Messina è al 55esimo posto per quantità di aree pedonali. Ma la qualità della vita passa anche da altro

Messina è al 55esimo posto per quantità di aree pedonali. Ma la qualità della vita passa anche da altro

Danila La Torre

Messina è al 55esimo posto per quantità di aree pedonali. Ma la qualità della vita passa anche da altro

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mercoledì 06 Agosto 2014 - 22:06

E'quanto emerge dalla relazione tecnica del dirigente del Dipartimento Mobilità allegata al Piano Generale del Traffico Urbano. Poche aree pedonali, crisi Atm, troppe vetture private e la necessità di completare le infrastrutture

Il dibattito su isola pedonale “sì”, isola pedonale “no”, isola pedonale “si, però” non accenna a scemare. Politici e cittadini comuni fanno a gara per esprimere la propria opinione sul tema “cult” di questa estate 2014. Opinione il più delle volte costruita su convinzioni personali o gusti soggettivi che – seppur rispettabilissimi – sono destinati, giocoforza, a scontrarsi con l’ “autorevolezza” dei numeri.

E di numeri parla la Relazione tecnica firmata dal dirigente comunale, Mario Pizzino, ed allegata alla delibera sulla modifica ed integrazione del Piano Generale del traffico Urbano” proposta dalla Giunta Accorinti ma emendata dal Consiglio Comunale per ridurre l’area pedonabile alla sola Piazza Cairoli.

Da questa relazione emerge una dato sconfortante, al di là di ciò che si pensa dell’isola pedonale che era stata concepita ed attuata in via sperimentale dall’esecutivo di Palazzo Zanca,: Messina è al 55esimo posto della graduatoria nazionale per quantità di aree pedonali. L’attuale consistenza delle aree pedonali in città è di circa 18mq/100 abitanti a fronte di una media nazionale di 34 mq/100 abitanti e di 205 mq/100 di Verbania, che è la seconda città italiana per estensione di aree pedonali dopo Venezia. I dati – come riporta la relazione tecnica di Pizzino – sono tratti dall’Analisi statistica di ACI e Legambiente: “La città ai nostri piedi 1980-2010”.

A prescindere dall’ubicazione, una cosa, dunque, è certa: Messina un bisogno urgente di aree pedonali.

Tuttavia, come sottolinea Pizzino nelle 37 pagine di relazione, una mobilità sostenibile in grado di migliorare la qualità della vita passa anche da altro. A Messina sono tante, troppe solo le criticità e non può esistere isola “felice” se non si risolvono i problemi cronici legati alla mobilità, di cui lo strumento di programmazione del traffico non può non tenere conto.

Nella sua relazione Pizzino, spiega ad esempio che «il Piano Urbano della Mobilità (PUM) evidenzia come … molti quartieri hanno subito un’espansione residenziale di larga portata, ma non un adeguamento della viabilità, e si trovano oggi in una situazione di emergenza per l’inadeguatezza della viabilità al loro interno…»

Pizzino aggiunge che «il sovraccarico sulla rete viaria dipende da un altro importante fattore: l’inefficiente trasporto urbano pubblico collettivo, e conseguentemente l’eccesso nell’uso del mezzo di trasporto privato»

«Da almeno sei annisi legge ancora testualmente nella relazione firmata dal dirigente- l’Atm attraversa periodo di grande crisi economica e gestionale, che si è inevitabilmente riflessa sul servizio di trasporto pubblico urbano, che attualmente viene svolto giornalmente con appena: 20 autobus in linea (lo standard del parco autobus delle principali città italiane è di 1 autobus ogni 1000 abitanti; e 4 o al più 6 tram in linea a fronte dei 12 tram previsti».

Il cattivo funzionamento del servizio di trasporto pubblico induce i cittadini ad utilizzare la propria auto, il proprio ciclomotore, con un risultato che per Pizzino appare scontato: «l’eccesso nell’uso del mezzo privato inevitabilmente comporta fenomeni di congestione veicolare, di inquinamento ambientale, di incidentalità stradale e, complessivamente, il peggioramento della qualità della vita, con fattori di stressi diffusi».

A proposito delle modalità di spostamento, Pizzino confronta i dati di Messina con quelli di Bologna e Ferrara, ( non prendendo in considerazione gli spostamenti effettuati con motocicli, ciclomotori, biciclette e taxi) . In riva allo Stretto si affida alla propria auto il 67% dei cittadini, a Bologna il 35,6% e Ferrara il 26,1%. I messinesi che usufruiscono del trasporto pubblico si fermanoall’8,2%, mentre a Bologna la percentuale sale addirittura al 25,6% e a Ferrara si attesta al 23,%.

Si tratta di numeri significativi, dai quali l’amministrazione Accorinti deve partire per imprimere quella svolta che ad oggi- a 14 mesi dall’insediamento- non c’è ancora stata. L’Atm continua ad essere un carrozzone, con un super manager, tanti dipendenti e pochi mezzi in strada.

Trasporto pubblico a parte ,il miglioramento complessivo della mobilità cittadina dipende anche da altri interventi e dalla realizzazione di infrastrutture strategiche. Lo sostiene. Pizzino, che –nelle conclusioni della sua relazione, elenca una serie di «obiettivi prioritari»: «completamento degli svincoli Giostra- Annunziata e conseguente riduzione dei flussi veicolari privati di attraversamento del centro urbano; l’ immediato completamento dei lavori di consolidamento degli approdi emergenziali di Tremestieri, al fine di ridurre sensibilmente il traffico di attraversamento dei mezzi pesanti da e per la Sicilia; l’incentivazione dell’uso dei parcheggi Cavallotti e Villa Dante e il previsto potenziamento del Parcheggio La Farina; il miglioramento del servizio di gestione della sosta a pagamento all’interno della ZTL; la realizzazione della via Don Blasco; e infine il trasferimento, dal centro urbano, alle zone periferiche, delle attività artigianali inquinanti (autofficine autolavaggi…), la cui presenza costituisce forte ostacolo alla normale e fluida circolazione veicolare».

