Collezione sfiducia estate inverno 2016: precoce, a salve, a fuoco lento, fai da te

Collezione sfiducia estate inverno 2016: precoce, a salve, a fuoco lento, fai da te

Rosaria Brancato

Collezione sfiducia estate inverno 2016: precoce, a salve, a fuoco lento, fai da te

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sabato 19 Marzo 2016 - 23:08

Vi presentiamo in esclusiva i modelli sfiducia che hanno sfilato in passerella per la collezione estate inverno. E anche quelli che non hanno sfilato. Ne abbiamo per tutti i gusti....

Si è tenuta nei giorni scorsi a Palazzo Zanca la sfilata della Collezione Sfiducia estate-inverno 2016.

L’evento, una riedizione di quella autunnale che si era rivelata un flop per scarsa affluenza di pubblico, ha riscosso un certo successo per le variopinte proposte degli stilisti, ma è stato impossibile acquistare i modelli perché alla fine della sfilata sono rimasti incollati nelle grucce degli armadi e non c’è stata alcuna possibilità di staccarli. In attesa che siano reperibili nei migliori negozi (non prima dell’ottobre-dicembre 2016) cerchiamo di descrivervi i modelli.

MODELLO SFIDUCIA PRECOCE-

Proposto dal tandem Pd-Sicilia Futura con la timida collaborazione di Ncd è quello che ha ricevuto meno applausi, come accade con tutto ciò che finisce troppo presto. E’ noto infatti al genere umano che una cosa rapida lascia scontenti un po’ tutti i partecipanti che, pur apprezzando l’entusiasmo, la determinazione e la nobiltà dell’intento, alla fine ci restano sempre male, dissimulano la delusione e cercano di consolare la controparte con pietose bugie. La gatta frettolosa fa i gattini ciechi, dicono i saggi. Figuriamoci una mozione di sfiducia presentata a ridosso delle amministrative di giugno con tutti gli altri partiti ancora senza candidato, senza programma, senza alcuna velleità di tornare alle urne e con i consiglieri senza alcuna intenzione di lasciare la poltrona. Insomma, che fosse un modello che nessuno avrebbe mai comprato era chiaro ancora prima che salisse in passerella. Neanche il fatto che lo stilista fosse Renzi ha convinto il pubblico. Tiepidi applausi hanno scandito il passaggio della triade con la colonna sonora di Renato Zero: “il triangolo no, non l’avevo considerato…..” A rovinare tutto è stato il trambusto finale quando si è scoperto che alcuni modelli in passerella erano stati presi dagli armadi della Collezione autunno 2015.

MODELLO SFIDUCIA A SALVE-

Leader incontrastato e maestro del genere è il presidente nazionale dell’Udc, Gianpiero D’Alia che ha fatto uscire a sorpresa dai camerini i modelli che nessuno si aspettava, che, armati di bacinelle hanno versato docce gelate sugli stilisti che lo avevano preceduto. Anche questi abiti non si possono comprare, perché se quelli precoci sono stati presentati troppo presto, il modello rinvio-Udc, non sarà nel mercato prima del 3 aprile. Il più applaudito della Collezione centrista è stato il “butta la pietra nascondi la mano” (tradotto in italiano). E’ una sfiducia indolore, puoi sparare tanto sai che non hai preso la mira o che comunque vada non colpirai il bersaglio prima di giugno. La fregatura sta nel fatto che quando prendi la mira sul serio il bersaglio non lo sa e ci resta secco. In una cosa l’Udc è riuscita: ad avvisare gli altri che la prossima volta saranno i centristi ad aprire la sfilata. I modelli hanno sfilato con la canzone di Gigliola Cinguetti: “non hai l’età…non hai l’età…” (a buon intenditor PD poche parole) e “la stagione dell’amore viene e va…” di Battiato (ogni riferimento alla giunta Accorinti, al vicesindaco Signorino e al direttore generale Le Donne è puramente casuale)

