Musumeci e Briguglio fanno scuola politica: "Crocetta è finito, pronti al cambiamento"

Musumeci e Briguglio fanno scuola politica: “Crocetta è finito, pronti al cambiamento”

Musumeci e Briguglio fanno scuola politica: “Crocetta è finito, pronti al cambiamento”

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martedì 18 Novembre 2014 - 11:41

Quattro proposte dal Seminario di Scuola Politica che si è tenuto a Palazzo dei Leoni: riaprire dossier Ponte, sgravi regionali su assunzioni, no chiusura ospedali e sì a Piemonte-Neurolesi, fondi Ue fuori patto stabilità.

"Io sono disponibile, sono pronto quando il momento verrà, ma è necessaria una scelta politica, direi culturale, di cambiamento profondo e consapevole da parte dei siciliani non un'ennesima operazione di trasformismo che uccide la politica e tradisce le speranze della società siciliana". Così Nello Musumeci presidente dell'Antimafia regionale e leader dell'opposizione all'Ars ha concluso il Seminario sul tema "Sicilia, il governo che verrà" organizzato dall'associazione Scuola Politica che si è tenuto a Palazzo dei Leoni. Musumeci ha anche detto di mettere a disposizione se stesso e "un patrimonio politico, morale e culturale costruito con sacrificio e coerenza in questi anni a disposizione del Centrodestra ma anche di altri mondi oltre il Centrodestra, per chiudere la disastrosa stagione Crocetta e interpretare un momento di vero e non posticcio rinnovamento della Regione".

Carmelo Briguglio, ex deputato e presidente dell'associazione Scuola Politica che ha organizzato il Seminario, nella sua relazione ha detto di "volere spostare l'alternativa al crocettismo, ormai finito, dallo scontro politico ai contenuti che dimostrano la disastrosa povertà di questa esperienza regionale e costruire una nuova estetica del governare con soluzioni che vengono da società civile non compromessa con le lobby che stanno dietro Crocetta". L'on Gino Ioppolo, membro commissione Sanità all'Ars ha illustrato la proposta dell'unificazione Ospedale Piemonte-Neurolesi.

Le quattro sessioni del Seminario, con relatori di area e indipendenti, sono state coordinate da Antonella Vezzosi (lavoro: Ricciardello, Le Mura, Bongiovanni, Gatto, Maltese, Lo Presti, Gullotta, Berlinghieri, Tricoli, Simone, Villari, Celesti, Lo Iacono, Reas); da Francesca Parrinello (sanità e servizi: Luppino, Girasella, Arbuse, Petralito, Balletta, Santisi, Landro, Mascena, Guarino, Marabello, Muccio, Genovese, Valerioti); da Bruno Vita (Regione e governo locale: Minuti, Grioli, Catania, Gazzara, Indorato, Trimarchi, D'Agostino, Carella, Russo, Razza, Calderone e Cardullo); da Dino Restuccia (tecnica e territorio: Venuti, Garufi, Raffa, Pugliatti, Bonasera, Cavallaro) hanno prodotto 4 filoni di proposte:

1) linee di credito regionale agile e abolizione fondo perduto, investimenti in agricoltura innovativa e bio insieme a turismo e sport-evento come soggetto di movimento di tutta l'economia regionale, riduzione di costi del lavoro e fiscale sulle imprese con rinnovato impegno della Regione (es. sgravi contributivi su assunzioni), non abbandonare precari, separare buona e cattiva formazione;

2) per la salute passare dal cittadino perso tra i servizi al cittadino preso in carico dai servizi, investire su sanità pubblica significa sviluppo. Non tagliare ma recuperare i vari Presidi Ospedalieri di riferimento, ognuno con la propria specialità e che preveda un sistema di integrazione, tra le strutture del territorio, tramite la formazione di “Equipes Specialistiche Mobili “ che si spostino tra i diversi Presidi Ospedalieri del territorio. Salvare e riqualificare l'Ospedale Piemonte: sì ad aggregazione col Neurolesi;

3) ripristinare controlli di legalità nelle amministrazioni locali, mantenere figura garanzia segretario comunale, svincolare fondi Ue da patto di stabilità, aiutare piccoli comuni, fare economia culturale liberando risorse da sprechi (es Taoarte e teatri) aumentando introiti (beni culturali), sfiduciare le fallimentari "giunte progress", ad iniziare quella di Accorinti che ha aggravato problemi senza risolverli, dai rifiuti ai trasporti urbano e marittimo, dall'aumento delle imposte, al non utilizzo di fondi per risanamento e casa, al default delle politiche finanziarie, sociali, della vivibilità e del verde pubblico, all'insegna di vuoto esibizionismo che copre assenza e decoro nell'esercizio del ruolo (l'abito fa il monaco e mancata difesa Ospedale Piemonte);

4) riaprire dossier Ponte sullo Stretto: non rassegnarsi a pagare 1 miliardo di penale per non farlo, in una nuova ottica che si tratta opera a valenza internazionale come Torre Eiffel e Statua Libertà, oltre provincialismi e piccoli e grandi interessi a non farla e come grande opportunità di lavoro per giovani generazioni, con chiaro no a eco-ideologismi che privilegiano le esigenze degli uccelli migratori ai nostri figli disoccupati costretti a migrare dalla Sicilia. Investire nelle periferie urbane e nella prevenzione idro-geologica (più risorse e geologi in tutti i Comuni), accelerare Prg e opere pubbliche.

4 commenti

  1. al cambiamento con due dinosauri in ballo da 30 anni?? Povera Sicilia

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  2. al cambiamento con due dinosauri in ballo da 30 anni?? Povera Sicilia

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  3. Cioè questi vecchi arnesi della peggior politica siciliana che ci ha portato a questo punto fanno Scuola di Politica? L’unico meno colpevole è proprio Crocetta…

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  4. Cioè questi vecchi arnesi della peggior politica siciliana che ci ha portato a questo punto fanno Scuola di Politica? L’unico meno colpevole è proprio Crocetta…

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