Il maestro Massimo Luca: "Innamorato della musica. Tra successi e progetti"

Il maestro Massimo Luca: “Innamorato della musica. Tra successi e progetti”

Il maestro Massimo Luca: “Innamorato della musica. Tra successi e progetti”

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martedì 02 Gennaio 2018 - 09:36

Intervista ad uno dei chitarristi più noti del Paese. Ha lavorato con Battisti, Mina, Bertoli, Fogli, Lauzi, Vecchioni. E' anche compositore e produttore. A marzo la nuova tournee

Maestro, chi è Massimo Luca?

Sono un innamorato della musica a 360°, nasco a Santa Margherita Ligure, il 4 gennaio 1950 e di solito mi definiscono un chitarrista, compositore e produttore discografico italiano. Sono stato un marito per ben due volte, un padre di tre figli, amo gli animali e in special modo i gatti e come hobby: costruzioni e modellismo.

Lei è stato, con Andrea Sacchi, il chitarrista acustico più impiegato dei principali cantautori e artisti italiani degli anni settanta: Lucio Battisti, Fabrizio De André, Paolo Conte, Pierangelo Bertoli, Mina, Francesco Guccini, Loredana Bertè, Marcella Bella e Gianni Bella, Giangilberto Monti, Walter Foini, Gianfranco Manfredi, Riccardo Fogli, Mia Martini, Bruno Lauzi, Roberto Vecchioni, Edoardo Bennato, Angelo Branduardi, Fabio Concato. Ci potrebbe raccontare, in sintesi, il suo rapporto umano e professionale con questi mostri della musica leggera italiana?

Ognuno di loro mi ha dato un’energia inestimabile, mi hanno insegnato a lavorare, mi hanno trasmesso tutto quello che so, mi hanno arricchito culturalmente e affettivamente. Inoltre con Andrea Sacchi è nata un’amicizia speciale che, dopo tanti anni, continua a durare!

Il 23 aprile 1972 fa parte del gruppo d'accompagnamento di Battisti durante il suo storico duetto con Mina a Teatro 10. Le andrebbe di raccontarci qualche particolare di quell’evento?

A quell’evento a Milano eravamo cinque amici: Gianni Dall’Aglio (batterista), Gabriele Lorenzi (organista), Angelo Salvador (Bassista, venuto a mancare pochi giorni fa), Eugenio Guarraja (chitarrista) e io con la mia chitarra acustica. In sintesi le voglio raccontare tutto dall’inizio… Una sera, mentre ero a casa mia, all’improvviso squilla il telefono e mia mamma mi dice: “Vi è il signor Lucio al telefono”! E io replicai “Non conosco nessuno Lucio, avranno sbagliato”. E mia madre: “No, vieni al telefono perché cerca proprio te!”. Mi reco al telefono per rispondere e prendendo la cornetta esclamo: “Pronto?” e all’improvviso mi sento dire: “Sono Lucio Battisti” e a quel punto non sono più riuscito a dire neppure ciao… e lui: “Pronto, pronto?”… Mi disse che gli aveva dato il numero Gianni Dall’Aglio che già aveva suonato con lui. Battisti mi contattò in quanto era in cerca di un giovane chitarrista di talento e mi propose di andare a fare un provino nel suo studio. Dopo quell’incontro vi fu il silenzio per alcuni mesi e poi, sempre all’improvviso, mi arriva un’altra telefonata a casa e questa volta era Antonella, la segretaria del grande Lucio Battisti, che mi convocava in studio per la registrazione dell’album “Umanamente uomo: il sogno” (che sarebbe l’album dei giardini di marzo). Da lì ha inizio la mia carriera musicale. Subito dopo Battisti mi presento a Mina e così nacque l’incontro alla trasmissione teatro 10, che mi arricchì di grandi emozioni.

