Franza: "Caro Renato se vieti ai tir il cavalcavia licenzieremo 100 lavoratori"

Franza: “Caro Renato se vieti ai tir il cavalcavia licenzieremo 100 lavoratori”

Rosaria Brancato

Franza: “Caro Renato se vieti ai tir il cavalcavia licenzieremo 100 lavoratori”

Tag:

martedì 24 Giugno 2014 - 19:10

Dopo l'annuncio del sindaco di voler chiudere il cavalcavia ai tir arriva la replica della società: "Caro Renato, senza le corse diurne estive saremo costretti a licenziare 100 persone, più 50 dell'indotto". Il gruppo presenta alcune contro-proposte per far da cuscinetto. Ma il muro contro muro tra Accorinti e Franza si fa sempre più problematico. Sul piatto della bilancia infatti entra il ricatto occupazionale. Che farà il sindaco?

“Caro sindaco, probabilmente sei stato troppo emotivo quando hai annunciato di voler vietare il cavalcavia ai mezzi pesanti. In ogni caso sappi che, se dobbiamo annullare la corsa diurna della Cartour saremo costretti a licenziare 100 lavoratori, più altri 50 dell’indotto”.

Suona così, in sintesi, la replica del gruppo Caronte Tourist alle dichiarazioni di Accorinti a conclusione della burrascosa riunione di venerdì scorso sulle nuove tabelle orarie della Cartour che in periodo estivo comporteranno un fiume di tir in pieno centro ed in pieno giorno.

La società si è presa un paio di giorni per riflettere, poi, mentre l’Italia usciva di scena dai mondiali, ha spedito un siluro dritto al cuore della giunta. E’ chiaro infatti che sostenere che l’ordinanza di divieto del cavalcavia comporterà il licenziamento di 150 persone, equivale a dire “te la senti di assumerti questa responsabilità?”

La lunga lettera, firmata dall’amministratore delegato Vincenzo Franza si conclude anche con una serie di contro-proposte a breve e medio termine,in attesa del completamento dell’approdo di Tremestieri.

Caro sindaco- esordisce quindi il comunicato stampa- Sono più che convinto che, una volta superata l’emotività di un momento forse oltremodo caricato di significati simbolici, converrai serenamente che la contesa non è tra “il mercato e la vita dei cittadini”, bensì tra posizioni e interessi del tutto legittimi che potrebbero essere composti e che tuttavia potrebbero anche mostrarsi inconciliabili”.

Secondo i Franza quindi il sindaco si sarebbe fatto prendere “dall’emotività” dicendo cose che forse, dopo un’accurata riflessione, non avrebbe mai detto.

“L’argomento va sottratto dalle comprensibili contaminazioni del fervore ideologico e consegnato a un clima di sobrietà del quale si avverte fortemente il bisogno. Per questo abbiamo deciso unilateralmente di abbassare i toni e di produrre unicamente descrizioni tecnico/scientifico/giuridiche di una posizione che potrà comunque anche trovare altre sedi di esposizione formale e di tutela consequenziale”.

La società dunque, nell’annunciare di voler abbassare i toni prosegue facendo trapelare la possibilità di licenziamenti (in barba ai toni sobri…) e specifica anche che saranno possibili altre sedi di tutela, non escludendo quindi ricorsi alle vie legali.

Nella nota viene ripercorsa la storia della Cartour, sin dal 2001, quando sulla linea Messina-Salerno si operava con navi in grado di trasportare fino a 1000 passeggeri e circa 120 mezzi commerciali. L’orario tradizionale di partenza della nave da Messina era alle 01,30, con arrivo a Salerno dopo otto ore. La nave ripartiva da Salerno alle 13:30 e arrivava a Messina alle 21,30. Il ciclo ricominciava alle 01,30.

“Dal giugno 2006- si legge- è entrata in linea una seconda nave, che d’inverno “doppia” sostanzialmente le partenze di Cartour (una nave parte alle 23,45 e l’altra alle 02,00). Nei mesi estivi, invece, una delle navi si sfasa di mezza giornata e quindi arriva a Messina alle 11,00 per ripartire alle 15,00, arriva a Salerno alle 23,00 e alle 02,00 parte di nuovo per Messina”.