Alla luce di quanto scritto nella relazione tecnica, Messina ha bisogno di isole pedonali ma anche di una mobilità sostenibile, efficiente e funzionale alle esigenze dei cittadini. Che devono però imparare ad essere più civili e rispettosi delle regole, a cominciare da quelle del Codice della strada, troppo spesso ignorate.

Danila La Torre

38 commenti

  1. “Crisi Atm e troppe vetture private”.Una domanda che ha già una risposta.

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  2. “Crisi Atm e troppe vetture private”.Una domanda che ha già una risposta.

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  3. Un primato quest’anno lo abbiamo,,,,,LA MUNNIZZA!!!!! Abbiamo ottime affermazioni nelle graduatorie europee,,,Facciamo un sondaggio anche qui e una relazione da parte di ialaqua?abbiamo battuto tutti i record mai raggiunti prima,nonostante una tares alle stelle.Altro grande successo di questa giunta.

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  4. Un primato quest’anno lo abbiamo,,,,,LA MUNNIZZA!!!!! Abbiamo ottime affermazioni nelle graduatorie europee,,,Facciamo un sondaggio anche qui e una relazione da parte di ialaqua?abbiamo battuto tutti i record mai raggiunti prima,nonostante una tares alle stelle.Altro grande successo di questa giunta.

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  5. COMMENTO APERTO all’ing.Mario PIZZINO.Noi ci conosciamo ma non siamo amici,altrimenti in amicizia mi sarei permesso di darle dei suggerimenti su cose che non scrivo più da anni,i numeri dei bilanci di Palazzo Zanca hanno distratto la mia attenzione dalle questioni urbanistiche.Scrissi che dalla qualità del Regolamento Edilizio si misura lo spessore tecnico non solo dei dirigenti ma soprattutto di architetti,ingegneri,geometri e periti edili.Il nostro RE era anacronistico e tecnicamente superato già al momento della sua scrittura,perfino nella presentazione,che debba avere un documento urbanistico nei confronti dei cittadini,che siano addetti ai lavori o non,è privo di schede e tabelle tecniche,di schemi e disegni dimostrativi.Scrissi,inascoltato, che se il dipartimento da lei diretto avesse preteso di allegare al RE l’elenco delle STRADE DI RILEVANTE IMPORTANZA VIABILISTICA avremmo reso la vita più complicata a chi ha devastato Messina.Un elenco con la denominazione della strada,i suoi confini e soprattutto la classificazione ai sensi di quelle norme,nuovo codice della strada,direttive per la redazione,adozione e attuazione dei piani urbani del traffico;in queste normative le strade sono classificate riguardo alle loro caratteristiche costruttive,tecniche e funzionali,ai fini dell’applicazione di articoli del RE come il seguente,cui nessuno ha mai pensato,a mia mu dici.ACCESSO ALLA RETE VIARIA.L’accesso dei veicoli dagli spazi pubblici agli spazi privati o di pertinenza delle costruzioni è realizzato tramite passi carrabili,provvisti delle caratteristiche morfologiche e funzionali previste dalla legge, autorizzati dall’Amministrazione Comunale e individuati con segnali di divieto di sosta.Se la costruzione fronteggia più spazi pubblici,l’accesso è generalmente consentito da quello di minor traffico.L’accesso ad uno spazio privato tramite più passi carrabili è consentito quando giustificato da esigenze di viabilità,sia interna sia esterna;l’accesso veicolare alle singole unità immobiliari deve essere garantito dagli spazi interni comuni,salva comprovata impossibilità strutturale per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente.L’accesso diretto dallo spazio pubblico allo spazio privato è disciplinato come segue:nelle strade di rilevante importanza viabilistica,incluse in un apposito elenco,l’accesso diretto dallo spazio pubblico non è consentito qualora non siano possibili l’inversione di marcia nello spazio privato e la reimmissione frontale dei veicoli sullo spazio pubblico;nelle restanti strade l’accesso diretto dallo spazio pubblico è consentito, limitatamente agli edifici già esistenti,con il solo obbligo dell’immissione frontale dei veicoli sullo spazio pubblico.L’immissione dei veicoli sullo spazio pubblico deve essere regolamentata in relazione alle caratteristiche della rete stradale:nelle strade di rilevante importanza viabilistica, il cancello a delimitazione della proprietà deve essere arretrato di m. 4,50 dal filo esterno del marciapiede o qualora non presente dalla striscia di delimitazione della carreggiata, così come definita dal nuovo codice della strada,per consentire la fermata del veicolo in ingresso al di fuori del flusso veicolare;nelle altre strade il cancello può essere installato sull’allineamento stradale a condizione che sia dotato di sistema automatizzato con comando di apertura a distanza;all’interno della proprietà privata, prima dell’accesso carraio, dovrà sempre essere garantito un tratto in piano di metri 4,50.Un’apposita tavola del medesimo progetto deve contenere l’evidenziazione dell’accesso alla rete viaria, completa della rappresentazione dello spazio pubblico e delle sue dotazioni di stato di fatto(alberature, illuminazione pubblica, cartelli stradali, intersezioni stradali ecc.).Tale tavola dovrà essere utilizzata ai fini del rilascio del numero identificativo dell’autorizzazione per l’apertura del passo carrabile.CARO PIZZINO,a guardare come si è urbanizzato Messina,i tecnici dovrebbero nascondersi per la vergogna.

