Tutto il percorso di elaborazione aziendale e di condivisione sindacale sarà reso pubblico in modo da informare con costanza, puntualità tutte le parti interessate, Comune, operatori, cittadinanza, per rafforzare il presidio di sicurezza” continua a spiegare il liquidatore.

Da parte di Ciacci anche un messaggio che si inserisce proprio in quest’ottica di unione e non di divisione: “A chi intendesse utilizzare strumentalmente l'emozione ed il rammarico di quanto successo ribadiamo la necessità di operare, a differenza del passato, nel solo ed unico interesse di fare un buon servizio alla cittadinanza, sempre con totale trasparenza”.

Domani dunque i funerali e un’altra giornata di dolore e di doveroso silenzio. Da martedì però si proverà a ricominciare dal confronto e da un’unità di intenti che finora si è vista solo a sprazzi.

Francesca Stornante

8 commenti

  1. Mi permetto di osservare che anche dire di non strumentalizzare e’ una forma di strumentalizzazione. In queste occasioni si deve solo tacere e attendere che le indagini portino risultati. Il commissario liquidatore dovrebbe lavorare per migliorare la situazione della città che era ed è un immondezzaio.

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  2. Mi permetto di osservare che anche dire di non strumentalizzare e’ una forma di strumentalizzazione. In queste occasioni si deve solo tacere e attendere che le indagini portino risultati. Il commissario liquidatore dovrebbe lavorare per migliorare la situazione della città che era ed è un immondezzaio.

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  3. Non si preoccupi delle strumentalizzazioni che sarebbero ceratamente vergognose, piuttosto dimostri di saper fare qualcosa di concreto.Altrimenti passi alla cassa e si accomodi al di là dello Stretto.

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  4. Non si preoccupi delle strumentalizzazioni che sarebbero ceratamente vergognose, piuttosto dimostri di saper fare qualcosa di concreto.Altrimenti passi alla cassa e si accomodi al di là dello Stretto.

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  5. Solo a Messina poteva succedere che un indagato si atteggi a giudice. Non l’ha fatto neanche Genovese che pure non è un “miracolato” di Migliarino gratificato dai suoi amici “sociali” con 100000 euro senza neanche la garanzia “soddisfatti o rimborsati”. Farebbe meglio a tacere senza gridare alle strumentalizzazioni o ai complotti, ché tanto ci pensa già sua comare Palmira. E magari a lavorare seriamente

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  6. Solo a Messina poteva succedere che un indagato si atteggi a giudice. Non l’ha fatto neanche Genovese che pure non è un “miracolato” di Migliarino gratificato dai suoi amici “sociali” con 100000 euro senza neanche la garanzia “soddisfatti o rimborsati”. Farebbe meglio a tacere senza gridare alle strumentalizzazioni o ai complotti, ché tanto ci pensa già sua comare Palmira. E magari a lavorare seriamente

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  7. puzza di bruciato 7 Luglio 2014 07:06

    Certamente i mezzi sono datati e l’usura è visibile a occhio nudo. Ma adesso bisogna solo riunirsi e piangere un concittadino
    che la mattina ha salutato la famiglia per andare a portare un tozzo di pane e ironia della sorte non è più ritornato dai suoi cari…
    Le polemiche, le accuse le strumentalizzazioni bisogna farle dopo.

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  8. puzza di bruciato 7 Luglio 2014 07:06

    Certamente i mezzi sono datati e l’usura è visibile a occhio nudo. Ma adesso bisogna solo riunirsi e piangere un concittadino
    che la mattina ha salutato la famiglia per andare a portare un tozzo di pane e ironia della sorte non è più ritornato dai suoi cari…
    Le polemiche, le accuse le strumentalizzazioni bisogna farle dopo.

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