Operazione Beta, udienza preliminare al via con colpo di scena

Operazione Beta, udienza preliminare al via con colpo di scena

Alessandra Serio

Operazione Beta, udienza preliminare al via con colpo di scena

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giovedì 07 Giugno 2018 - 15:55

L'indagine del Ros dei Carabinieri sugli uomini del business legati ai Romeo, i nipoti messinesi di Nitto Santapaola, è ancora in corso e la Procura ha depositato nuovi atti, da altre rivelazioni di Biagio Grasso alla verità di Pier Maria Mantelli, big nazionale degli affari.

Si è aperta oggi e andrà avanti il prossimo 20 giugno l’udienza preliminare sull’operazione Beta, l’inchiesta del Ros dei Carabinieri sulla cupola affaristico-mafiosa messinese e gli affari e i rapporti dei Romeo, i nipoti di Nitto Santapaola trapiantati a Messina, con i professionisti dell’economia e del business.

Il Giudice per l’udienza preliminare Carmine De Rosa ha prima deciso su una lunga serie di eccezioni preliminari avanzate dalle difese, in buona sostanza rigettandole quasi tutte, poi ha ammesso la costituzione di parte civile di alcune delle parti offese, in particolare dell’imprenditore Nicola Giannetto, del comune di Messina, dei fratelli Alessi. Escluse invece alcune sigle di consumatori e antiracket.

Poi la parola è toccata al Pubblico Ministero – a lavoro sul caso ci sono stati i sostituti della DDA Liliana Todaro e Fabrizio Monaco e il collega della procura ordinaria Antonio Carchietti – che ha depositato agli atti una nuova “infornata” di documenti, una corposa produzione di indagine, recentissima.

In particolare i PM vogliono che entrino a far parte del fascicolo di inchiesta un verbale di Pier Maria Mantelli, l’affarista nazionale big del mondo bancario e imprenditoriale – intercettato a colloquio con il factotum dei Barbera qualche tempo prima dell’arresto. Mantelli è stato sentito come persona informata sui fatti lo scorso 22 aprile.

Poi un altro verbale, rilasciato da Biagio Grasso lo scorso 9 marzo, un’altra pagina delle sue “scottanti” rivelazioni sugli affari da lui stesso condotti negli anni. Infine, tre informative depositate dai Ros tra il marzo e la fine dello scorso maggio e altri due atti di indagine dei Carabinieri effettuate tra marzo e aprile di quest’anno, sostanzialmente delle attività di riscontro alle dichiarazioni più recenti.

Anche se aperta e subito aggiornata, quindi, l’udienza preliminare di oggi ha riservato comunque un colpo di scena: gli atti depositati dalla Procura, infatti, fanno capire chiaramente che il “ciclone” scatenato dal “pentimento” del geometra Grasso, ritenuto il collettore delle tangenti e del pizzo di alcuni costruttori e il prestanome dei Romeo, non è ancora terminato e promette nuovi colpi di scena, visto che ci sono ancora in corso diversi filoni di indagini, con sviluppi recentissimi.

Grasso peraltro ha anche annunciato che vuole essere processato col rito abbreviato, quindi per lui la sentenza arriverà alla fine di questo vaglio preliminare. Sulla nuova produzione di atti il collegio difensivo si è riservato per prendere visione degli atti e tutto è stato rinviato a fine mese.

In ballo ci sono le posizioni di  Francesco Altieri, Antonio Amato, Giuseppe Amenta, Stefano Barbera, Domenico Bertuccelli, Giovanni Bevilacqua, Salvatore Boninelli, Carlo Borella, Bruno Calautti, Roberto Cappuccio, Giovanbattista Croce, Raffaele Cucinotta, Marco Daidone, Antonino Di Blasi, Caterina Di Pietro, Salvatore Galvagno, Silvia Gentile, Giorgio Piluso,  Mauro Guernieri, F. L., N. L., Carmelo Laudani, Guido Lavista, Antonio Lipari, Salvatore Lipari, Andrea Lo Castro, Franco Lo Presti, Paolo Lo Presti, Fabio Lo  Turco, Gaetano Lombardo, Giovanni Marano, Lorenzo Mazzullo, Italo Nebiolo, Benedetto Panarello, Salvatore Piccolo, Alfonso Resciniti, Antonio Rizzo,  Antonio Romeo,  Benedetto Romeo,  Francesco Romeo, Gianluca Romeo, Maurizio Romeo, Pasquale Romeo, Vincenzo Romeo, Piero Santapaola, Vincenzo Santapaola, Filippo Spadaro, e Giuseppe Verde.

Associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, turbata libertà degli incanti, corruzione, tentata estorsione le accuse contestate a vario titolo.

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