La crisi dell’edilizia: calo degli occupati e troppo lavoro nero

La crisi dell’edilizia: calo degli occupati e troppo lavoro nero

La crisi dell’edilizia: calo degli occupati e troppo lavoro nero

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venerdì 03 Novembre 2017 - 10:20

La Fillea-Cgil, la categoria dei lavoratori del comparto delle costruzioni, si riunisce per fare il punto su una situazione che diventa sempre più allarmante

Domani sabato 4 novembre alle 9,30 nella sede Cgil di Messina di via Peculio Frumentario si riunirà l’attivo provinciale dei delegati della Fillea-Cgil, la categoria dei lavoratori del comparto delle costruzioni. Al centro dei lavori a cui parteciperanno il segretario generale della Cgil di Messina Giovanni Mastroeni e il segretario generale della Fillea Sicilia Franco Tarantino la mobilitazione unitaria in corso sui temi del contratto e della previdenza, la pesante crisi dell’edilizia nel territorio messinese, l’analisi sui lavori previsti nei patti per lo sviluppo.

Il segretario generale della Fillea di Messina, Enzo Cocivera, evidenzia l’allarmante dato del calo del 50,3% degli occupati che si è registrato nel territorio dal 2008 ad oggi: “Il lavoro in edilizia in città e in provincia si è dimezzato e c’è tanto lavoro nero.

Il segretario regionale della Fillea, Tarantino, ricorda come in Sicilia dal 2008 al 2016 le imprese edili sono diminuite per numero e per dimensioni occupazionali. Sono cresciuti i disoccupati nel settore ma anche il sommerso. Le imprese edili sono passate dal 2008 al 2016 da 34 mila a 21 mila. Di queste solo il 3,7% ha più di 10 addetti. Il calo di occupazione è stato di 86 mila unità, in un settore dove si registra il 40% di lavoro nero. A confermare la crisi dell’edilizia il calo vertiginoso degli importi messi a gara, passati da 1 miliardo e 200 milioni del 2007 a 121 milioni del 2016.

I sindacati hanno avviato una forte iniziativa nei confronti del Governo siciliano per sbloccare le opere immediatamente cantierabili e per utilizzare in tempi brevi le risorse dei Patti per lo sviluppo.

“Abbiamo già posto la questione della mancanza della progettazione esecutiva delle opere previste nei vari Patti di sviluppo sottoscritti nel 2016 – fa presente il segretario generale della Cgil di Messina, Mastroeni – tutto ciò produrrà il grave risultato di non vedere impiegati entro il 2017 i 180 milioni di euro destinati ai vari interventi per la provincia di Messina”.

Aprire i cantieri e dare risposte immediate ai lavoratori edili, questa la richiesta che la Cgil e Fillea rinnovano a enti e istituzioni e che porteranno sul tavolo del prossimo Governo regionale. Il sindacato svilupperà nuove iniziative a sostegno dell’occupazione.

Nella mobilitazione unitaria nazionale su contratto e previdenza i sindacati di categoria per il 18 dicembre hanno proclamato lo sciopero dell’intero comparto. Diverse e importanti le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali a tutela del lavoro in edilizia: aumenti salariali in linea con gli altri settori, difesa e riforma delle Casse Edili a tutela di tutti i lavoratori, contro il lavoro nero e per sostenere le imprese serie contro la concorrenza sleale e il dumping, più sicurezza sui posti di lavoro, contro gli infortuni e gli incidenti mortali, creazione di un Fondo Sanitario Integrativo Nazionale per tutelare sempre di più il diritto alla salute e alla prevenzione, potenziamento del Fondo integrativo per il Pensionamento anticipato dando la possibilità a chi svolge lavori gravosi di andare in pensione prima e creare così occasioni di lavoro per tanti giovani.

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