In estate quindi i mezzi pesanti, sia diretti all’imbarco al Molo Norimberga che appena sbarcati arrivano in centro in pieno giorno, dal 2006. Secondo il gruppo questi orari sono stati individuati tenendo conto delle esigenze sia delle auto che dei mezzi commerciali. In estate cioè, secondo questa tesi, sono i turisti a “dettare” l’esigenza degli orari diurni. Stando ai dati della società la linea trasporterebbe in media una quarantina di mezzi per ogni singola corsa. Diversa l’opinione dell’Orsa che basandosi sui numeri dell’Autorità portuale ne indica almeno 70, ricordando che dal 2006 al 2013 l’aumento dei tir registrato è di 24 mila.

“Senza alcun intento polemico- prosegue Franza- mi permetto di evidenziare come lo scorso anno – il primo della tua sindacatura – l’orario estivo fu praticato senza particolari problemi, né viari né di altra natura. Mii preme inoltre chiarire che, la seconda nave sulla Messina/Salerno nasce e può sopravvivere esclusivamente in quanto strutturalmente organizzata per operare di giorno nei mesi estivi”.

E qui i Franza sferrano il colpo decisivo spiegando che grazie alla seconda linea (nata per le auto ma divenuta appetibile per i mezzi pesanti), vengono riequilibrate le perdite economiche invernali. Stando a questa lettera quindi la Cartour, d’inverno sarebbe persino in perdita e solo grazie alle due corse estive diurne riuscirebbe a recuperare.

“Ciò significa- si legge infatti- che se la linea dovesse operare nel periodo estivo senza i mezzi pesanti (gli incassi, che sono diversi milioni di euro nei mesi estivi e rappresentano il contributo necessario a raggiungere appena il pareggio economico della linea), i contraccolpi riguarderebbero l’intera attività della società. Ove si dovesse praticare anche in estate l’orario invernale, la linea non sarebbe attrattiva per gli automobilisti e senza le automobili del periodo estivo non si raggiungerebbe l’equilibrio economico. Comprenderai quindi che, se non si potrà coniugare il trasporto dei mezzi pesanti con quello dei passeggeri estivi, temiamo che non possano esserci altre soluzioni che non la soppressione della seconda nave Cartour che comporterebbe tra l’altro la scomparsa di quasi 100 posti di lavoro diretti e almeno 50 del relativo indotto”.

La società dice quindi al sindaco: scegli, o il divieto e quindi la tutela dei cittadini, o il licenziamento di oltre 100 persone, che sono cittadini anche loro.

Ma il gruppo avanza anche alcune proposte:

1)anticipo orario di arrivo e slittamento di quello di partenza con conseguente ampliamento della finestra di permanenza della nave al molo Norimberga e diluizione governata dei tempi di scarico e carico dei mezzi commerciali;

2)disponibilità di risorse umane dedicate al supporto delle funzioni ausiliarie del traffico per governo flussi tra Molo Norimberga/cavalcavia/semaforo tra via la Farina e Via T. Cannizzaro (ovvero, metterebbe personale a disposizione per “controllare” il flusso dei tir, una sorta di riedizione di quanto avviene a Tremestieri per il controllo delle deroghe)

3) Incremento mirato dell’offerta di traghettamento da e per Tremestieri negli orari interessati dai flussi dei veicoli commerciali provenienti e diretti al cabotaggio (ovvero, improvvisamente diminuirebbe il numero delle deroghe concesse a Tremestieri per la Rada e questo indipendentemente dalle condizioni meteo, a dimostrazione che forse qualcosa nell’attuale sistema è da rivedere…)

“Dopo l’estate sarà peraltro possibile valutare con laica serenità l’effettivo impatto della linea diurna sulla viabilità e vivibilità cittadina, anche alla luce dei miglioramenti su proposti e della riapertura al 100% dell’approdo di Tremestieri.

Ribadiamo che la consistenza, obiettivamente limitata, del fenomeno rende possibile pervenire a una soluzione condivisa. Del resto, stiamo discutendo di una quarantina di mezzi commerciali per corsa che sono un numero addirittura inferiore ai mezzi che circolano quotidianamente e senza creare particolari problemi nel centro di Messina per il disbrigo delle usuali necessità urbane ( come dimostrato dai circa 500 pass che il che il Comune rilasciò in occasione delle prime ordinanze relative agli imbarchi”.

