De Luca, M5S: Abbiamo vinto col sorriso e con le idee. Messina sta cambiando

De Luca, M5S: Abbiamo vinto col sorriso e con le idee. Messina sta cambiando

Rosaria Brancato

De Luca, M5S: Abbiamo vinto col sorriso e con le idee. Messina sta cambiando

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giovedì 16 Novembre 2017 - 05:45

"Gli altri organizzavano cene e feste, da noi è la gente che viene a cercarci. C'è stato un voto d'affetto. Se ci votano è perchè la speranza del cambiamento non si è assopita", spiega Antonio De Luca, tra gli "esordienti" dell'Ars

Abbiamo fatto una campagna elettorale con il sorriso e con le idee. Mentre c’era chi organizzava cene, pranzi, feste, noi uscivamo per strada col sorriso e la gente ci ascoltava, anzi, veniva proprio da noi. Venivano da me a chiedermi: ma non avete volantini, santini? Cosa posso fare per dare una mano? C’è stato quello che definirei un voto d’affetto per noi. E quando dico noi intendo la squadra di attivisti con la quale lavoro da anni. La vittoria è di un gruppo di uomini e donne che colitvano un sogno in cui credono fermamente, è stata la vittoria dell'entusiasmo, del lavoro quotidiano, della serietà, del rifiuto dei compromessi. Sono stati il gruppo e i sentimenti messi in gioco a fare la differenza. E la gente lo ha capito”.

Antonio De Luca, avvocato, 37 anni, la sua “prima volta” in politica è all’Ars con 6.959 voti di preferenza che lo hanno visto conquistare il secondo seggio del M5S, dopo la capolista, Valentina Zafarana, riconfermata a Palermo: “sono rimasto a seguire i conteggi fino all’ultimo voto…..ho voluto la certezza assoluta….Ma se mi aveste incontrato lunedì sera mi avreste trovato con il muso lungo…..Doveva vincere Cancelleri, doveva vincere il M5S….”.

Ha vinto Musumeci ma il M5S con 20 deputati (5 in più rispetto al precedente mandato) è il primo partito dell’Ars, quello che farà opposizione senza sconti né remore sin dal primo giorno. Ma il vero “miracolo” i pentastellati lo hanno fatto a Messina, nel comune capoluogo, regno incontrastato del centro-destra: dal 6 novembre sono il primo partito con il 23,54% , invertendo l’ordine dei rapporti con Forza Italia che resta a 20,34% (nel collegio il risultato è al contrario, con Forza Italia al 23,46% e il M5S al 19,74%).

Ci abbiamo creduto tutti, unendo i progetti all’entusiasmo. Abbiamo girato tutta la provincia, ho battuto palmo a palmo ogni comune. A Galati Mamertino sono stato due volte, ho preso 8 voti, a Mirto lo stesso, ma è stato bellissimo incontrare le persone, avere il contatto diretto. Abbiamo scelto la piazza e questo ci ha premiato. Il risultato del Comune di Messina è la prova che non si è affatto assopita la voglia di cambiamento, nonostante i risultati non brillanti di Accorinti. Chi ha votato per noi dice no al sistema. Anche i voti disgiunti a favore di Cancelleri lo dimostrano. E’ gente che magari ha dato una preferenza al candidato deputato più vicino, ma per la Presidenza non ha avuto dubbi, era libera e ha votato per il cambiamento, è stato un gesto di piccolo riscatto”.

L’omonimia con l’altro De Luca, Cateno, qualche problema lo ha creato, perché durante lo spoglio ha rischiato che gli venissero cancellate numerose preferenze, anche perché il neo deputato di Sicilia Vera è molto più noto di lui.

Il De Luca a 5stelle si è avvicinato al movimento nel 2012, per curiosità. Ha iniziato ad andare ad alcune riunioni, ha ascoltato qualche comizio in occasione delle Regionali di 5 anni fa.

Mi colpiva il fatto che nessuno venisse da me a chiedermi il voto o un mano per portare altri voti. Non sono andato al comizio di Grillo in piazza Duomo nel 2012. Ogni volta che qualcuno è venuto in Sicilia dal mare sono stati guai… Ma seguendoli ho capito che avevano un comportamento diverso, atipico. All’inizio pensavo che se io sono onesto e non ho rubato la cosa si ferma lì. Seguendoli, partecipando, ho fatto quel metro in più che mancava. Non basta essere onesti, serve la consapevolezza del comportamento. Il percorso è importante quanto l’obiettivo. Non basta avere l’obiettivo se poi per raggiungerlo pensi che qualsiasi mezzo o strada fai sia consentita”.

