Protesi "facili" al Policlinico, revocati i domiciliari ai tre medici

Protesi “facili” al Policlinico, revocati i domiciliari ai tre medici

Veronica Crocitti

Protesi “facili” al Policlinico, revocati i domiciliari ai tre medici

Tag:

venerdì 15 Luglio 2016 - 22:25

L'inchiesta, coordinata dal Sostituto Procuratore Antonella Fradà, aveva preso avvio da un'indagine interna all'azienda ospedaliera del 2013, avviata dopo una segnalazione pervenuta all'allora dg Pecoraro.

Non sono più ai domiciliari i tre medici coinvolti nell’inchiesta sugli interventi di chirurgia estetica “sospetti” eseguiti al Policlinico tra il 2011 e il 2013. Il Tribunale del Riesame ha difatti stabilito che Letterio ed Enrico Calbo, padre e figlio, e Massimo Marullo potranno essere liberi.
Per i primi due, difesi dall’avvocato Giuseppe Carrabba, la pena è stata attenuata dai domiciliari all’interdizione di un anno dalla professione medica. Le motivazioni con cui il legale aveva avanzato il ricorso riguardavano il fatto che Enrico Calbo non lavorava più al Policlinico dal 2014, mentre al padre Letterio veniva contestato un omesso controllo relativo ad un intervento eseguito da un terzo medico.
Stesso provvedimento per Massimo Marullo, difeso dall’avvocato Piero Pollicino, che durante l’interrogatorio dinnanzi al Gip Tiziana Leanza aveva preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Anche per lui, la decisione è stata quella di attenuare la pena dai domiciliari all’interdizione di un anno dalla professione medica.

L’inchiesta, coordinata dal Sostituto Procuratore Antonella Fradà, aveva preso avvio da un’indagine interna all’azienda ospedaliera del 2013, avviata dopo una segnalazione pervenuta all’allora dg Pecoraro. Il direttore generale aveva poi girato la segnalazione alla commissione guidata dal direttore sanitario Paolina Reitano, che a sua volta aveva esaminato diversi interventi effettuati dal terzetto, in particolare quelli di chirurgia estetica al seno con l’applicazione di protesi.

Diverse le anomalie rilevate dalla commissione, sia per quel che riguardava le protesi sia per la certificazione del tipo di intervento adoperato. Gli accertamenti della sezione giudiziaria della Polizia, guidata dal dirigente Fabio Ettaro, avevano poi evidenziato che in almeno 8 casi i medici avevano trattato come tumori patologie che tali non erano. (Veronica Crocitti)

4 commenti

  1. Se ho ben capito hanno patteggiato la pena, quindi con un anno di interdizione è finito tutto a tarallucci e vino

    0
    0
  2. Se ho ben capito hanno patteggiato la pena, quindi con un anno di interdizione è finito tutto a tarallucci e vino

    0
    0
  3. Tarallucci e vino? Quando mai, festeggiano a Champagne e caviale, tanto i soldi xxxxxxxxxxxxx

    0
    0
  4. Tarallucci e vino? Quando mai, festeggiano a Champagne e caviale, tanto i soldi xxxxxxxxxxxxx

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007