La parola passa adesso al sindaco Accorinti, che aveva annunciato “il pugno duro” e che adesso si troverà a decidere se tirare dritto, nonostante il “ricatto” occupazionale posto sull’altro piatto della bilancia (qualcosa di analogo avvenne nell’autunno 2012 durante il periodo delle elezioni regionali), oppure fare marcia indietro e però, come da lui stesso dichiarato “tradire i miei principi”. In questo secondo caso finirebbe con il deludere quanti su queste tematiche lo hanno sostenuto.

Rosaria Brancato

42 commenti

  1. Speriamo che gli amministratori abbiano almeno la forza di non cedere al xxxxxxx di questi signori traghettatori

    0
    0
  2. Speriamo che gli amministratori abbiano almeno la forza di non cedere al xxxxxxx di questi signori traghettatori

    0
    0
  3. che squallido xxxxxxx…ma non mi meraviglio. una vita ad arricchirsi sulla pelle dei messinesi con la connivenza politica.Fino ad arrivare a titolo di “RISARCIMENTO MORALE” all acquisto del Messina calcio. Il finale? squallido il Messina dei messinesi e nostro e non ci iscriviamo alla serie B. CHISTI SUNNU. -.-

    0
    0
  4. che squallido xxxxxxx…ma non mi meraviglio. una vita ad arricchirsi sulla pelle dei messinesi con la connivenza politica.Fino ad arrivare a titolo di “RISARCIMENTO MORALE” all acquisto del Messina calcio. Il finale? squallido il Messina dei messinesi e nostro e non ci iscriviamo alla serie B. CHISTI SUNNU. -.-

    0
    0
  5. In una città devastata dalla crisi, quale miglior merce di scambio per ottenere ciò che……serve alla loro società!

    0
    0
  6. In una città devastata dalla crisi, quale miglior merce di scambio per ottenere ciò che……serve alla loro società!

    0
    0
  7. velista anonimo 24 Giugno 2014 21:36

    … le città senza le imprese, le aziende, gli imprenditori
    muoiono, si svuotano …..
    trovino delle soluzioni per garantire la sicurezza
    negli orari di arrivo della Cartour
    con il personale dei vigili urbani immediatamente,
    lasciando lavorare le imprese,
    lasciando da parte invidie e luoghi comuni …
    la città e’ in ritardo con le infrastrutture e rischia
    di danneggiare ulteriormente le imprese ….
    cosa faranno i lavoratori ….. ??
    In quanto tempo i Tir raggiungono gli svincoli ?
    20 min … ma sono pochissimi minuti ….!!’!!!!!!!

    0
    0
  8. velista anonimo 24 Giugno 2014 21:36

    … le città senza le imprese, le aziende, gli imprenditori
    muoiono, si svuotano …..
    trovino delle soluzioni per garantire la sicurezza
    negli orari di arrivo della Cartour
    con il personale dei vigili urbani immediatamente,
    lasciando lavorare le imprese,
    lasciando da parte invidie e luoghi comuni …
    la città e’ in ritardo con le infrastrutture e rischia
    di danneggiare ulteriormente le imprese ….
    cosa faranno i lavoratori ….. ??
    In quanto tempo i Tir raggiungono gli svincoli ?
    20 min … ma sono pochissimi minuti ….!!’!!!!!!!

    0
    0
  9. La moralità di una xxxxxx affamata.

    0
    0
  10. La moralità di una xxxxxx affamata.