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  6. COMMENTO APERTO all’ing.Mario PIZZINO.Noi ci conosciamo ma non siamo amici,altrimenti in amicizia mi sarei permesso di darle dei suggerimenti su cose che non scrivo più da anni,i numeri dei bilanci di Palazzo Zanca hanno distratto la mia attenzione dalle questioni urbanistiche.Scrissi che dalla qualità del Regolamento Edilizio si misura lo spessore tecnico non solo dei dirigenti ma soprattutto di architetti,ingegneri,geometri e periti edili.Il nostro RE era anacronistico e tecnicamente superato già al momento della sua scrittura,perfino nella presentazione,che debba avere un documento urbanistico nei confronti dei cittadini,che siano addetti ai lavori o non,è privo di schede e tabelle tecniche,di schemi e disegni dimostrativi.Scrissi,inascoltato, che se il dipartimento da lei diretto avesse preteso di allegare al RE l’elenco delle STRADE DI RILEVANTE IMPORTANZA VIABILISTICA avremmo reso la vita più complicata a chi ha devastato Messina.Un elenco con la denominazione della strada,i suoi confini e soprattutto la classificazione ai sensi di quelle norme,nuovo codice della strada,direttive per la redazione,adozione e attuazione dei piani urbani del traffico;in queste normative le strade sono classificate riguardo alle loro caratteristiche costruttive,tecniche e funzionali,ai fini dell’applicazione di articoli del RE come il seguente,cui nessuno ha mai pensato,a mia mu dici.ACCESSO ALLA RETE VIARIA.L’accesso dei veicoli dagli spazi pubblici agli spazi privati o di pertinenza delle costruzioni è realizzato tramite passi carrabili,provvisti delle caratteristiche morfologiche e funzionali previste dalla legge, autorizzati dall’Amministrazione Comunale e individuati con segnali di divieto di sosta.Se la costruzione fronteggia più spazi pubblici,l’accesso è generalmente consentito da quello di minor traffico.L’accesso ad uno spazio privato tramite più passi carrabili è consentito quando giustificato da esigenze di viabilità,sia interna sia esterna;l’accesso veicolare alle singole unità immobiliari deve essere garantito dagli spazi interni comuni,salva comprovata impossibilità strutturale per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente.L’accesso diretto dallo spazio pubblico allo spazio privato è disciplinato come segue:nelle strade di rilevante importanza viabilistica,incluse in un apposito elenco,l’accesso diretto dallo spazio pubblico non è consentito qualora non siano possibili l’inversione di marcia nello spazio privato e la reimmissione frontale dei veicoli sullo spazio pubblico;nelle restanti strade l’accesso diretto dallo spazio pubblico è consentito, limitatamente agli edifici già esistenti,con il solo obbligo dell’immissione frontale dei veicoli sullo spazio pubblico.L’immissione dei veicoli sullo spazio pubblico deve essere regolamentata in relazione alle caratteristiche della rete stradale:nelle strade di rilevante importanza viabilistica, il cancello a delimitazione della proprietà deve essere arretrato di m. 4,50 dal filo esterno del marciapiede o qualora non presente dalla striscia di delimitazione della carreggiata, così come definita dal nuovo codice della strada,per consentire la fermata del veicolo in ingresso al di fuori del flusso veicolare;nelle altre strade il cancello può essere installato sull’allineamento stradale a condizione che sia dotato di sistema automatizzato con comando di apertura a distanza;all’interno della proprietà privata, prima dell’accesso carraio, dovrà sempre essere garantito un tratto in piano di metri 4,50.Un’apposita tavola del medesimo progetto deve contenere l’evidenziazione dell’accesso alla rete viaria, completa della rappresentazione dello spazio pubblico e delle sue dotazioni di stato di fatto(alberature, illuminazione pubblica, cartelli stradali, intersezioni stradali ecc.).Tale tavola dovrà essere utilizzata ai fini del rilascio del numero identificativo dell’autorizzazione per l’apertura del passo carrabile.CARO PIZZINO,a guardare come si è urbanizzato Messina,i tecnici dovrebbero nascondersi per la vergogna.

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  7. La crisi ATM è come quella di Messinaambiente figlia del nostro operato.
    Questa città è lo specchio di come siamo noi.
    Detto questo, spero che dopo l’arrivo dei mezzi da Milano e Torino, tutti coloro i quali potranno farlo, ricomincino ad utilizzare gli autobus e soprattutto a pagare il biglietto, perchè l’ATM è una società di servizio pubblico ma non è un ente di beneficienza.

    Salvatore

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  8. La crisi ATM è come quella di Messinaambiente figlia del nostro operato.
    Questa città è lo specchio di come siamo noi.
    Detto questo, spero che dopo l’arrivo dei mezzi da Milano e Torino, tutti coloro i quali potranno farlo, ricomincino ad utilizzare gli autobus e soprattutto a pagare il biglietto, perchè l’ATM è una società di servizio pubblico ma non è un ente di beneficienza.

    Salvatore

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  9. Lei che parla tanto mi dica cosa fa x migliorare la,situazione della munnizza! sa solo criticare ed il bello che quelli come lei hanno iniziato a criticare da quando c’è questa nuova amministrazione mentre prima muti!! Che gente!!

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  10. Lei che parla tanto mi dica cosa fa x migliorare la,situazione della munnizza! sa solo criticare ed il bello che quelli come lei hanno iniziato a criticare da quando c’è questa nuova amministrazione mentre prima muti!! Che gente!!

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  11. Buongiorno Hornet,

    io come sa la penso in modo diverso.
    Non credo che l’amministrazione sia immune da colpe perchè anche secondo me avrebbe potutto fare più in fretta, però ad onor del vero credo che alla fine riuscirà a fare qualcosa di buono in questo senso.
    Detto questo vorrei pure puntualizzare che molti dei rifiuti che vediamo per strada non sono semplicemente domestici.
    C’è una quantità impressionante di materiale di risulta e di oggetti ingombranti che non potranno essere raccolti neanche in futuro dagli autocompattatori.
    Noi cittadini sappiamo bene come certi rifiuti vanno trattati.
    Nel primo caso, ovvero per il materiale di lavorazione non abbiamo voglia di spendere quanto sarebbe necessario per lo smaltimento, nel secondo, ovvero per gli ingombranti non abbiamo voglia di chiamare e prendere appuntamento per il deposito in strada.
    Ci preme solo e subito liberare casa nostra, unica isola di pulizai in un mare di letame.
    Tutto questo solo perchè ci manca il minimo rispetto per tutto quanto sia pubblico.
    Non ce la farà mai nessuna amministrazione senza il nostro aiuto o senza intervenire con sanzioni al limite del penale.