Da quel 2012 è iniziato quindi il percorso di De Luca e dei suoi compagni di squadra che hanno lavorato, come si faceva un tempo, nei villaggi, nei quartieri, nelle periferie. Ed è questo tipo di lavoro che il neo deputato vuol portare all’Ars: dalla vicenda ex Servirail, alla scuola di Mili, dal comparto zootecnico dei Nebrodi al settore agricolo, dalla tutela dell’ambiente e del territorio all’Autorità Portuale.

La Regione deve recuperare autorevolezza nei confronti dell’apparato Statale. Non mi riferisco solo all’Autorità portuale, ma alla tematica complessiva. Penso ad esempio anche alla zona falcata. Per l’Authority non è possibile che si sia consentito al governo di prendere le risorse di Messina e Milazzo per darle a Gioia Tauro senza neanche indicare cosa ne volesse fare. Poi penso all’emergenza abitativa, al parco Aldo Moro. Sul piano legislativo si può fare tanto all’Ars per la morosità incolpevole e non solo. Si può lavorare sul sistema di credito d’imposta ed evitare di trasformare i proprietari di case in nuovi poveri oltre a chi viene sfrattato. E’ un costo sociale altissimo. Oltre ai morosi incolpevoli si crea un secondo povero che è magari chi su quella casa che dava in affitto fondava la sua vita”.

All’Ars, pur da esordiente sa di poter contare su Valentina Zafarana, al suo secondo mandato. Con lei non c’è stata alcuna rivalità in campagna elettorale, anzi nel M5S si lavorava in squadra e così sarà ancora. I comizi e gli eventi li hanno fatti spesso insieme e così sarà per i prossimi 5 anni. Le idee chiare su quali Commissioni vorrebbe seguire le ha e sa anche che sarà durissima.

Non vado con l’emozione del primo giorno di scuola. Sento forte il senso di responsabilità per il mio ruolo. La parte dura non sarà lo scontro in Aula, ma il rapporto con l’apparato burocratico. In Assemblea saremo 20 teste di cuoio che pensano all’unisono, ma se Musumeci presenterà buone proposte noi lo sosterremo”.

E’ già pronto alla campagna elettorale per le Politiche e per le amministrative, con lo stesso metodo di squadra e sul territorio adottato per le Regionali.

Dopo le Regionali la gente mi ferma e mi dice: non ho votato il 5 novembre, ma per le Politiche lo farò e voterò 5Stelle. Gireremo tantissimo, quartiere per quartiere, comune per comune. Alle amministrative non sappiamo se ci sarà un sistema tripolare: Genovese, Navarra, M5S, quadripolare con Accorinti, pentacolare con Cateno De Luca, è ancora presto. Noi ci saremo e non faremo una campagna contro. La differenza tra i 5Stelle e l’attuale amministrazione non è tra il movimento e gli accorintiani. La differenza è tra i 5Stelle ed Accorinti, non con i cosiddetti accorintiani. E’ lui che non ha compreso quanta aspettativa di cambiamento c’era in lui, che era stato votato per dire no al sistema. La sua amministrazione ha deluso le aspettative. Noi all’inizio abbiamo provato a presentare progetti e proposte. Scomparse nei cassetti. Noi siamo l’esatto contrario. Faremo una campagna pro, perché le idee le abbiamo e c’è una fetta di città che al cambiamento non ha voluto rinunciare”.

Prima di salutarci gli chiedo se vuol darmi una sua foto con Cancelleri o Di Maio da pubblicare insieme all’intervista. Lui sorride e mi dice: “no, io stimo molto Cancelleri e Di Maio, ma questa battaglia l’ho portata avanti con la mia squadra. E’ con loro che voglio essere. Siamo innamorati di Messina e della nostra terra”.

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. e lo sò,avete tutti un sacco di idee e lo vediamo a Torino,Livorno,Roma,Bagheria etc.etc.

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  2. E mettetecelo il nome che altrimenti la gente pensa che sia “l’altro”

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  3. Vinto,
    ma non si chiamava Cancelleri il candidato del M5S ?

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