    0
    0
  11. Carissime Rosaria BRANCATO, Danila LA TORRE, Francesca STORNANTE, adesso vi sarà più chiaro lo strettissimo legame tra i SETTANTA INDAGATI, quasi tutti eletti direttamente da noi messinesi, le PAROLE MINACCIOSE di Vincenzo FRANZA, l’ATTO STRAGIUDIZIALE dei cento commercianti contro RENATO sindaco, nella loro diversità sono l’immagine plastica delle genti di Messina, o meglio di quei messinesi che abbiano divorato e fatto divorare la nostra città, in fondo il rampollo della famiglia resa ricchissima dall’abilità dei nostri uomini di mare E’ SINCERO, sa benissimo come ingegnere che il CAVALCAVIA possa collassare da un momento all’altro, che è PERICOLOSISSIMO farlo attraversare dai suoi tir, ma l’armatore come tanti messinesi è cresciuto in una città ABUSIVA, dove molti hanno fatto un uso smodato della propria autorità, un uso del potere, politico, economico, accademico, oltre i limiti stabiliti dalla lex, quindi cerca disperatamente di convincere RENATO sindaco ad ingrossare le fila degli ABUSIVI. Carissime, non è più il tempo di stare al sicuro alla finestra e descrivere la scena, o si ci schiera con gli ABUSIVI o con RENATO sindaco, TERTIUM NON DATUR.

    0
    0
  12. Carissime Rosaria BRANCATO, Danila LA TORRE, Francesca STORNANTE, adesso vi sarà più chiaro lo strettissimo legame tra i SETTANTA INDAGATI, quasi tutti eletti direttamente da noi messinesi, le PAROLE MINACCIOSE di Vincenzo FRANZA, l’ATTO STRAGIUDIZIALE dei cento commercianti contro RENATO sindaco, nella loro diversità sono l’immagine plastica delle genti di Messina, o meglio di quei messinesi che abbiano divorato e fatto divorare la nostra città, in fondo il rampollo della famiglia resa ricchissima dall’abilità dei nostri uomini di mare E’ SINCERO, sa benissimo come ingegnere che il CAVALCAVIA possa collassare da un momento all’altro, che è PERICOLOSISSIMO farlo attraversare dai suoi tir, ma l’armatore come tanti messinesi è cresciuto in una città ABUSIVA, dove molti hanno fatto un uso smodato della propria autorità, un uso del potere, politico, economico, accademico, oltre i limiti stabiliti dalla lex, quindi cerca disperatamente di convincere RENATO sindaco ad ingrossare le fila degli ABUSIVI. Carissime, non è più il tempo di stare al sicuro alla finestra e descrivere la scena, o si ci schiera con gli ABUSIVI o con RENATO sindaco, TERTIUM NON DATUR.

    0
    0
  13. E’ il risultato della in capacità politica ad attrezzare la città !

    0
    0
  14. E’ il risultato della in capacità politica ad attrezzare la città !

    0
    0
  15. CARO RENATO,
    perchè non ti dai da fare affinchè la cosidetta Via del Mare, divenga una realtà ? Quando in Italia oltre l’80 % del trasporto merci avviene su gommato (grazie al fatto di aver tolto questa prerogativa al trasporto su ferrovia) occorre agire di conseguenza. Il problema non è l’attività del gruppo Franza, quanto lo stato dei collegamenti viari (che logicamente è di competenza pubblica). Vuoi farti venire qualche idea ? Ti consiglio di farti un viaggetto a Francoforte e vedere COME è stato risolto il problema dei trasporti, grazie ad un forte coordinamento tra loro. Quando ci si siede ad un tavolo con le parti interessate e lo si fa con spirito VERAMENTE costruttivo e pragmatico, qualcosa di buono esce sempre fuori nell’interesse di noi tutti.

    0
    0
  16. CARO RENATO,
    perchè non ti dai da fare affinchè la cosidetta Via del Mare, divenga una realtà ? Quando in Italia oltre l’80 % del trasporto merci avviene su gommato (grazie al fatto di aver tolto questa prerogativa al trasporto su ferrovia) occorre agire di conseguenza. Il problema non è l’attività del gruppo Franza, quanto lo stato dei collegamenti viari (che logicamente è di competenza pubblica). Vuoi farti venire qualche idea ? Ti consiglio di farti un viaggetto a Francoforte e vedere COME è stato risolto il problema dei trasporti, grazie ad un forte coordinamento tra loro. Quando ci si siede ad un tavolo con le parti interessate e lo si fa con spirito VERAMENTE costruttivo e pragmatico, qualcosa di buono esce sempre fuori nell’interesse di noi tutti.

