La storica prima vettura di rappresentanza di Messina e provincia è “senza proprietà”

La storica prima vettura di rappresentanza di Messina e provincia è “senza proprietà”

La storica prima vettura di rappresentanza di Messina e provincia è “senza proprietà”

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venerdì 01 Giugno 2012 - 13:25

Da qualche giorno è stata trasferita all'autoparco provinciale la storica Alfa 2600 berlina del 1960 per fare posto alla fiammante Bmw 525. Dal Pra risulta che la macchina è stata radiata d'ufficio

Dall’Alfa Romeo alla Bmw. Non stiamo parlando di una Concessionaria ma della Provincia di Messina, dove anche una macchina divenuta d’epoca rischia di andare perduta per scarsa attenzione. Dopo l’affondamento della Nave Cariddi e l’ingiustificato invio al macero di materiale di alta valenza dell’Archivio storico provinciale, suonano i campanelli d’allarme per la storica prima vettura di rappresentanza Istituzionale della storia di Messina e del suo territorio.

Si tratta di un’Alfa 2600 berlina del 1960, fino a qualche giorno fa custodita all’interno del garage interno di palazzo dei Leoni e adesso trasferita nel cortile dell’autoparco provinciale per fare posto alla fiammante Bmw 525 grigia del presidente (canone mensile 1538 euro). Il mezzo, che ha purtroppo nel tempo già subito piccoli atti vandalici e furti di componenti, quali l’orologio del cruscotto ed il faro anteriore, potrebbe presto uscire fuori dal possesso della Provincia regionale.

Da una visura al P.R.A.(Pubblico Registro Automobilistico), infatti, si scopre che la vettura è stata radiata d’ufficio per non aver ottemperato al pagamento dei bolli auto pregressi, e pertanto allo stato attuale per i pubblici uffici risulta “senza proprietà”. «E’ palese la gravità della situazione, che potrebbe mettere nelle condizioni chiunque di appropriarsi della vettura avanzandone la proprietà, togliendo a Palazzo dei Leoni l’ennesima parte importante e testimonianza della propria storia e cultura», ha commentato il capogruppo dell’Mpa, Roberto Cerreti.

4 commenti

  1. rossetti mariano 1 Giugno 2012 15:19

    Fu usata per poco tempo e messa fuori servizio per gli altissimi costi di gestione.
    Beveva com una spugna e la manutenzione era salata.
    Fu poi abbandonata, in mezzo ai topi ed agli scarafaggi in un deposito (sotto chiave!!!!!!) sotto l’Archivio Generale e qui rimase per una quarantina d’anni.
    Quando la vidi io era ancoa integra, ma non mi meraviglio di nulla.

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  2. non si può parlare di atti vandalici se l’autovettura era sotto chiave ma piuttosto di interventi mirati all’ottenimento di pezzi di ricambio con la complicità di un “qualche” responsabile ovvero il predetto responsabile li ha venduti per arrotondare il “magro” stipendio!!! vabbè, niente di nuovo.

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  3. indignato speciale 3 Giugno 2012 10:04

    MILLECINQUECENTOTRENTOTTOEURO AL MESE!!!!!!??????? E PER FARE COSA!!!!????? PER ANDARE DOVE!!!!!!?????? PER RAPPRESENTARE CHI!!!!!!?????? CERTO NANNI BUGIA NON POTEVA ESSERE DA MENO DEL SUO COLLEGA SINDACO CHE SI GIGIONEGGIA IN AUDI. E POI PARLIAMO DI SPRECHI……..MA NON AVEVANO FATTO UNA LEGGE PER LIMITARE L’USO DEI MACCHINONI!!!!

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  4. SE NESSUNO LA VUOLE, LA PRENDO IO, PAGANDO UNA CIFRA SIMBOLICA DI 1 EURO ALLA PROVINCIA. LA FACCIO RISISTEMARE A MIE SPESE E LA RITARGO COME AUTO STORICA… CHE NE DITE? FATEMI SAPERE TRAMITE QUESTE PAGINE ED EVENTUALMENTE VI DARO’ I MIEI CONTATTI.
    ALTRIMENTI SVEGLIATEVI E RIMETTETE A POSTO QUEL GIOIELLINO DI CUI NON SIETE NEMMENO DEGNI DI UNO SGUARDO!!

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