In allegato il tariffario dettagliato con tutti i pedaggi comprensivi del nuovo aumento Iva
Il balzello era atteso. Sembra una bazzecola, quell’1 per cento in più. Ma peserà, eccome, su quelle tasche degli italiani nelle quali qualcuno aveva giurato di non metterci mano. Dalla mezzanotte passata, infatti, come comunicato dal Cas, il costo del pedaggio della Messina-Palermo e della Messina-Catania è variato per l’aumento del prezzo dell’IVA (+1%) disposto con il recente provvedimento economico finanziario dal Parlamento, in vigore da stanotte.
Gli importi dei pedaggi comprensividel nuovo aumento IVA al 21% potranno essere visionati consultando il sito del Cas www.autostradesiciliane.it ma anche scaricando gli allegati che potete trovare QUI per quanto riguarda la A20 Messina-Palermo e QUI per la A18 Messina-Catania. Qualche esempio? La tratta Messina-Rometta costerà 1,20 euro, fino a Milazzo 1,90, a Barcellona 2,50, a Sant’Agata Militello 6 euro e a Buonfornello 10 euro. Dall’altra parte la meta più vicina, Roccalumera, comporterà un costo di 1,30 euro, l’intramontabile Taormina di 2 euro, il viaggio fino alle pendici dell’Etna costerà, una volta arrivati alla barriera nord di Catania, 3,60 euro. Tutti in macchina. Si paga.
l’un per cento in più su 1,10 euro (messina rometta) farebbe 1,11 e non 1,20. buon pro vi facciano…!!!!
Esempio n.1
Prima dell’aumento dell’iva:
importo: 1€ + iva(20%) 0.2 = 1.20 €
Dopo aumento iva:
importo: 1€ + iva(21%) 0.21 = 1.21 €
Esempio n.2
Prima dell’aumento dell’iva:
importo: 5€ + iva(20%) 1 = 6 €
Dopo aumento iva:
importo: 5€ + iva(21%) 1.05 = 6.05 €
ognuno faccia i suoi conti …
E AUMENTANO I CORNA………….
Come sempre tutto a favore di chi ne approfitta…la tratta Messina-Villafranca T, aumentando dell’1% dall’imponibile di € 0,91 (cioè 1,10 senza IVA), il pedaggio anzichè € 1,10, doveva essere 1,11…invece hanno preferito arrotondare in eccesso di ben 0,09€/cent…xxxxxxxxxxx…xxxxxxxxxxxx…tutti ne approfitteranno di quest’uno x 100 per aumentare del 10/15%…RIFLETTETE!!!!!!!!
E’ iniziata la speculazione: vedrete che con la scusa dell’IVA aumenteranno del 10/15% i caffè al bar, i generi alimentari, ecc. ecc. a discapito dei ceti medi-bassi (ovviamente per chi è ricco 10 centesimi sono una bazzecola)
Il governo (se ci fosse un governo, ahimè) dovrebbe imporre il blocco dei prezzi e una vera austerity, non questa presa in giro a discapito dei più deboli.
ci pigliano per il culo e noi non possiamo fare niente !!!!!!
Leggendo i commenti vedo che molti non sanno come funziona il prezzo dell’autostrada. Il prezzo di arrotondo per difetto, o per eccesso, ai 1o centesimi, cioè se il prezzo, in base ai km è di 1,14 viene arrotondato a 1,10. Se fosse 1,16, verrebbe arrotondato a 1,20. In base a questo aumento di IVA, il prezzo che era di 1,145 (arrotondato a 1,10), arriva a 1,154 è viene arrotondato a 1,20. Nel concludere non lavoro nelle autostrade, e addirittura faccio il pendolare in treno. A differenza di molti piace informarmi!
L’esigenza contabile di cui Lei parla, conosciuta da molti e da molti data per scontata, non giustifica il fatto che queste eccedenze siano sproporzionate e che, pertanto, il sistema tariffario adottato sia iniquo. Non è che il prezzo dell’autostrada “funziona così” da solo: c’è qualcuno che ha deciso che così debba essere!
Se poi dovessimo pure fare commenti sul servizio reso ai clienti negli ultimi anni ad esempio nel tratto messina-milazzo … lasciamo perdere …
non ci credo proprio, in quanto se fosse stato 1,145 sarebbe stato già da arrotondare in quanto 45 fa scattare già il 5 e di conseguenza l’arrotondamento a venti. e non credo proprio che finora abbiano voluto perderci scalando a 1,10. il metodo dell’arrotondamento non si può applicare a cazzo di cane. e cmq esistono anche i centesimi, e non solo i multipli di dieci. altrimenti li togliamo dai coglioni e non se ne parli più!