    0
    0
  17. Messina ha sopportato per anni la schiavitù dei tir ed ha pagato un prezzo alto in termine di mortalità Non c’è dubbio fuori i tir.Ma cosa hanno fatto i nostri amati amministratori ,ivi compreso Renatino,per trovare soluzioni alternative? nulla!!! Tremestieri,la via del Mare tutte chiacchiere a tabbaccheri i lignu.Ora si dice chiudiamo il cavalcavia.Bene,facciamo come il governo che non avendo costruito carceri o manutenzionato carceri fa i condoni e manda a casa i deliquenti (noi i lavoratori onesti).Allora caro Renato datti una smossa,porta a termine con urgenza Tremestieri,almeno che non sia un’altra Salerno-Reggio Calabria,metti mano alla via del mare e poi fai la voce grossa e non portare ad alibi che è passato solo un anno.

    0
    0
  18. Messina ha sopportato per anni la schiavitù dei tir ed ha pagato un prezzo alto in termine di mortalità Non c’è dubbio fuori i tir.Ma cosa hanno fatto i nostri amati amministratori ,ivi compreso Renatino,per trovare soluzioni alternative? nulla!!! Tremestieri,la via del Mare tutte chiacchiere a tabbaccheri i lignu.Ora si dice chiudiamo il cavalcavia.Bene,facciamo come il governo che non avendo costruito carceri o manutenzionato carceri fa i condoni e manda a casa i deliquenti (noi i lavoratori onesti).Allora caro Renato datti una smossa,porta a termine con urgenza Tremestieri,almeno che non sia un’altra Salerno-Reggio Calabria,metti mano alla via del mare e poi fai la voce grossa e non portare ad alibi che è passato solo un anno.

    0
    0
  19. La xxxxx è bianca. I comportamenti xxxxxxx, xxxxxxxxxxxx ecc non sono da ricercare solo nei quartieri periferi e degradati della città come sostengono i “bigotti” connotandoli negativamente. Ma anche nelle ville dei ricchi e degli arricchiti. E la magistratura ce ne ha dato conferma ultimamente.

    0
    0
  20. La xxxxx è bianca. I comportamenti xxxxxxx, xxxxxxxxxxxx ecc non sono da ricercare solo nei quartieri periferi e degradati della città come sostengono i “bigotti” connotandoli negativamente. Ma anche nelle ville dei ricchi e degli arricchiti. E la magistratura ce ne ha dato conferma ultimamente.

    0
    0
  21. Accorinti non mollare,l’imporante è finire Tremstieri. Se pensiamo a quanta gente va via perchè senza santi in paradiso, mi viene da ridere di fronte a certe affermazioni. E non parliamo dei rischi per la gente che provocano i tir. Questo i franza non lo dicono

    0
    0
  22. Accorinti non mollare,l’imporante è finire Tremstieri. Se pensiamo a quanta gente va via perchè senza santi in paradiso, mi viene da ridere di fronte a certe affermazioni. E non parliamo dei rischi per la gente che provocano i tir. Questo i franza non lo dicono

    0
    0
  23. invelatosempre 25 Giugno 2014 06:59

    In genere le guerre scoppiano così.
    Ognuno le spara tanto grosse che poi non può più tornare indietro e, le spara grosse, perché non ha argomenti da opporre. E ciò riguarda sempre le due parti.
    Al punto in cui sono, possono attuare solo due strategie. La prima è la guerra: niente Tir è licenziati 150 dipendenti ( ma siamo sicuri che riguardino solo questa sponda e siano proprio 150?); la seconda è un compromesso in cui si salva la faccia, ma non il contenuto. In genere quando si contrappongono due arroganti con pari forze contrattuali, la seconda è una scelta obbligata e a questo si arriverà. Naturalmente a leccarsi le ferite sarà la truppa, in questo caso i messinesi e gli impiegati della Cartour.
    Ma loro, i grandi strateghi che si contrappongono, la faccia la salveranno e anche i forzieri.
    Per Accorinti l’importante è marginalizzare il fatto, far credere che riguardi la periferia. Sa che questa per la città non è mai stata importante. A Messina le elezioni si vincono col centro e si perdono in periferia. Se mantiene il centro è fatta e la Via La Farina e il V.le Europa sono l’inizio della periferia.
    Per i Franza è importante far scordare che gran parte di quei lavoratori xxxxxxxxxxx sono probabilmente stati assunti in passato per xxxxxxxxxx e quindi o non li può licenziare perché ancora sotto xxxxxxxxxxx o, se li licenzia, vuol dire che proprio i xxxxxxxxxxxx che hanno fatto grande la Società non contano più nulla o con loro la Società stessa.

