Gianmarco Sposito è il nuovo segretario provinciale di Orsa Ferrovie

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lunedì 30 Aprile 2018 - 06:56

Nel settore Navigazione riconfermati Antonino D’orazio Segretario Nazionale e Franco Santamaria Segretario Territoriale

L’Orsa ferrovie ha un nuovo Segretario Provinciale. Il Congresso di sabato a Messina ha eletto per acclamazione Gianmarco Sposito, già noto in città per i molteplici impegni nel sociale. Il segretario aggiunto è Renato Pagliaro, i vice Salvatore Bombaci e Roberto Catanoso.

Soddisfatto il Segretario Regionale di Orsa Ferrovie Giuseppe Terranova, giunto da Palermo per presiedere il Congresso messinese: “Messina si conferma un territorio fertile per il sindacato Autonomo e di base, l’elezione per acclamazione della segreteria provinciale testimonia la compattezza che caratterizza i militanti Orsa di questa città” ha dichiarato Terranova dopo la conclusione dei lavori congressuali, “ la nuova composizione della segreteria è l’equilibrio perfetto fra l’esperienza dei “vecchi” e la nuova linfa giunta con l’ingresso di soggetti giovani che già si sono distinti per la loro azione nel sociale. Possono fare solo bene”.

“Conosco Gianmarco Sposito da sempre e posso garantire personalmente sulla competenza, la militanza, la dedizione e l’onestà” ha dichiarato Mariano Massaro – segretario regionale della confederazione ORSA SICILIA- “desideravo averlo in ORSA da tempo, dopo la sua elezione alla RSU di settore speravo nella candidatura alla Segreteria Provinciale che si è conclusa nel migliore dei modi. Il sindacato cresce e diventa sempre più difficile evitare infiltrazioni, in passato alcuni elementi rivelatisi incompatibile col sindacalismo di base provarono, senza successo, a snaturare i principi fondanti dell’ORSA, con Gianmarco abbiamo puntato sul sicuro, la sua storia di attivista è un certificato di garanzia come quella di Pagliaro, Bombaci e Catanoso. I lavoratori sono in buone mani e l’ORSA si garantisce un ricambio generazionale di qualità”

E’ intervenuto anche il segretario provinciale del SAPENS (ORSA pensionati) Franco Rossellini che dopo aver portato i saluti dei ferrovieri in quiescenza si è rivolto alla nuova segreteria provinciale: in tutta l’arco della mia vita lavorativa ho avuto un solo sindacato: l’ORSA, oggi vi consegniamo la storia di una rappresentanza sociale veramente alternativa al sindacalismo tradizionale, l’ORSA è un patrimonio dei lavoratori, abbiatene cura”.

Sabato si è svolto anche il Congresso Nazionale del Settore Navigazione, comparto che emerge per la maggioranza assoluta di iscritti all’ORSA fra i ferrovieri marittimi, il radicamento della sigla di Base è stato sancito dall’ultima elezione delle RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) dove l’ORSA Navigazione ha ottenuto 4 RSU su 5 e la totalità degli RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza). Anche la segreteria Nazionale dei naviganti è stata eletta per acclamazione ed è così composta: Antonino D'Orazio segretario nazionale, Marcello Puglisi, Giuseppe Centorrino e Mario Polizzi vice.

Rinnovato anche l'esecutivo territoriale. Il segretario è Franco Santamaria, l'aggiunto Pasquale Rinaldi, i vice Giuseppe La Maestra, Giuseppe Ponsù, Giuseppe Risica e Nicolò Mancuso.

Il rieletto segretario Nazionale uscente di ORSA Navigazione – Antonino D’Orazio– ha dichiarato: “il settore della navigazione ferroviaria sta attraversando un momento delicato, sono noti a tutti i ripetuti tentativi del Governo di sospendere le sovvenzioni per il servizio essenziale e azzerare il diritto alla continuità territoriale. Solo grazie alla grande manifestazione popolare del 14 febbraio 2015 “IL FERRIBOTTE NON SI TOCCA”, stimolata dalla mobilitazione dall’ORSA, si riuscì a limitare i danni ed evitare il taglio dei contributi nazionali. Purtroppo, dietro le quinte, i tentativi di affossare il servizio di traghettamento ferroviario non sono mai cessati, velatamente sostenuti anche da politici messinesi che ci rappresentano a Roma. Il nuovo direttivo ha il dovere di difendere il servizio essenziale e i livelli occupazionali, un compito gravoso ma l’ORSA è abituata alla lotta”.

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