Vittime delle mafie, Ernesto Morici: L'impegno di tutti i giorni è un dovere

Vittime delle mafie, Ernesto Morici: L’impegno di tutti i giorni è un dovere

Vittime delle mafie, Ernesto Morici: L’impegno di tutti i giorni è un dovere

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mercoledì 21 Marzo 2018 - 05:07

Dal blog dell'ex magistrato Ernesto Morici "Dentro la Costituzione" abbiamo scelto e proponiamo ai lettori di Tempostretto la seguente riflessione in occasione del 21 marzo, Giornata della memoria delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera

Un nuovo 21 marzo è arrivato.
In tantissime piazze e luoghi d’Italia migliaia di giovani sfileranno, studieranno e ricorderanno le vittime innocenti delle mafie. Un appuntamento ormai atteso, riconosciuto con legge dello Stato, un appuntamento preparato con percorsi di studio, di formazione: i cento passi verso il 21 marzo.
Quest’anno il percorso dei cento passi in parte ha coinciso temporalmente con una campagna elettorale da tutti riconosciuta come una delle peggiori della storia della nostra Repubblica.
Anche dopo i risultati elettorali non sembra tornato il buon senso e non si avvertono riflessioni mature.
Come sempre il giorno della memoria, come quelli che precedono e seguono, sarà un giorrno della buona politica, buona politica da sempre espressa da Libera nell’interesse della libertà e della giustizia.
Lo attendiamo con gioia dopo tanti giorni di politiche urlate prima e dopo l’ultima campagna elettorale nonostante i saggi richiami del Presidente Sergio Mattarella.
Non si chiede alle classi politiche di fare un passo indietro, al contrario si chiede di fare un passo avanti insieme alla società civile che reclama diritti ed è consapevole dei propri doveri.
E Libera certamente svolge un ruolo importante.
Lo fa grazie ai tantissimi volontari che in Italia ed all’estero promuovono politiche antimafia.
E grazie in particolare agli insegnanti che si impegnano nelle scuole di ogni ordine e grado sui temi della legalità.
Se è vero, e certamente lo è, che in Italia sono presenti più mafie e tutte agguerrite è altrettanto vero che in Italia da nord a sud è presente un’antimafia sociale ormai consapevole che svolge un ruolo diverso dall’antimafia istituzionale rappresentata dalle articolazioni dello Stato, ma di importanza fondamentale perchè radicata nella società.
L’anno appena trascorso merita d’essere ricordato per molte ragioni. Ricordiamone solo alcune significative a livello nazionale ed internazionale al tempo stesso.
Il nuovo codice antimafia, frutto dell’impegno e del lavoro di tanti esperti e politici, un testo legislativo che offre nuove opportunità di contrasto alle mafie ed alla corruzione.
L’incontro di Gent in Belgio nel dicembre 2017, terzo incontro della rete di associazioni che collaborano con Libera a livello europeo, una rete sempre più consolidata ed in via d’espansione, consapevole della presenza diffusa delle mafie.
Gli incontri di “Contromafie” a Roma del febbraio 2018 con tantissime aree tematiche oggetto di studi e seminari.
Infine si può sottolineare che il 15 marzo 2018 il Tribunale UE ha respinto il ricorso di “La mafia franchises” in relazione alla possibilità di ottenere un marchio europeo con richiami figurativi alla mafia per esercizi di ristorazione. E’ una decisione importante e sono importanti alcuni passaggi della sentenza relativi al contrasto alla criminalità organizzata definito come obiettivo primario della comunità europea e soprattutto quello nel quale si sottolinea che le attività di tipo mafioso violano i valori fondamentali della dignità e della libertà sui quali si fonda l’unità d’Europa.
Questo capitale di esperienze e di risultati frutto di un anno operoso e le migliaia di incontri che nelle scuole ed in tanti centri di aggregazione si sono svolti da due mesi a questa parte sono buona politica, costituiscono la doverosa base sulla quale ancorare la giornata della memoria per le vittime innocenti delle mafie.
L’impegno di tutti i giorni è un dovere che dobbiamo portare avanti per rispetto nei confronti delle vttime, dei loro congiunti e dei sopravvissuti alle violenze mafiose e stragiste che vivono un’esistenza accompagnata da un dolore immenso.
Grazie dunque soprattutto a coloro che in ogni parte del mondo hanno costruito percorsi di legalità e che si apprestano a celebrare il giorno della memoria per le vittime innocenti delle mafie, e grazie soprattutto ai giovani ed in particolare a quelli che lo faranno quest’anno per la prima volta.
Quando ricorderemo i nostri cari, perchè ormai ci sentiamo una sola grande famiglia, la commozione sarà grande, ma come sempre sarà accompagnata dalla consapevolezza di onorare dei giusti e d’essere vicini ai genitori, ai coniugi, ai figli ed ai parenti tutti.

Ernesto Morici

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