    Salvatore

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  12. Buongiorno Hornet,

    io come sa la penso in modo diverso.
    Non credo che l’amministrazione sia immune da colpe perchè anche secondo me avrebbe potutto fare più in fretta, però ad onor del vero credo che alla fine riuscirà a fare qualcosa di buono in questo senso.
    Detto questo vorrei pure puntualizzare che molti dei rifiuti che vediamo per strada non sono semplicemente domestici.
    C’è una quantità impressionante di materiale di risulta e di oggetti ingombranti che non potranno essere raccolti neanche in futuro dagli autocompattatori.
    Noi cittadini sappiamo bene come certi rifiuti vanno trattati.
    Nel primo caso, ovvero per il materiale di lavorazione non abbiamo voglia di spendere quanto sarebbe necessario per lo smaltimento, nel secondo, ovvero per gli ingombranti non abbiamo voglia di chiamare e prendere appuntamento per il deposito in strada.
    Ci preme solo e subito liberare casa nostra, unica isola di pulizai in un mare di letame.
    Tutto questo solo perchè ci manca il minimo rispetto per tutto quanto sia pubblico.
    Non ce la farà mai nessuna amministrazione senza il nostro aiuto o senza intervenire con sanzioni al limite del penale.

    Salvatore

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  13. Ancora parliamo di isola pedonale..dei tir nelle strade..ecc..
    ci riempiamo la bocca con termini tipo..segni di civilta’..
    vivibilita’…e minc..del genere..
    facciamo cortei..fiaccolate…manifestazioni di protesta…ecc..
    ma per la monnezza nelle strade di Messina ( es..fatevi una passeggiata sul viale giostra..e ammirate pure l’ordine e la pulizia intono allo spartitraffico..)non ci si indigna..non si manifesta..non si fanno cortei..niente fiaccolate dei giovani..
    come se fosse un problema secondario…
    e la salute pubblica ( ad agosto la monnezza sotto il sole..fa’ male..)..e la faccia con i turisti..?
    benvenuti in buddacilandia…
    p.s. Rossi…Ciacci…a che pro’..?
    Insomma..Accorinti..non sarebbe meglio tornare a fare il professore…?

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  14. Ancora parliamo di isola pedonale..dei tir nelle strade..ecc..
    ci riempiamo la bocca con termini tipo..segni di civilta’..
    vivibilita’…e minc..del genere..
    facciamo cortei..fiaccolate…manifestazioni di protesta…ecc..
    ma per la monnezza nelle strade di Messina ( es..fatevi una passeggiata sul viale giostra..e ammirate pure l’ordine e la pulizia intono allo spartitraffico..)non ci si indigna..non si manifesta..non si fanno cortei..niente fiaccolate dei giovani..
    come se fosse un problema secondario…
    e la salute pubblica ( ad agosto la monnezza sotto il sole..fa’ male..)..e la faccia con i turisti..?
    benvenuti in buddacilandia…
    p.s. Rossi…Ciacci…a che pro’..?
    Insomma..Accorinti..non sarebbe meglio tornare a fare il professore…?

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  15. Alessandro Grussu 7 Agosto 2014 10:44

    A nessuno piacciono i rifiuti non raccolti, ma la questione Messinambiente/ATO è ben più complessa e difficile da risolvere di quella dell’isola pedonale, e comunque l’una non esclude l’altra.

    Il disastro della gestione dei rifiuti a Messina, al pari di quello del trasporto pubblico, è il risultato inevitabile di anni e anni di clientelismo, assunzioni gonfiate, mezzi guasti lasciati volutamente non riparati ecc., quindi non è possibile porvi rimedio solo contando sull’iniziativa popolare.

    Tutt’al più si dovrebbe insegnare a molti messinesi a non buttare in mezzo alla strada materassi, elettrodomestici, mobili vecchi, materiali di risulta vari ecc. Quelli ce li mettono i cittadini incivili, mica la giunta comunale!

    Ciò detto, se dai quartieri giungesse la proposta di un’iniziativa quale un sit-in, un corteo, una manifestazione comunque pacifica e senza bandiere – come è stata quella per l’isola pedonale – per sollecitare i provvedimenti volti a ristabilire la raccolta regolare dei rifiuti, anche con nuove modalità (es. porta a porta, a Firenze lo fanno da vent’anni), parteciperei anch’io, malgrado – lo ribadisco – non credo che si possa incidere seriamente in tal modo su una questione di tale complessità.

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  16. Alessandro Grussu 7 Agosto 2014 10:44

    A nessuno piacciono i rifiuti non raccolti, ma la questione Messinambiente/ATO è ben più complessa e difficile da risolvere di quella dell’isola pedonale, e comunque l’una non esclude l’altra.

    Il disastro della gestione dei rifiuti a Messina, al pari di quello del trasporto pubblico, è il risultato inevitabile di anni e anni di clientelismo, assunzioni gonfiate, mezzi guasti lasciati volutamente non riparati ecc., quindi non è possibile porvi rimedio solo contando sull’iniziativa popolare.

    Tutt’al più si dovrebbe insegnare a molti messinesi a non buttare in mezzo alla strada materassi, elettrodomestici, mobili vecchi, materiali di risulta vari ecc. Quelli ce li mettono i cittadini incivili, mica la giunta comunale!

    Ciò detto, se dai quartieri giungesse la proposta di un’iniziativa quale un sit-in, un corteo, una manifestazione comunque pacifica e senza bandiere – come è stata quella per l’isola pedonale – per sollecitare i provvedimenti volti a ristabilire la raccolta regolare dei rifiuti, anche con nuove modalità (es. porta a porta, a Firenze lo fanno da vent’anni), parteciperei anch’io, malgrado – lo ribadisco – non credo che si possa incidere seriamente in tal modo su una questione di tale complessità.

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  17. Al massimo, potrà fare il maestro di ginnastica.
    George

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  18. Al massimo, potrà fare il maestro di ginnastica.
    George

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  19. ma com’è possibile che questa città ha tutti i peggiori primati d’italia? che schifo….
    mi spiace dirlo ma viva il nord italia tutta la vita, che nonostante tutti i suoi problemi e difetti ancora mantiene un minimo di normalità e lascia accesa una piccola fiammela di speranza per chi ha voglia di portarsi avanti…

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  20. ma com’è possibile che questa città ha tutti i peggiori primati d’italia? che schifo….
    mi spiace dirlo ma viva il nord italia tutta la vita, che nonostante tutti i suoi problemi e difetti ancora mantiene un minimo di normalità e lascia accesa una piccola fiammela di speranza per chi ha voglia di portarsi avanti…

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  21. Alessandro Grussu 7 Agosto 2014 13:31

    “E torna, prete, e soffia” (cit.)

