Week-end alla scoperta di tesori nascosti: il Fai apre per la prima volta il Forte Masotto

Week-end alla scoperta di tesori nascosti: il Fai apre per la prima volta il Forte Masotto

F.St.

Week-end alla scoperta di tesori nascosti: il Fai apre per la prima volta il Forte Masotto

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lunedì 16 Marzo 2015 - 15:50

Il Fai, Fondo Ambiente Italiano, torna con la 23esima edizione delle Giornate di Primavera. Quest'anno la delegazione messinese ha scelto un sito probabilmente sconosciuto alla maggior parte dei cittadini: Forte Masotto a Curcuraci. La struttura potrà essere visitata sabato 21 e domenica 22, dalle ore 9.30 alle 17. Domenica servizio navetta dell'Atm.

E’ il forte più grande che sorge sul territorio messinese. Ben 4 mila mq di storia, di bellezze dimenticate e sconosciute, di panorama mozzafiato. Aprirà per la prima volta in questo fine settimana per farsi conoscere dai messinesi e da chiunque non vorrà perdere l’occasione di visitare una fortezza che risale al 1884. Forte Masotto, forse più conosciuto come Batteria Masotto, è stato scelto dal Fai di Messina per la 23esima edizione delle Giornate di Primavera che ogni anno in tutta Italia danno la possibilità a milioni di cittadini di scoprire quel vasto e inestimabile patrimonio artistico, storico e culturale che il nostro Paese conserva.

La delegazione messinese del Fai aprirà per la prima volta Forte Masotto, ancora oggi base militare e per questo non fruibile dai cittadini. Gran lavoro per tirar fuori da sporcizia e degrado un’area tanto bella quanto immensa, lavoro che è stato possibile grazie alla sinergia tra Fai, Comune, Messinambiente, IV Circoscrizione e il vicepresidente del Tiro a segno che in quel forte svolge le esercitazioni.

L’iniziativa è stata illustrata a Palazzo Zanca e prenderà il via ufficialmente sabato 21 alle 9.30, anche se già venerdì mattina ci sarà un momento tutto dedicato alle scuole. Sarà possibile visitare Forte Masotto nelle giornate di sabato e domenica, dalle 9.30 alle 17.

Un invito visitare questa struttura e scoprire un piccolo patrimonio nascosto lo ha rivolto a tutti i messinesi il capo delegazione Fai di Messina Giulia Miloro. Che ha soprattutto voluto ricordare l’importanza di valorizzare le bellezze che abbiamo e che troppo spesso dimentichiamo, anche sostenendo con piccole donazioni le iniziative del Fai. “Nel ringraziare quanti hanno collaborato e in particolare la VI Circoscrizione ancora una volta il Fai – ha sottolineato Miloro – ha messo in campo tutte le sue energie per permettere alla città di entrare in contatto e riappropriarsi dei beni che esistono sul territorio”.

Alla conferenza stampa anche l’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, il vicepresidente del Tiro a segno, Augusto Vinci, il commissario dell'Atm, Domenico Manna, e Natale Cucè di Messinambiente, proprio a testimonianza del grande impegno messo in campo per questa iniziativa. “Questa manifestazione – ha evidenziato Ialacqua – rientra nell'attenzione dell'Amministrazione nei confronti di iniziative che tendono al recupero della memoria storica e al recupero di spazi di condivisione. E' la prima volta che Forte Masotto sarà fruibile ai messinesi, essendo ancora una base militare, grazie anche al grande lavoro svolto da MessinAmbiente”.

Nella giornata di sabato ognuno potrà raggiungere il sito liberamente, domenica invece è previsto un servizio navetta messo a disposizione dall'Atm, che partirà dal capolinea del tram all'Annunziata, alle ore 9.30 – 11.30 – 13.30 – 15.30; e ritorno alle 10.30 – 12.30 – 14.30 – 17. Il costo del biglietto è di 1.70 euro.

Ed ecco qualche cenno storico. La Batteria Polveriera o Forte Masotto fu costruita tra il 1884 e il 1888 e prese il nome dal capitano Umberto Masotto, caduto in guerra nella battaglia di Adua del 1896. La Batteria Masotto è la più grande fortificazione della costa sicula, simile e paragonabile per dimensioni e caratteristiche architettoniche solo all'impianto di Matiniti Superiore sulla costa calabra. Essa si basa su un impianto quadrangolare con due lati inclinati e corrisponde pertanto geometricamente ad un parallelepipedo. A questa forma è planimetricamente posizionata, come a Matiniti Superiore, una figura triangolare corrispondente alla forma di un fossato di protezione che si aggancia al restante fossato continuo che ne perimetra la sagoma. Per la difesa e il tiro sul fossato sono state previste quattro caponiere di differente forma. Nell'architettura militare la caponiera è un'opera fortificata, in legno o in muratura, destinata alla difesa del fossato di una cinta muraria. Solitamente si trovava nel fossato e permetteva inoltre di attraversarlo e raggiungere l'esterno, rimanendo fuori dalla visione nemica. Le prime due caponiere, di tipo tradizionale, proteggono i bracci nord e sud del fossato; la seconda, molto più ampia e strutturata con una forma simile ad una lunetta curvilinea protegge contemporaneamente, con differenti postazioni di tiro, due fianchi del fossato. La forma triangolare posizionata sul lato monte aveva la funzione di salvaguardare il fossato nella zona di ingresso. La sequenza degli ambienti è di rilevante sviluppo e, considerato il fatto che vengono utilizzati due livelli sovrapposti, indica una notevole possibilità di utilizzo. La sua grande dimensione consentiva d'altra parte, per la presenza di un significativo numero di ambienti posti a vari livelli, una notevole ricettività.

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