Nel 1974 forma, insieme a Umberto Tozzi e Damiano Dattoli, il gruppo dei Data. Quali sono i ricordi positivi e quelli negativi, se ve ne sono, di quel gruppo?

Ricordi positivi che era un disco prodotto dalla numero uno, emittente discografica di Lucio Battisti e per noi era un onore essere prodotti da Battisti; un altro ricordo positivo era che cantavamo l’amore per i Beatles, che al contempo divenne un ricordo anche negativo in quanto in quel determinato periodo i Beatles erano diventati fuori moda e per questo motivo il nostro album venne messo nel cassetto dei ricordi e cioè non avemmo modo di avere successo!

Come autore, insieme a Paola Palma, vince il Festival di Sanremo 1998 in entrambe le categorie giovani e big con il brano Senza te o con te, interpretato da Annalisa Minetti. Quali sono state le sensazioni di quel Festival?

Innanzitutto la cosa che mi fece più piacere fu quando Raimondo Vianello mi annunciò tra gli autori, mi creda, è stata una grande gioia sentire il mio nome lì, proprio lì, a Sanremo. Il brano “Senza te” l’ho scritto, il giorno di Natale del 1997, assieme a Paola Palma che curò le parole mentre io mi occupai della stesura del brano musicale. “Senza te” era un brano su misura per Annalisa Minetti, la quale era una cantante di grandi slanci vocali.

È coautore, insieme a Vince Tempera, e al paroliere Luigi Albertelli, della sigla di Goldrake, noto cartone animato degli anni 70. È arrangiatore insieme a Gianluca Grignani di: “Destinazione Paradiso; “La mia storia tra le dita”;Falco a metà e del resto dei brani contenuti nell'album di esordio di Grignani. Ha suonato anche con Zucchero, Donatella Rettore, Ricchi e Poveri, Gianna Nannini, Cristiano De André, Marco Carena, Francesca Alotta, Mariadele. Nel 1992 ha suonato, con Vince Tempera, Ellade Bandini, Ares Tavolazzi e Maurizio Tirelli, nell'album “Ma noi no” dei Nomadi, l'ultimo pubblicato dalla band emiliana con il frontman Augusto Daolio. Scopre e produce artisticamente tra gli altri Gianluca Grignani e Biagio Antonacci. Produce artisticamente anche Fabrizio Moro, Diego Mancino, Gerardina Trovato e Paola & Chiara. Di tutti questi artisti quali sono coloro che l’anno appassionata maggiormente?

Gianluca Grignani mi ha dato tante soddisfazioni, con lui ho scritto il suo primo album che si chiama “Destinazione paradiso”.

Maestro, Cos’è per lei la musica?

È una filosofia di vita! Una disciplina che mi accompagna sempre e senza abbandonarmi mai. La musica è una passione che mi ha dato forti emozioni e anche regole nell’insegnarmi a vivere assieme alle altre persone.

Crede in Dio?

Si! Credo molto nell’uomo e vedo in Cristo un vero uomo e vero Dio molto vicino a noi esseri umani, a noi poveri mortali. Penso che credere sia un bisogno che accomuni un pò tutti noi “esseri finiti”, i quali spesso siamo soliti porci tante domande: Chi siamo? Da dove veniamo e dove andremo dopo la morte? Non sono affatto un ateo e sono pronto a fare crescere la mia fede e ad abbracciare il mio “Uomo-Dio” appena mi si presenterà davanti!!!

A conclusione di questa intervista a uno dei più noti chitarristi, compositori e produttori italiani, ricordiamo che il maestro Massimo Luca ha già programmato la sua Tournèe teatrale che avrà inizio a marzo 2018. Nello specifico, sarà il 10 marzo al Teatro Annibale Maria di Francia in Messina; il giorno 11 marzo al Teatro Trifiletti di Milazzo; il16 marzo a Sant’Agata Militello e infine il 17 marzo a Catanzaro.

Salvatore Bucolo

https://www.facebook.com/prof.salvatorebucolo

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