    Per l’ultima (lo prometto) volta: il prof. Accorinti, in quanto docente della scuola secondaria di primo grado, membro di consiglio di classe ai sensi dell’art. 5 del T.U. della Scuola emanato con D. Lgs. 297/1994, ha diritto al titolo di professore, come tutti i suoi colleghi diplomati ISEF e assunti prima dell’entrata in vigore del DM 39/1998 (cfr. Tab. A – Classi di concorso 29/A e 30/A).

    Visto che ancora non si convince, faccia così: vada in una scuola media o superiore italiana qualsiasi e chieda ai docenti di educazione fisica se sono laureati in Scienze motorie o diplomati ISEF. In quest’ultimo caso, dica loro che sono “maestri di ginnastica” e non devono farsi chiamare professori. Poi però non si lamenti se la prendono a pedate o a colpi di attrezzi.

    Inoltre, il “maestro di ginnastica” non esiste nemmeno nella scuola dell’infanzia e primaria. Le attività di educazione fisica in tali gradi di scuola sono demandate ad esperti esterni. Normativa vigente: Progetto pilota nazionale M.I.U.R. – C.O.N.I. – P.C.M. – “Alfabetizzazione Educazione motoria scuola primaria”, cfr. Nota MIUR del 10.12.1999, attualmente rinnovato in via provvisoria fino al 1° settembre 2014, quando partirà un nuovo progetto triennale di alfabetizzazione motoria. Tali esperti possono essere sia diplomati ISEF che laureati in Scienze motorie.

    Il “maestro di ginnastica” è, quindi, reale come il Grande Puffo o Babbo Natale. Probabilmente lei crede anche all’esistenza di questi personaggi, e non me ne stupirei, visto che pur di riversare il suo astio contro il sindaco abbocca all’amo delle notizie false di Scuola Zoo e Il Fallo Quotidiano…

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  22. Alessandro Grussu 7 Agosto 2014 13:31

    “E torna, prete, e soffia” (cit.)

    Per l’ultima (lo prometto) volta: il prof. Accorinti, in quanto docente della scuola secondaria di primo grado, membro di consiglio di classe ai sensi dell’art. 5 del T.U. della Scuola emanato con D. Lgs. 297/1994, ha diritto al titolo di professore, come tutti i suoi colleghi diplomati ISEF e assunti prima dell’entrata in vigore del DM 39/1998 (cfr. Tab. A – Classi di concorso 29/A e 30/A).

    Visto che ancora non si convince, faccia così: vada in una scuola media o superiore italiana qualsiasi e chieda ai docenti di educazione fisica se sono laureati in Scienze motorie o diplomati ISEF. In quest’ultimo caso, dica loro che sono “maestri di ginnastica” e non devono farsi chiamare professori. Poi però non si lamenti se la prendono a pedate o a colpi di attrezzi.

    Inoltre, il “maestro di ginnastica” non esiste nemmeno nella scuola dell’infanzia e primaria. Le attività di educazione fisica in tali gradi di scuola sono demandate ad esperti esterni. Normativa vigente: Progetto pilota nazionale M.I.U.R. – C.O.N.I. – P.C.M. – “Alfabetizzazione Educazione motoria scuola primaria”, cfr. Nota MIUR del 10.12.1999, attualmente rinnovato in via provvisoria fino al 1° settembre 2014, quando partirà un nuovo progetto triennale di alfabetizzazione motoria. Tali esperti possono essere sia diplomati ISEF che laureati in Scienze motorie.

    Il “maestro di ginnastica” è, quindi, reale come il Grande Puffo o Babbo Natale. Probabilmente lei crede anche all’esistenza di questi personaggi, e non me ne stupirei, visto che pur di riversare il suo astio contro il sindaco abbocca all’amo delle notizie false di Scuola Zoo e Il Fallo Quotidiano…

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  23. NON C’E’ SOLO L’ISOLA PEDONALE per la miseria. ACHTUNG ACHTUNG per SIGNORINO CAMA LE DONNE sulla SPESA CORRENTE dei primi sette mesi del Comune. La prima cifra è l’incidenza % sul totale generale della SPESA, mentre la seconda è l’incidenza del finanziamento della spesa attraverso le entrate derivanti da accensione di prestiti, comprese le anticipazioni di tesoreria. Ho calcolato, per lo stesso periodo, le incidenze di altre quattro città. MESSINA (54%)(43,3%) CATANIA (43,6%)(32,2%) PALERMO (71%)(0,55%) VERONA (79%)(0,25%) MILANO (71,5%)(3,6%). Come leggete VERONA MILANO PALERMO hanno un’alta incidenza della spesa corrente sul totale della spesa, ma non ricorrono alle BANCHE se non per % bassissime, utilizzano le entrate correnti; mentre sia CATANIA che MESSINA hanno una incidenza medio bassa della spesa corrente, in presenza di una spesa per investimenti bassissima, ma ricorrono abbondantemente alle BANCHE per finanziarsi, MESSINA addirittura per il 43,3% del totale generale delle entrate, il 99,4% di questa è anticipazione di tesoreria. Questo andazzo è una PACCHIA per il tesoriere UNICREDIT. Perchè nessuno dei Consiglieri Comunali fiata, centra la SERVITU’, in questo caso non di PASSAGGIO ma permanente verso il potente istituto di credito?