    Avete ancora dubbi su come si risolverà questa tragicomica farsa di mezza estate?

    0
    0
  24. invelatosempre 25 Giugno 2014 06:59

    In genere le guerre scoppiano così.
    Ognuno le spara tanto grosse che poi non può più tornare indietro e, le spara grosse, perché non ha argomenti da opporre. E ciò riguarda sempre le due parti.
    Al punto in cui sono, possono attuare solo due strategie. La prima è la guerra: niente Tir è licenziati 150 dipendenti ( ma siamo sicuri che riguardino solo questa sponda e siano proprio 150?); la seconda è un compromesso in cui si salva la faccia, ma non il contenuto. In genere quando si contrappongono due arroganti con pari forze contrattuali, la seconda è una scelta obbligata e a questo si arriverà. Naturalmente a leccarsi le ferite sarà la truppa, in questo caso i messinesi e gli impiegati della Cartour.
    Ma loro, i grandi strateghi che si contrappongono, la faccia la salveranno e anche i forzieri.
    Per Accorinti l’importante è marginalizzare il fatto, far credere che riguardi la periferia. Sa che questa per la città non è mai stata importante. A Messina le elezioni si vincono col centro e si perdono in periferia. Se mantiene il centro è fatta e la Via La Farina e il V.le Europa sono l’inizio della periferia.
    Per i Franza è importante far scordare che gran parte di quei lavoratori xxxxxxxxxxx sono probabilmente stati assunti in passato per xxxxxxxxxx e quindi o non li può licenziare perché ancora sotto xxxxxxxxxxx o, se li licenzia, vuol dire che proprio i xxxxxxxxxxxx che hanno fatto grande la Società non contano più nulla o con loro la Società stessa.

    Avete ancora dubbi su come si risolverà questa tragicomica farsa di mezza estate?

    0
    0
  25. il xxxxxxx occupazionale, non avete nemmeno il xxxxxxxx ma tanto il Sindaco non molla di fronte alla xxxxxxxxxx di chi ha fatto sempre i xxxxxxxxxxxxx.

    0
    0
  26. il xxxxxxx occupazionale, non avete nemmeno il xxxxxxxx ma tanto il Sindaco non molla di fronte alla xxxxxxxxxx di chi ha fatto sempre i xxxxxxxxxxxxx.

    0
    0
  27. stavolta non posso che sperare che l’amministrazione tenga duro. non risparmio critiche, ma nel caso specifico “a dita negli occhi con dita negli occhi”…

    0
    0
  28. stavolta non posso che sperare che l’amministrazione tenga duro. non risparmio critiche, ma nel caso specifico “a dita negli occhi con dita negli occhi”…

    0
    0
  29. La rappresentanza del gruppo che ha negoziato con il comune avrebbe dovuto discutere sin dall’inizio delle ripercussioni occupazionali.
    Sarebbe stato per altro un argomento sensibile di cui tenere conto.
    Non è stato fatto però, perchè l’approccio è stato quello tipico di chi si trova in posizione di forza nella trattativa,
    o forse perchè le dimensioni delproblema non sono esattamente quelle.
    Adesso i signori scoprono che che l’attuale sindaco non è malleabile quanto lo erano gli altri.
    La contromossa è l’utilizzo del classico metodo “bastone e carota”.
    Il bastone è rappresentato dai 150 “ostaggi” di cui parla il comunicato, le carote sono le eventuali controproposte presentate dal gruppo.
    Come vedi caro Renato si ottengono margini di discussione solo con le maniere forti.
    Non servono spitrito costruttivo e considerazione delle ragioni altrui se chi hai di fronte tiene conto solo dei propri interessi.
    Ci vuole la mediazione, ma pilotata dalla fermezza e dal cinismo, con chi non ha orecchie per sentire.
    Impara dai tuoi errori e vedrai che riuscirai ad ottenere sempre di più.
    Comuqnue questa questione rappresenta la prima vera cartina di tornasole per comprendere le reali intenzioni di tutti, dai cittadini al comune ai sindacati.

