Crisi politica a Villafranca, si dimette l'assessore Tito Costa

Crisi politica a Villafranca, si dimette l’assessore Tito Costa

Francesca Stornante

Crisi politica a Villafranca, si dimette l’assessore Tito Costa

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mercoledì 25 Gennaio 2017 - 15:56

Per l'esponente della giunta De Marco a pochi mesi dalla fine del mandato elettorale non esistono più le condizioni amministrative e politiche per proseguire proficuamente il lavoro intrapreso. In una lettura un dura analisi non solo politica.

Crisi politica a Villafranca Tirrena. A pochi mesi dalla fine del mandato elettorale, l'amministrazione guidata dal sindaco Matteo De Marco si spacca e perde pezzi. A dire addio al Palazzo comunale è stato l'assessore alla Manutenzione e Decoro Tito Costa che ha deciso di presentare le sue dimissioni quando ormai questa esperienza amministrativa è ormai agli sgoccioli, chiudendo così qualsiasi ipotesi futura di continuità con il percorso di alleanze che cinque anni fa aveva portato all'elezione di un sindaco espressione di Udc e Pd.
In un documento l'ormai ex assessore Costa ha spiegato tutte le motivazioni di una scelta compiuta "con dispiacere ma con matura consapevolezza". Affibbiando precise responsabilità al sindaco, ma anche ai dirigenti comunali.
"Questa scelta fonda le proprie ragioni negli ultimi mesi di sofferta attività amministrativa, laddove è maturata la convinzione che non esistessero più le condizioni amministrative e politiche per proseguire proficuamente il lavoro intrapreso. Dal punto di vista strettamente amministrativo è come se si fossero vissute due fasi: una prima fase nella quale non sono mancati risultati di rilievo come l’aumento del livello di cura e pulizia del territorio, e soprattutto il nuovo sistema di gestione dei rifiuti con la metodologia del “Porta a Porta” (con riduzione dei costi per i cittadini e con percentuali di differenziata tra le più alte della Provincia), che al momento rappresentano l’elemento politicamente più qualificante dell’Amministrazione De Marco. Una seconda fase, quella nella quale ci troviamo da circa un anno, in cui complice anche l’approssimarsi della scadenza elettorale, la politica ha praticamente abdicato dalla propria funzione, consentendo una sorta di “commissariamento” da parte dei Dirigenti Comunali, costantemente in guerra tra loro, reciprocamente dispettosi, responsabili per lo meno quanto la sfera politica della gravissima situazione economica in cui versa il Comune di Villafranca Tirrena, particolarmente lesti nel rivendicare le loro insindacabili prerogative, cosi come velocissimi nel rimpallarsi l’un l’altro le responsabilità quando non tira aria buona. Questa è la più grande responsabilità che imputo al Sindaco! Di aver smesso praticamente di decidere, di non aver saputo porre argine nonostante le continue sollecitazioni a questa continua deriva, consentendo di fatto questo “commissariamento”, permettendo ai lupi di diventare agnelli, agli incendiari di diventare pompieri, i quali adesso impongono alla politica di assumersi la responsabilità di presentare un Piano di Riequilibrio che consta di più di 6 milioni di euro di debito, che, ad onor di verità, quest’Amministrazione non avrebbe potuto generare neanche impegnandosi e sulla cui sostenibilità nel tempo è più che legittimo avere dubbi e perplessità".
Costa non usa mezzi termini e la sua analisi va oltre le valutazioni strettamente politiche, si sposta su una rete di rapporti personali che definisce "ai limiti del morboso, per cui tutto viene sempre sottaciuto, laddove il senso del dovere e la responsabilità pubblica si annacquano in un mix di buonismo e di insopportabile fatalismo; laddove secondo un discutibile ed a tratti amorale senso di solidarietà, neanche di fronte al più marchiano degli errori esistono responsabili, ma sempre e solo correi, dimenticando che la sfera pubblica non può e non deve mai essere confusa con la sfera privata".
Costa parla anche di una costante ingerenza e sovrapposizione tra ruoli e competenze che avrebbe contribuito in modo determinante a rendere la situazione complessiva ancora più caotica ed ingestibile.
Commento amaro anche sotto il profilo più strettamente politico. "Da protagonista mi sono prodigato all’ideazione ed alla costruzione dell’inedito assetto politico che nel 2012 ha portato alla nascita dell’Amministrazione De Marco. Un assetto che prevedeva il coinvolgimento di tutte le forze politiche più rappresentative che, attraverso il trasparente o anche aspro confronto tra forze distinte ma solidali, riuscisse a rifondare la classe dirigente villafranchese rispondendo in modo adeguato alle gravissime problematiche che affliggono anche oggi il Comune di Villafranca Tirrena, avendo al contempo la forza di costruire un nuovo progetto politico credibile per la Comunità
Da Dirigente del Partito Democratico continuo a sostenere le ragioni politiche di quella scelta che poi di fatto anticipò ciò che si è verificato a Roma e Palermo, ma in piena onestà e non senza rammarico, affermo che quel progetto politico è fallito.
Fallito poiché il quadro politico locale che viene ad oggi consegnato è quello di un contesto estremamente frammentato, mai unito, lacerato nel mediocre scontro tra correnti interne ai Partiti o tra fazioni tra gruppi di persone; un contesto nel quale l’elaborazione politica è stata soppiantata dalla mancanza di idee, ed il confronto politico leale tra forze distinte ma alleate è stato sostituito dal banale pettegolezzo.
Una classe dirigente incapace di rifondarsi sia nelle persone che nei propositi, priva di coraggio politico, senza respiro né ambizione alta, che porterà alla triste e logora ripetizione di ciò che già c’è, generando di fatto un’ammucchiata di interessi individuali più che un progetto politico credibile per i prossimi anni".
Costa chiude dunque qualsiasi porta per le amministrative che si terranno nei prossimi mesi, spiegando di aver deciso di fare ciò che ritiene più giusto piuttosto che considerare cosa sarebbe stato più conveniente. "Non sono infatti minimamente interessato a riposizionarmi all’interno di una prospettiva politica che reputo priva d’anima ed inadeguata a gestire la delicata fase che sta aprendosi per il Comune di Villafranca Tirrena".

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