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  24. NON C’E’ SOLO L’ISOLA PEDONALE per la miseria. ACHTUNG ACHTUNG per SIGNORINO CAMA LE DONNE sulla SPESA CORRENTE dei primi sette mesi del Comune. La prima cifra è l’incidenza % sul totale generale della SPESA, mentre la seconda è l’incidenza del finanziamento della spesa attraverso le entrate derivanti da accensione di prestiti, comprese le anticipazioni di tesoreria. Ho calcolato, per lo stesso periodo, le incidenze di altre quattro città. MESSINA (54%)(43,3%) CATANIA (43,6%)(32,2%) PALERMO (71%)(0,55%) VERONA (79%)(0,25%) MILANO (71,5%)(3,6%). Come leggete VERONA MILANO PALERMO hanno un’alta incidenza della spesa corrente sul totale della spesa, ma non ricorrono alle BANCHE se non per % bassissime, utilizzano le entrate correnti; mentre sia CATANIA che MESSINA hanno una incidenza medio bassa della spesa corrente, in presenza di una spesa per investimenti bassissima, ma ricorrono abbondantemente alle BANCHE per finanziarsi, MESSINA addirittura per il 43,3% del totale generale delle entrate, il 99,4% di questa è anticipazione di tesoreria. Questo andazzo è una PACCHIA per il tesoriere UNICREDIT. Perchè nessuno dei Consiglieri Comunali fiata, centra la SERVITU’, in questo caso non di PASSAGGIO ma permanente verso il potente istituto di credito?

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  25. Mi piacerebbe sapere dove è citata l’isola pedonale nelle conclusione della relazione finale dell’Ing. Pizzino?
    Qualcuno pensava che potessero essere paragonati i trasferimenti in bici di Messina con quelli di Bologna e Ferrara? Soltanto chi non sa che questi ultimi centri sono nella pianura padana.
    Perchè non citare il paragone con altre città conformi a Messina, come potrebbero essere Salerno e Genova?
    Non sempre la faziosità serve ad un buon servizio, come neppure la censura.

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  26. Mi piacerebbe sapere dove è citata l’isola pedonale nelle conclusione della relazione finale dell’Ing. Pizzino?
    Qualcuno pensava che potessero essere paragonati i trasferimenti in bici di Messina con quelli di Bologna e Ferrara? Soltanto chi non sa che questi ultimi centri sono nella pianura padana.
    Perchè non citare il paragone con altre città conformi a Messina, come potrebbero essere Salerno e Genova?
    Non sempre la faziosità serve ad un buon servizio, come neppure la censura.

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  27. mi permetta di dissentire…sul 100% di monnezza per strada, il 90% sono sacchetti di normale spazzatura NON raccolta .Peraltro il materiale di risulta, i divani i materassi, e quant’altro non emanano odore nauseabondo…giusto?Ho il privilegio(sic!) ogni giorno, anzi 2 volte al giorno di fare questo tragitto: messina centro, torreste giostra, svincolo autostradale, orto liuzzo ..e ritorno…E le posso dire che ogni giorno i cumuli di SACCHETTI aumentano in altezza….poi ci sono gli incivili che butteranno cio’ che non è spazzatura ordinaria….ma quella è la minima parte..e ribadisco, non puzza..Il materiale di risulta o i rifiuti non ordinari, daranno anche fastidio agli occhi ma almeno non emanano quell’odorino che al caldo aumenta..
    Rispondo al signor Fredd…anche se è tempo perso..Le passate amministrazioni MAI ci hanno ridotto col discorso monnezza a questi livelli…
    le passate amministrazioni mai avevavo fatto proclami..
    le passate amministrazioni mai avevavo scelto di alzare una tassa al massimo possibile.
    le passate amministrazioni mai avevano ingaggiato 2 geni supeesperti da 120.000 euro l’anno..
    prima pagavo meno per un servizio adeguato a quello che pagavo…e se ti è rimasta un minimo di obiettività mai si era arrivato a questi livelli!!!
    io non sono il sindaco, non sono pagato con lo stipendio che questo sindaco aveva detto che non voleva percepire e io non ho fatto proclami…per cui non sono io che dopo 13 mesi debbo risolvere un problema…
    Questo sindaco che io ho votato ben 2 volte tutto fa , tranne che occuparsi di quello che è davvero in questo momento un problema serio per la salute pubblica e per la tanta decantata civilta..: LA SPAZZATURA!!!
    Registro unioni civili, tir, isola pedonale, pista ciclabile…no??

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  28. mi permetta di dissentire…sul 100% di monnezza per strada, il 90% sono sacchetti di normale spazzatura NON raccolta .Peraltro il materiale di risulta, i divani i materassi, e quant’altro non emanano odore nauseabondo…giusto?Ho il privilegio(sic!) ogni giorno, anzi 2 volte al giorno di fare questo tragitto: messina centro, torreste giostra, svincolo autostradale, orto liuzzo ..e ritorno…E le posso dire che ogni giorno i cumuli di SACCHETTI aumentano in altezza….poi ci sono gli incivili che butteranno cio’ che non è spazzatura ordinaria….ma quella è la minima parte..e ribadisco, non puzza..Il materiale di risulta o i rifiuti non ordinari, daranno anche fastidio agli occhi ma almeno non emanano quell’odorino che al caldo aumenta..
    Rispondo al signor Fredd…anche se è tempo perso..Le passate amministrazioni MAI ci hanno ridotto col discorso monnezza a questi livelli…
    le passate amministrazioni mai avevavo fatto proclami..
    le passate amministrazioni mai avevavo scelto di alzare una tassa al massimo possibile.
    le passate amministrazioni mai avevano ingaggiato 2 geni supeesperti da 120.000 euro l’anno..
    prima pagavo meno per un servizio adeguato a quello che pagavo…e se ti è rimasta un minimo di obiettività mai si era arrivato a questi livelli!!!
    io non sono il sindaco, non sono pagato con lo stipendio che questo sindaco aveva detto che non voleva percepire e io non ho fatto proclami…per cui non sono io che dopo 13 mesi debbo risolvere un problema…
    Questo sindaco che io ho votato ben 2 volte tutto fa , tranne che occuparsi di quello che è davvero in questo momento un problema serio per la salute pubblica e per la tanta decantata civilta..: LA SPAZZATURA!!!
    Registro unioni civili, tir, isola pedonale, pista ciclabile…no??