    0
    0
  30. La rappresentanza del gruppo che ha negoziato con il comune avrebbe dovuto discutere sin dall’inizio delle ripercussioni occupazionali.
    Sarebbe stato per altro un argomento sensibile di cui tenere conto.
    Non è stato fatto però, perchè l’approccio è stato quello tipico di chi si trova in posizione di forza nella trattativa,
    o forse perchè le dimensioni delproblema non sono esattamente quelle.
    Adesso i signori scoprono che che l’attuale sindaco non è malleabile quanto lo erano gli altri.
    La contromossa è l’utilizzo del classico metodo “bastone e carota”.
    Il bastone è rappresentato dai 150 “ostaggi” di cui parla il comunicato, le carote sono le eventuali controproposte presentate dal gruppo.
    Come vedi caro Renato si ottengono margini di discussione solo con le maniere forti.
    Non servono spitrito costruttivo e considerazione delle ragioni altrui se chi hai di fronte tiene conto solo dei propri interessi.
    Ci vuole la mediazione, ma pilotata dalla fermezza e dal cinismo, con chi non ha orecchie per sentire.
    Impara dai tuoi errori e vedrai che riuscirai ad ottenere sempre di più.
    Comuqnue questa questione rappresenta la prima vera cartina di tornasole per comprendere le reali intenzioni di tutti, dai cittadini al comune ai sindacati.

    0
    0
  31. La breve analisi di mariedit è esatta.

    Conosciamo tutti le cause del degrado di Messina, ma per interesse, paura o sfiducia facciamo finta di nulla.

    Mettiamoci il cuore in pace, non c’è più niente da spolpare, ci sono solo debiti. Se non si cambia resta la valigia per emigrare.

    0
    0
  32. La breve analisi di mariedit è esatta.

    Conosciamo tutti le cause del degrado di Messina, ma per interesse, paura o sfiducia facciamo finta di nulla.

    Mettiamoci il cuore in pace, non c’è più niente da spolpare, ci sono solo debiti. Se non si cambia resta la valigia per emigrare.

    0
    0
  33. ACCORINTI NN CEDERE A QUESTI xxxxxxxx

    0
    0
  34. ACCORINTI NN CEDERE A QUESTI xxxxxxxx

    0
    0
  35. puzza di bruciato 25 Giugno 2014 10:53

    Scusate ma non dicevano che erano pronti a trasferire tutte le loro attività a Catania… dove li aspettano a braccia aperte!!
    Se non ricordo male gli armatori qualche decennio fà, volevano fare a spese LORO una sopra-elevata con la quale liberavano la città da i bisonti della strada… Invece di concentrarsi con i grattacieli una bella sopra-elevata sarebbe una soluzione valida.. Per i costi… diciamo che ci sarebbero gli eco-pass!!!
    Cmq per i tir in città ci vuole un referendum serio…

    0
    0
  36. puzza di bruciato 25 Giugno 2014 10:53

    Scusate ma non dicevano che erano pronti a trasferire tutte le loro attività a Catania… dove li aspettano a braccia aperte!!
    Se non ricordo male gli armatori qualche decennio fà, volevano fare a spese LORO una sopra-elevata con la quale liberavano la città da i bisonti della strada… Invece di concentrarsi con i grattacieli una bella sopra-elevata sarebbe una soluzione valida.. Per i costi… diciamo che ci sarebbero gli eco-pass!!!
    Cmq per i tir in città ci vuole un referendum serio…

    0
    0
  37. Per uscire dall’impasse…: Si suggerisce una joint venture tra Comune e Cartour.
    Si realizzerebbe il sogno della giunta di creare una compagnia pubblica, rimpolpare le asfittiche casse comunali e realizzare l’oggetto sociale comune: NO al PONTE .
    il confidenziale rapporto personale e la storia passata inducono a ben sperare.