MODELLO SFIDUCIA A FUOCO LENTO-

I modelli presentati da Forza Italia sono stati accolti dalla standing ovation dei 40 consiglieri comunali e della stessa amministrazione. Trattasi di abiti con una caratteristica terrificante: hanno una miccia cucita nell’orlo. Non sai quando ma prima o poi s’incendierà. Hai la certezza però che almeno per gran parte del 2016 puoi dormire sogni tranquilli e fare tutto quello che ti pare, persino dire che hai predisposto il bilancio di previsione 2024 in 18 minuti e 13 secondi vincendo il torneo dell’amministratore del millennio. Certo non è un vivere sereno perché da un momento all’altro potrebbe spuntare qualcuno che dà fuoco alle polveri, ma in fondo, ogni amore è eterno finché dura. Il problema di questi modelli è il prezzo. Valgono tanto oro quanto pesano ma in qualsiasi momento non avranno alcun valore perché andranno in fumo. E’ lo stilista che comanda. Melodica la colonna sonora dei Pooh “mi dispiace devo andare il mio posto è là, nella mente c’è tanta…tanta voglia di lei…” (e lei è quellacheceraprima)

MODELLO DUE PICCIONI CON UNA FAVA

Questo è il modello che tutto il pubblico si aspettava ma che non è apparso in passerella. Consiste nella sfiducia sia alla giunta Accorinti che al governo Crocetta. Stranamente nessuno tra Pd, Sicilia Futura, Udc ed Ncd ha pensato di presentarne una anche alla Regione nonostante le palesi analogie tra le due situazioni. Fin troppo facile attaccare quello che in gergo si chiama “il muro basso”, un sindaco contro il quale tutti lanciano le freccette, e far finta di non vedere quel che accade a Palermo e che è altrettanto fallimentare. In quel caso i nostri sfiducianti sono al governo e in maggioranza, le responsabilità sono anche loro. Resta un anno e mezzo e nel frattempo la campagna acquisti del Pd renziano potrebbe registrare il tutto esaurito. Ultimo in ordine di apparizione il deputato regionale Giuseppe Milazzo che con mirabile post ha detto addio a Forza Italia per accasarsi con il Pd arrivando a definire Renzi un leader post-ideologico. Siamo ormai abituati a tutto ma a un leader post-ideologico ancora no. Forse Renzi è al di sopra del bene e del male? Ha poteri taumaturgici? Peccato che 2 giorni dopo l’addio a Forza Italia Milazzo abbia sentito l’appello di Berlusconi per riunificare il centro-destra siciliano e preoccupato del vento che potrebbe tirare ha frenato la corsa verso i renziani siculi. Se dovesse tornare a casa definirà Berlusconi leader pre-ideologico? Non sappiamo, aspettiamo la prossima puntata.

MODELLO SFIDUCIA FAI DA TE-

Anche questo abito, che ognuno si cuce da solo su misura, non è andato in passerella. Peccato, perché sapere di restare in ostaggio per un anno non perché si è capaci ma solo per fare gli interessi degli altri equivale a essere complici di un sistema, come quando si dichiara di volere il dissesto e poi si presenta un Piano di riequilibrio con tanto di sanatoria per quellicheceranoprima. Autosfiduciarsi ed andare alle elezioni sarebbe un gesto di libertà e manderebbe all’aria i piani di tutti gli altri.

MODELLO SFIDUCIA IN BRACHE DI TELA

Questi abiti li indossavano i presenti in sala. La colonna sonora era il De profundis.

P.s. Perché il Pd, Sicilia Futura, Udc, Ncd che sostengono il governo regionale, nell’esclusivo interesse della città non chiedono a Crocetta di intervenire sulla questione bilanci? Ancor più e ancor prima del ritorno alle urne a Messina interessa avere i conti in ordine. Il commissario Lauricella ha agito con enormi ritardi e ha acconsentito ad ulteriori ritardi. Perché la Regione non interviene? Perché Alfano, siciliano e molto vicino ai deputati siciliani, non ha ancora mosso un dito sul fronte Riequilibrio che l’amministrazione Accorinti tiene in bilico da due anni perché sa che è l’unica arma per continuare il mandato il più possibile?

Rosaria Brancato

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