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  29. x signor Salvatore:
    piccolo aneddoto..:per 4 lastre di eternit ho dovuto chiamare 3 volte i vigili urbani che dovevano dare comunicazione per fax a messinaambiente….a distanza di un mese eternit ancora li’..A questo punto chiamo l’amico che lavora a messinaambiente e lo informo di quanto sopra…mi spiega che i vigili non avevano mai dato la comunicazione necessaria e che loro per smaltire l’eternit devono chiamare ditta esterna e pagarla a chiamata…
    morale della favola dopo 2 gg e solo grazie all’amico ho avuto tolto l’eternit da vicino casa…e per giunta non tutto..
    alla faccia della civilta’, salute pubblica, e inquinamento…l’eternit è cancerogeno e una lastra spezzata lasciata vicino ad un parco pieno di bambini, credo sia un bel po’ piu’ pericoloso del particolato del tir…..Qui il problema è che con questa amministrazione in particolare(colpevole di tirare dritta sui propri ideali senza accogliere consigli ) si sono asciugati gli ingranaggi…e non c’è piu la volonta di oliarli….per cui se c’è la possibilita di girarsi dal lato opposto al problema…ci si gira….

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  30. x signor Salvatore:
    piccolo aneddoto..:per 4 lastre di eternit ho dovuto chiamare 3 volte i vigili urbani che dovevano dare comunicazione per fax a messinaambiente….a distanza di un mese eternit ancora li’..A questo punto chiamo l’amico che lavora a messinaambiente e lo informo di quanto sopra…mi spiega che i vigili non avevano mai dato la comunicazione necessaria e che loro per smaltire l’eternit devono chiamare ditta esterna e pagarla a chiamata…
    morale della favola dopo 2 gg e solo grazie all’amico ho avuto tolto l’eternit da vicino casa…e per giunta non tutto..
    alla faccia della civilta’, salute pubblica, e inquinamento…l’eternit è cancerogeno e una lastra spezzata lasciata vicino ad un parco pieno di bambini, credo sia un bel po’ piu’ pericoloso del particolato del tir…..Qui il problema è che con questa amministrazione in particolare(colpevole di tirare dritta sui propri ideali senza accogliere consigli ) si sono asciugati gli ingranaggi…e non c’è piu la volonta di oliarli….per cui se c’è la possibilita di girarsi dal lato opposto al problema…ci si gira….

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  31. Buona sera,

    Non mi racconta nulla di nuovo con il suo aneddoto, perché le disfunzioni di tutto quanto sia pubblico le conosciamo tutti.
    Le confermo quindi quanto già detto a maggior ragione.
    Le storture che viviamo oggi sono generate da quaranta anni almeno di voto di scambio che ha portato al disfacento totale di ogni servizio. Per tutto questo tempo la preoccupazione di tutti è stata quella di sistemare e farsi sistemare da qualche parte. Oggi le metastasi di questo tumore non possono essere rimosse come se trattasse di un semplice callo e non c’è giunta che potrà mai far funzionare nulla senza prima rismontare tutto daccapo.
    Detto questo i materiali di risulta sono altro rispetto all’eternit perché il loro smaltimento è a carico di chi effettua i lavori. Ecco perché se ne vede tanto in giro, perché non si vuole pagarne lo smaltimento.
    Per i rifiuti ingombranti idem.
    Tocca attendere una vita, ma io lo faccio e non intendo giustificare chi non lo fa.
    La prego non tenti l’impossibile, ovvero la difesa del nostro senso civico, perché non ne abbiamo. Se lo avessimo avuto le garantisco che tutto il resto servizi pubblici compresi oggi non sarebbero in questo stato.

    Salvatore

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  32. Buona sera,

    Non mi racconta nulla di nuovo con il suo aneddoto, perché le disfunzioni di tutto quanto sia pubblico le conosciamo tutti.
    Le confermo quindi quanto già detto a maggior ragione.
    Le storture che viviamo oggi sono generate da quaranta anni almeno di voto di scambio che ha portato al disfacento totale di ogni servizio. Per tutto questo tempo la preoccupazione di tutti è stata quella di sistemare e farsi sistemare da qualche parte. Oggi le metastasi di questo tumore non possono essere rimosse come se trattasse di un semplice callo e non c’è giunta che potrà mai far funzionare nulla senza prima rismontare tutto daccapo.
    Detto questo i materiali di risulta sono altro rispetto all’eternit perché il loro smaltimento è a carico di chi effettua i lavori. Ecco perché se ne vede tanto in giro, perché non si vuole pagarne lo smaltimento.
    Per i rifiuti ingombranti idem.
    Tocca attendere una vita, ma io lo faccio e non intendo giustificare chi non lo fa.
    La prego non tenti l’impossibile, ovvero la difesa del nostro senso civico, perché non ne abbiamo. Se lo avessimo avuto le garantisco che tutto il resto servizi pubblici compresi oggi non sarebbero in questo stato.

    Salvatore

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  33. Non può fare un raffronto con le passate amministrazioni in modo tanto elementare.
    La tassa che pagava prima non era adeguata per nulla perché la città è sempre stata un letamaio, un po più un po meno non vuol dire nulla. Le ricordo pure che a fronte do tasse più basse i signori predecessori di Accorinti ci hanno anche lasciato un debito mostruoso.
    Non sono tasse pure quelle secondo Lei?
    In più non sapremo mai cosa avrebbe potuto o saputo fare questa amministrazione con il fiumi di denaro che le scorse hanno letteralmente bruciato lasciandoci oggi con le pezza al sedere.
    Per quanto riguarda le priorità però per quanto mi è dato vedere dai giornali Le do ragione. Magari ci lavora di notte e manco lo sappiamo però un comunicato o una intervista in meno sui TIR e qualche informazione in più sullo stato dell’arte del processo di raccolta si. Stià pur certo che se le cose non dovessero migliorare nessuno lo sosterrebbe ancora, a dispetto di quanto affermato dai suoi denigratori.
    Io no di sicuro.