    0
    0
  38. Per uscire dall’impasse…: Si suggerisce una joint venture tra Comune e Cartour.
    Si realizzerebbe il sogno della giunta di creare una compagnia pubblica, rimpolpare le asfittiche casse comunali e realizzare l’oggetto sociale comune: NO al PONTE .
    il confidenziale rapporto personale e la storia passata inducono a ben sperare.

    0
    0
  39. Le proposte dei Franza devono essere vagliate attentamente da Accorinti, per evitare che su di lui ricadano le maledizioni di 100 e passa famiglie che non avrebbero più un reddito. Del resto, come fatto osservare sia dai Franza che da qualche attento commentatore con il cervello che funziona, basterebbe pattugliare e sgombrare dal parcheggio selvaggio (ma in modo serio) le vie interessate ed, eventualmente, sanzionare i conducenti dei mezzi pesanti che hanno comportamenti pericolosi per la vita dei cittadini. L’Orsa, invece di tutelare i propri iscritti nella Cartour, sta facendo in modo che costoro si ritrovino in spiaggia a contare ciottoli…
    L’auspicata Via del Mare sarà un’altra delle idee che cadranno nel vuoto, come anche lo svincolo d’uscita di Giostra, la cui prosecuzione dei lavori è stata osteggiata da questa amministrazione per “rimodulare” il quadro economico.

    0
    0
  40. Le proposte dei Franza devono essere vagliate attentamente da Accorinti, per evitare che su di lui ricadano le maledizioni di 100 e passa famiglie che non avrebbero più un reddito. Del resto, come fatto osservare sia dai Franza che da qualche attento commentatore con il cervello che funziona, basterebbe pattugliare e sgombrare dal parcheggio selvaggio (ma in modo serio) le vie interessate ed, eventualmente, sanzionare i conducenti dei mezzi pesanti che hanno comportamenti pericolosi per la vita dei cittadini. L’Orsa, invece di tutelare i propri iscritti nella Cartour, sta facendo in modo che costoro si ritrovino in spiaggia a contare ciottoli…
    L’auspicata Via del Mare sarà un’altra delle idee che cadranno nel vuoto, come anche lo svincolo d’uscita di Giostra, la cui prosecuzione dei lavori è stata osteggiata da questa amministrazione per “rimodulare” il quadro economico.

    0
    0
  41. “Se non ricordo male gli armatori qualche decennio fà, volevano fare a spese LORO una sopra-elevata con la quale liberavano la città da i bisonti della strada…”
    Io veramente avevo capito (spero bene … anche se a distanza di tanto tempo i ricordi possono perdere di dettaglio) che si trattava di costruire un collegamento, da e verso gli imbarcaderi di Viale della Libertà (in parte sotterraneo), attraverso il viale Giostra, con l’autostrada A-20 appena costruita (zona San Michele) …
    Direi a questo punto che, a prescindere il tipo di opera che avrebbe dovuto essere realizzata (ai tempi del Sindaco MERLINO & C ….), la sua realizzazione avrebbe generato, per alcuni anni, molti posti di lavoro e sfamato, in quel periodo, tante oneste famiglie. Purtroppo questo non fu consentito. Ma come direbbe oggi Lucarelli … “questa è un’altra storia!”

    0
    0
  42. “Se non ricordo male gli armatori qualche decennio fà, volevano fare a spese LORO una sopra-elevata con la quale liberavano la città da i bisonti della strada…”
    Io veramente avevo capito (spero bene … anche se a distanza di tanto tempo i ricordi possono perdere di dettaglio) che si trattava di costruire un collegamento, da e verso gli imbarcaderi di Viale della Libertà (in parte sotterraneo), attraverso il viale Giostra, con l’autostrada A-20 appena costruita (zona San Michele) …
    Direi a questo punto che, a prescindere il tipo di opera che avrebbe dovuto essere realizzata (ai tempi del Sindaco MERLINO & C ….), la sua realizzazione avrebbe generato, per alcuni anni, molti posti di lavoro e sfamato, in quel periodo, tante oneste famiglie. Purtroppo questo non fu consentito. Ma come direbbe oggi Lucarelli … “questa è un’altra storia!”

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007