“Bellissime”, il cinema dalla parte delle donne

“Bellissime”, il cinema dalla parte delle donne

Redazione

“Bellissime”, il cinema dalla parte delle donne

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martedì 03 Maggio 2016 - 14:06

Presentata a Palazzo Zanca la rassegna cinematografica “CineMe”, realizzata su iniziativa della Fidapa di Messina Capo Peloro in collaborazione con il Comune di Messina

Il cinema delle donne, per indagare la condizione femminile nel Novecento dalla prospettiva privilegiata dell’arte: nasce così CineMe nell’ambito del progetto “Donne in rete”, su iniziativa della Fidapa sezione di Messina Capo Peloro a cui ha aderito il Comune di Messina, attraverso gli assessori alla Cultura Daniela Ursino e alle Politiche sociali e di genere Nina Santisi. “Il cinema è un importante espressione artistica – afferma Flavia Costanzo, presidente della Fidapa Capo Peloro – e Messina ha una tradizione di tutto rispetto nell’ambito di tante iniziative che ne hanno fatto il fulcro e la location preferita negli anni 50 e 60 di premi e rassegne internazionali. Vorremmo che la nostra città tornasse a questa sua antica vocazione e con la nostra iniziativa intendiamo accendere l’attenzione su un impegno in tal senso che deve coinvolgere tutti, istituzioni, associazioni e il mondo della cultura in tutte le sue espressioni”.

La direzione artistica di questa rassegna è di Salvatore Presti, regista di molti documentari e cortometraggi, per dieci anni a Rai Educational e tra l’altro curatore nel 2011 del “Il Circuito del Mito”, iniziativa dell’Assessorato al Turismo, sport e spettacolo della Regione Siciliana. Il cinema come linguaggio che supera il tempo e lo spazio, come veicolo di conoscenza, come espressione artistica per raccontare pezzi di storia attraverso la vita di chi l’attraversa. Per questa prima edizione si è scelto “Bellissime. Il ‘900 dalla parte di Lei”, un docufilm di Giovanna Gagliardo, una delle autrici che ha esplorato con più sensibilità la psiche femminile e il ruolo della donna nella società: la prova di come un lavoro di archivio e scandaglio possa dare vita ad un'opera di cinema contemporaneo. Questo interessante docufilm è stato infatti realizzato con immagini dell'archivio dell'Istituto Luce, un immenso tesoro a cui la regista ha attinto per raccontare i mutamenti della condizione femminile dell' Italia negli ultimi cento anni. “Bellissime” è, infine, un viaggio nella storia delle donne del Novecento, un racconto in bianco e nero, lontano dall'ottica del femminismo così come da ogni forma di retorica nostalgica.

Volti comuni di donne sconosciute, colte nella loro quotidianità, si alternano a quelli delle donne che la storia l'hanno fatta con la loro personalità, le loro battaglie sociali, politiche o morali, sfidando le convinzioni e i giudizi dei benpensanti. Le voci narranti di Aurora Cacciara e della stessa Gagliardo commentano le immagini delle lotte delle suffragette che rivendicavano il diritto al voto delle donne mentre Anna Kulishoff, compagna di Turati, dalle colonne di Critica Sociale scriveva “il voto è la difesa del lavoro e il lavoro non ha sesso”. Raccontano i cambiamenti socio-culturali, nel costume, persino nella moda con la scoperta delle calze di seta al tempo di Telefoni Bianchi. E poi ci sono le “mamme”, gli angeli del focolare, quelle che regalano la fede nuziale alla patria fascista seguendo l'esempio della regina. Poi la grande guerra vede scendere in campo in prima persona anche le donne. Negli anni 60 sono le ragazze del cinema e della canzone a dare una scossa alla società italiana. Naturalmente nel film non possono mancare le nostre più grandi attrici: Silvana Mangano, Monica Vitti, l’insuperabile Anna Magnani di cui, tra le altre, rimane indimenticabile l'interpretazione, appunto, in Bellissima di Visconti. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nella Sala Ovale del Comune di Messina dalla presidente della Fidapa Capo Peloro Flavia Costanzo, il regista Salvatore Presti e dall’assessore alla cultura Daniela Ursino e dalla Past president Fidapa Capo Peloro Dominga Arcudi. Giovanna Gagliardi, regista dell’opera, è stata giornalista negli anni ’60, prima di avvicinarsi al cinema come sceneggiatrice e aiuto-regista del celebre cineasta Miklòs Jancsò, in particolare per La pacifista (1971), satira di costume a sfondo politico, interpretato da Monica Vitti; Roma rivuole Cesare (1972), e infine Vizi privati, pubbliche virtù (1977), lettura eroica del delitto di Mayerling che valse a lei e al regista una condanna per oscenità. Ha esordito alla regia nel 1977 con Maternale, lettura psicologica e simbolica della relazione madre-figlia, basata sulle teorie della psicologa Luce Irigaray. Nel 1983 gira il thriller Via degli specchi e, molti anni dopo Caldo soffocante (1991), altro thriller ambientato nella torrida Roma dei Mondiali del 1990. Si dedica al documentario e, dopo Viva l'Italia (1994) e Che colpa abbiamo noi (1997), nell'edizione 2004 della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia presenta Bellissime. Nel 2006 esce la seconda parte di Bellissime. Tra gli ultimi lavori troviamo Vittime. Gli anni di piombo (2009) e Vent’anni (2012).

Il programma:

Bellissime. Prima parte – Il Novecento dalla parte di “Lei” (giovedì 5 maggio 2016 ore 17 Salone delle Bandiere)

Un film di Giovanna Gagliardo. Documentario, durata 125 min. – Italia 2004. Racconto per immagini del cammino della donna italiana durante il ventesimo secolo: documenti storici dell'archivio Luce, spezzoni di film, canzoni popolari e interviste aiutano a ricostruire l'evoluzione quella figura femminile che in cento anni ha ridisegnato la propria immagine e il proprio ruolo.

Dibattito con l’intervento della giornalista Gisella Cicciò; modera Dominga Arcudi Past President Fidapa

Bellissime – Seconda e terza parte – Dal 1960 ad oggi dalla parte di “Lei” (13 maggio e 23 maggio ore 17 Salone delle Bandiere)

Un film di Giovanna Gagliardo. Documentario, durata 180 min. – Italia 2006. Immagini di repertorio, sequenze di film, istantanee dal passato, canzoni e voci di donne si alternano nel ripercorrere, dagli anni Sessanta a oggi, vicende storiche capaci di segnare un’epoca. Cinquant'anni di cambiamenti in cui, protagoniste, sono le donne e le loro storie: ragazze madri e orgogliose, manifestazioni femministe e adolescenti in minigonna, all'interno di un panorama in cui si ascoltano autorevoli voci femminili, come quella di Tina Anselmi e Barbara Contini, governatore di Nassirya nell'Iraq dopo Saddam.

Venerdì 13 maggio dibattito con l’intervento della giornalista Rosaria Brancato; lunedì 23 maggio dibattito con Nadia Maio giornalista e presidente sezione Fidapa di Merì; modera Dominga Arcudi

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