Sono 462, quasi tutti siriani, i profughi sbarcati stamane al Molo Colapesce. Tra loro anche 7 donne incinte e una non vedente. Soltanto in 70 resteranno alla Gasparro, gli altri saranno trasferiti in bus in Puglia. Individuati 9 presunti scafisti. LE FOTO DI SERENA CAPPARELLI
Sono terminate poco dopo le 12 le operazioni di sbarco dei quasi 500 profughi giunti a Messina sul pattugliatore Diciotti della Guardia Costiera. Un “carico” di uomini disperati, partiti dalle coste nordafricane almeno tre giorni fa, che stavolta conta tantissimi minori, almeno 91 ragazzetti, tutti al seguito delle loro famiglie. Seguiranno quindi la sorte dei genitori e non saranno alloggiati nel centro messinese.
Tra i 462 migranti, già identificati, ci sono anche sette donne incinte e una non vedente, che il personale della Guardia Costiera ha adagiato in una carrozzella. Dal molo Colapesce, tutti quanti sono stati trasferiti al Palanebiolo per le operazioni di identificazioni e poi alla Caserma Gasparro. Qui peró soltanto una parte di loro, non più di 70 persone, sará temporaneamente alloggiato. Già oggi infatti la maggior parte degli uomini soccorsi dalla Diciotti sarà trasferito in pullman verso i centri di accoglienza pugliesi. Accanto alla profilassi sanitaria, al rifocillamento dei profughi, operatori e forze dell’Ordine hanno lavorato per fermare gli scafisti. La Squadra Mobile ne ha giá individuati almeno 9.
La Ubaldo Diciotti resterà ormeggiata al molo Colapesce ancora per oggi, poiché non è ancora stato disposto se la sua missione per le prossime settimane sará proprio quella di portare a Messina i profughi soccorsi nel Mediterraneo. Quelli arrivati stamane, in gran parte siriani, sono stati salvati dal pattugliatore in tre distinte operazioni nel Canale di Sicilia.
Intanto l’emergenza sbarchi si aggrava. Proprio oggi dopo il taglio dei rimborsi il sindaco di Pozzallo ha chiuso il CPT. Spostato a Comiso i migranti lì ospitati fino a ieri.