    Salvatore

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  34. Non può fare un raffronto con le passate amministrazioni in modo tanto elementare.
    La tassa che pagava prima non era adeguata per nulla perché la città è sempre stata un letamaio, un po più un po meno non vuol dire nulla. Le ricordo pure che a fronte do tasse più basse i signori predecessori di Accorinti ci hanno anche lasciato un debito mostruoso.
    Non sono tasse pure quelle secondo Lei?
    In più non sapremo mai cosa avrebbe potuto o saputo fare questa amministrazione con il fiumi di denaro che le scorse hanno letteralmente bruciato lasciandoci oggi con le pezza al sedere.
    Per quanto riguarda le priorità però per quanto mi è dato vedere dai giornali Le do ragione. Magari ci lavora di notte e manco lo sappiamo però un comunicato o una intervista in meno sui TIR e qualche informazione in più sullo stato dell’arte del processo di raccolta si. Stià pur certo che se le cose non dovessero migliorare nessuno lo sosterrebbe ancora, a dispetto di quanto affermato dai suoi denigratori.
    Io no di sicuro.

    Salvatore

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  35. Caro Gargamella, continui a rosicare.
    Sperando che la redazione di TS voglia (stavolta) pubblicare la mia risposta al suo intervento, errato nella forma e nella sostanza, cercherò di spiegarLe perchè Lei falla.
    renatino maestro di ginnastica era e maestro di ginnastica resterà.
    NON è laureato e sfido chiunque a mostrare una foto non taroccata della sua laurea.
    Il diploma di maestro di ginnastica dell’ISEF NON era una laurea, ma un diploma triennale di specializzazione.
    Solo dal 1998, il loro diploma è stato dichiarato equipollente, ma non uguale, alla Laurea, ma, legalmente, sono due cose diverse.
    Il Laureato in scienze potorie ha il diritto di fregiarsi del tiutolo di “Professore”, in quanto dotato di laurea.
    I diplomati dell’ISEF NO!
    Il fatto che il diploma il riconoscimento di grado universitario grazie alla legge n. 88 del 7 febbraio 1958 on lo rende uguale alla Laurea, analogamente agli attuali corsi universitari triennali.
    Circa le reazioni dei maestri di ginnastica, non mi meraviglio.
    Gente senza qualità e senza titoli ama ammantarsi di scienza e conoscenza che non possiede.
    Come lei.
    E non insegua più i Puffi, cattivone!!!!!!!!!!!!!!!!
    George.

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  36. Caro Gargamella, continui a rosicare.
    Sperando che la redazione di TS voglia (stavolta) pubblicare la mia risposta al suo intervento, errato nella forma e nella sostanza, cercherò di spiegarLe perchè Lei falla.
    renatino maestro di ginnastica era e maestro di ginnastica resterà.
    NON è laureato e sfido chiunque a mostrare una foto non taroccata della sua laurea.
    Il diploma di maestro di ginnastica dell’ISEF NON era una laurea, ma un diploma triennale di specializzazione.
    Solo dal 1998, il loro diploma è stato dichiarato equipollente, ma non uguale, alla Laurea, ma, legalmente, sono due cose diverse.
    Il Laureato in scienze potorie ha il diritto di fregiarsi del tiutolo di “Professore”, in quanto dotato di laurea.
    I diplomati dell’ISEF NO!
    Il fatto che il diploma il riconoscimento di grado universitario grazie alla legge n. 88 del 7 febbraio 1958 on lo rende uguale alla Laurea, analogamente agli attuali corsi universitari triennali.
    Circa le reazioni dei maestri di ginnastica, non mi meraviglio.
    Gente senza qualità e senza titoli ama ammantarsi di scienza e conoscenza che non possiede.
    Come lei.
    E non insegua più i Puffi, cattivone!!!!!!!!!!!!!!!!
    George.

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  37. Alessandro Grussu 8 Agosto 2014 13:33

    Lei continua a perseverare nell’errore pur di non ammettere di sparare panzane grosse come case.

    Il DM 39/1998 non ha effetto retroattivo, ergo i docenti assunti a tempo indeterminato prima del 01.09.1998 sono e restano professori in quanto membri effettivi di un consiglio di classe di scuola secondaria.

    Lei continua a far finta di non sapere che non è la laurea che fa il professore, ma l’essere membro di un consiglio di classe di scuola secondaria. Altrimenti ogni laureato potrebbe essere definito “professore”.

    E con i professori delle discipline tecnico-pratiche come la mettiamo? Sarebbero anche quelli “maestri”?

    E con gli esperti esterni del progetto da me su ricordato? Se sono laureati in Scienze motorie, stando al suo “ragionamento” (per modo di dire) sarebbero anch’essi “maestri di ginnastica”?

    Come vede il suo discorso fa più acqua di un colabrodo. Lei non sa niente di legislazione scolastica e vorrebbe insegnarla al sottoscritto, che nella scuola lavora e svolge attività sindacale da anni.

    “Il calzolaio non vada oltre le scarpe”, recita un noto detto che lei evidentemente ignora o finge di ignorare.

    Ma tanto, aspettarsi un minimo di ragionamento da uno che campa di ossessioni è come aspettare che alla Venere di Milo spuntino due braccia nuove di zecca.

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  38. Alessandro Grussu 8 Agosto 2014 13:33

    Lei continua a perseverare nell’errore pur di non ammettere di sparare panzane grosse come case.

    Il DM 39/1998 non ha effetto retroattivo, ergo i docenti assunti a tempo indeterminato prima del 01.09.1998 sono e restano professori in quanto membri effettivi di un consiglio di classe di scuola secondaria.

    Lei continua a far finta di non sapere che non è la laurea che fa il professore, ma l’essere membro di un consiglio di classe di scuola secondaria. Altrimenti ogni laureato potrebbe essere definito “professore”.

    E con i professori delle discipline tecnico-pratiche come la mettiamo? Sarebbero anche quelli “maestri”?

    E con gli esperti esterni del progetto da me su ricordato? Se sono laureati in Scienze motorie, stando al suo “ragionamento” (per modo di dire) sarebbero anch’essi “maestri di ginnastica”?

    Come vede il suo discorso fa più acqua di un colabrodo. Lei non sa niente di legislazione scolastica e vorrebbe insegnarla al sottoscritto, che nella scuola lavora e svolge attività sindacale da anni.

    “Il calzolaio non vada oltre le scarpe”, recita un noto detto che lei evidentemente ignora o finge di ignorare.

    Ma tanto, aspettarsi un minimo di ragionamento da uno che campa di ossessioni è come aspettare che alla Venere di Milo spuntino due braccia nuove di zecca.

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