Il Santuario di Sant'Antonio da Padova inserito in un itinerario nazionale

Il Santuario di Sant’Antonio da Padova inserito in un itinerario nazionale

Santi Cautela

Il Santuario di Sant’Antonio da Padova inserito in un itinerario nazionale

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venerdì 13 Aprile 2018 - 09:46

Soddisfazione per il Sindaco Formica per l'iniziativa che sottolinea come il turismo religioso sia una risorsa importante per il territorio

Si avvicina il mese di giugno, il periodo più sentito per i devoti di Sant'Antonio da Padova. Durante la prima parte di giugno storicamente, iniziano i pellegrinaggi per il noto santuario sito al Capo di Milazzo, dove si dice, il Santo abbia soggiornato a lungo.

L'associazione "Il Cammino di Sant'Antonio" di Padova ha inserito nel "cammino" dedicato a pellegrini, camminatori e runners, anche la città di Milazzo. Infatti tra i luoghi "culto" della divinità rientra anche il santuario del Capo, laddove il Santo naufragò di rientro dalla sua missione in Marocco, fino in Veneto, passando per Assisi, dove il giovane frate partecipò nel 1221 al Capitolo generale dei Minori indetto da San Francesco. Complessivamente circa 1.550 chilometri.

Il progetto sarà presentato nel corso di una tavola rotonda che si terrà sabato 21 aprile presso il convento della Basilica del Santo a Padova, all’interno della “Festa dei Cammini e dei Camminatori al Santo”, alla quale interverranno anche gli amministratori locali di Padova, Assisi e Milazzo. Il sindaco mamertino, Giovanni Formica ha già dato la sua adesione e sarà presente all’incontro insieme all'Assessore al Turismo Piera Trimboli.

Nei giorni scorsi il presidente dell’associazione Mirco Zorzo, assieme ad altri due soci sono stati a Milazzo sia per incontrare le istituzioni interessate dal tragitto e le associazioni locali potenzialmente coinvolte, ma anche per verificare il tragitto e visitare il Santuario di Sant’Antonio di Capo Milazzo. Hanno percorso il tratto iniziale del “Cammino”, da Capo Milazzo a Saponara e incontrato alcuni esperti locali per individuare percorsi alternativi, superando così le difficoltà relative alla scarsa sicurezza della strada tradizionale, trafficata e senza marciapiedi.

La realizzazione del Cammino – è stato sottolineato – richiede non solo l’individuazione del tracciato, ma anche la sua sicurezza, o messa in sicurezza, la sua fruibilità (segnaletica, individuazione di punti di ristoro, località di pernottamento per pellegrini ecc.) e la sua manutenzione.

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