Milazzo e Barcellona condividono l'emergenza rifiuti: è caccia al cassonetto

Milazzo e Barcellona condividono l’emergenza rifiuti: è caccia al cassonetto

Santi Cautela

Milazzo e Barcellona condividono l’emergenza rifiuti: è caccia al cassonetto

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giovedì 14 Giugno 2018 - 10:09

E' caccia al cassonetto tra Milazzo e Barcellona che sembrano accumunati dai medesimi problemi legati alla gestione della raccolta differenziata dei rifiuti. Senza i cassonetti, prelevati per favorire il porta a porta, sorgono problemi e disagi in ogni punto delle due città

Un disastro dietro l'altro. La gestione dei rifiuti a Milazzo non è ancora rientrata alla normalità e non si appresta a rientrare. Dopo il cambio gestione del primo marzo scorso, la differenziata porta a porta nel centro cittadino, ha subito mostrato problematiche anche gravi. A denunciare i disagi l'ennesima interrogazione consiliare, a firma dei consiglieri di opposizione Maria Magliarditi e Rosario Piraino, nella quale si legge:

"L'attuazione dell’ordinanza (del governo regionale, ndr) non è stata attuata in maniera adeguata in quanto le criticità sono evidenti e interessano l’intera Città provocando enormi disagi sia dal punto di vista dell’immagine ma soprattutto sotto il profilo igienico sanitario. Lo spazzamento manuale non viene effettuato regolarmente, presumibilmente dalla esigua forza lavoro nello specifico settore"

Una situazione che si profila disperata su più fronti, come enunciato dalla stessa interrogazione, dalla emergenza igienica connessa all'improvviso aumento della popolazione di topi e blatte – proprio ieri un video pubblicato da un commerciante che in via Umberto I ha dovuto chiudere il negozio per la presenza di blatte a decine sul marciapiede – dovuta alle discariche abusive, alla mancanza di cassonetti e al conseguente ritardo della raccolta.

Inoltre i cumuli di rifiuti accatastati sulla spiaggia di Ponente, non sono mai stati raccolti, si legge nella interrogazione, non sono stati puliti i terrapieni, mancano i cestini della differenziata – e di ogni tipo – ovunque in città. Insomma una crisi senza fine. Unica – amara – consolazione, per i cittadini di Milazzo, la crisi si estende anche nella città di Barcellona dove una interrogazione molto simile è stata presentata proprio per denunciare i problemi legati alla gestione della raccolta differenziata e alla rimozione dei cassonetti. L'hanno redatta i tre consiglieri di Sicilia Futura Lucia Puliafito, Pietro Maio e Cesare Molino.

"E' sotto gli occhi di tutti – dichiarano i tre consiglieri di Barcellona – il rischio igienico sanitario che si corre con le numerose discariche abusive presenti in troppe aree della città e i continui ritardi e disservizi che i cittadini lamentano. Infatti in moltissimi quartieri sono stati tolti i cassonetti prima che i cittadini ricevessero i kit e le informazioni utili per fare la differenziata, il servizio porta a porta stenta a partire con regolarità creando notevoli disagi ai cittadini sopratutto per quanto riguarda la gestione dell’organico e dell’indifferenziata, e le isole ecologiche mobili non sempre sono collocate negli stalli agli orari stabiliti.

Per questo abbiamo chiesto un report dettagliato dell’attuazione del piano ARO e in particolare di conoscere il numero dei cittadini che hanno ricevuto i kit e il numero restante di coloro che ancora devono riceverlo, abbiamo chiesto di conoscere quante isole ecologiche effettivamente sono dislocate su Barcellona delle 11 previste e un maggiore controllo del servizio con i conseguenti provvedimenti quando questo latita come riportato dai cittadini stessi."

La ditta è la Dusty, a Barcellona, mentre la Loveral per Milazzo.

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