Quartiere fieristico, ecco il bando. Offerte entro il 6 giugno, canone da 9 milioni e mezzo per 20 anni

Quartiere fieristico, ecco il bando. Offerte entro il 6 giugno, canone da 9 milioni e mezzo per 20 anni

Marco Ipsale

Quartiere fieristico, ecco il bando. Offerte entro il 6 giugno, canone da 9 milioni e mezzo per 20 anni

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giovedì 10 Marzo 2016 - 13:19

"E' auspicata - si legge nel bando - ma non obbligatoria... ... la rimozione di barriere cancelli e ringhiere a garanzia di una fruibilità continua... con gli spazi della Passeggiata a mare". Il canone annuo è di 473mila 923 euro che, moltiplicato per vent'anni, arriva fino a 9 milioni 478mila euro. Clausola sociale per i dipendenti dell'ex Ente Fiera

Si intitola, in breve, “Procedura aperta per l’affidamento in concessione del quartiere fieristico, al fine di gestire il sito e promuoverne lo sviluppo economico, turistico e culturale” ed è il nuovo bando per la gestione della fiera, che avrà una durata di vent’anni. E’ stato pubblicato oggi dall’Autorità Portuale, con la specifica degli oneri e dei diritti per il concessionario, che è tenuto alla manutenzione, custodia e sorveglianza di tutta l’area e delle opere esistenti, ristrutturate e nuove, ed ha il “diritto di trarre utilità economica dai beni demaniali in concessione, per tutta la durata della concessione ed alle condizioni espresse nell'offerta di gara”.

Nel bando si ricorda la presenza di alcuni edifici di stile razionalista di alto valore e la crescita del turismo crocieristico “che può trovare nell'area ragioni di preminente interesse per la possibilità di individuare attività, funzioni e luoghi da destinare anche ad attrazione per i numerosi passeggeri che visitano annualmente il centro cittadino”.

L’obiettivo è quello di “esaltare la vocazione marittima dei luoghi”, connettendo la città e il mare, facendo turismo, promozione del territorio e attività economiche. Per questo motivo, il concessionario dell’area sarà individuato “nel concorrente la cui proposta saprà meglio interpretare l’uso pubblico dell’area in conformità delle tre parole chiave sopra citate, elaborando un progetto tecnico ed economico sapiente e ben ponderato che preveda solo opere, funzioni e destinazioni d’uso coerenti con quanto detto prima”.

"Per garantire al meglio l’uso pubblico delle aree – si legge ancora nel bando – è auspicato, ancorché non obbligatorio, agire secondo le direttrici di seguito indicate:

– Integrazione degli spazi dell’area fieristica con la città anche mediante azioni di rimozione, totale o parziale, di barriere, cancelli e ringhiere a garanzia di una fruibilità continua degli spazi aperti o di parte di essi;

– Integrazione urbanistica dell’area mediante una più armonica continuità con gli spazi della Passeggiata a Mare.

E’ pertanto tassativamente vietato introdurre attività aventi caratteristiche distanti o non compatibili con l’obiettivo del bando, quali centri commerciali, mercati, officine, magazzini, fabbriche. Qualsiasi attività o previsione progettuale del concessionario è in ogni caso subordinata all'osservanza dei vincoli naturalistici vigenti e, comunque, vincolata al rispetto del preesistente verde pubblico, nonché delle fontane presenti. Nel bando sono indicati anche gli edifici per i quali è consentita la demolizione per far posto a nuovi volumi equivalenti.

Oltre alle opere a terra, il concessionario potrà proporre nell’Offerta Tecnica di gara la realizzazione di interventi sugli specchi acquei antistanti (pontili, lungomari, ecc.) ed in tal caso dovrà farsi carico di richiedere in concessione demaniale marittima anche l’arenile e gli specchi acquei interessati dagli interventi, per la durata richiesta ed alle condizioni economiche dei canoni previsti dall’Ente".

L’Autorità Portuale ha già avviato gli iter per gli interventi di restauro del portale, dei due padiglioni storici e dell’ex teatro in fiera, per un importo a base d’asta di 18 milioni. Salvo imprevisti, si prevede che saranno disponibili entro tre anni dalla stipula dell’atto. Proprio in una parte del nuovo edificio che sorgerà al posto dell’ex teatro, rispettando volumetrie e funzioni originarie, sarà situata la nuova sede dell’Authority. Questo progetto ha già avuto l’avallo tecnico del Comune e della Soprintendenza ed è in fase di approvazione.

Il canone annuo totale per tutta l’area è di 473mila 923 euro che, al netto delle rivalutazioni annuali, diventa di 9 milioni 478mila 641 euro per i vent’anni previsti. Le offerte dovranno pervenire nella sede dell’Autorità Portuale, di via Vittorio Emanuele II 27, entro le ore 13 del prossimo 6 giugno. Dovranno contenere un’offerta tecnica con un progetto gestionale che preveda costi e cronoprogramma, con indicazione delle funzioni, destinazioni d'uso ed attività in genere che saranno implementate nei manufatti, nelle aree all'aperto ed eventualmente nell’arenile e negli specchi acquei che saranno separatamente chiesti in concessione. L’offerta economica, invece, dovrà essere al rialzo percentuale rispetto all’importo del canone di gara.

La commissione di gara sarà nominata dal presidente dell’Autorità Portuale e sarà composta da funzionari di Capitaneria di Porto, Università, Comune e Soprintendenza. I plichi saranno aperti il 13 giugno alle 10 e verrà scelta l’offerta economicamente più vantaggiosa con 75 punti su 100 assegnati per l’offerta tecnica e 25 su 100 per quella economica.

La stipula della concessione sarà in ogni caso subordinata all’approvazione del Piano particolareggiato del Prg di Messina o del Pio (Piano d’inquadramento operativo) del Piano regolatore portuale.

Nel bando, infine, è stata inserita anche una clausola sociale per i dipendenti dell’ex Ente Fiera in liquidazione qualora non siano già impiegati dalla Regione. Si tratta, però, solo di un impegno, e non di un obbligo, a valutarne l’assunzione, “avendo essi conoscenza diretta e specifica in tema di utile gestione del plesso demaniale accumulata negli anni, a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l’organizzazione di impresa della ditta aggiudicataria e con le esigenze tecnico-organizzative e di manodopera previste e, comunque, in una prospettiva di ottimizzazione e possibilmente potenziamento dei ciclo produttivo e, correlativamente, del numero di risorse umane utilizzate”.

(Marco Ipsale)

14 commenti

  1. DE SIMONE regala questo NOSTRO splendido spazio in cambio di briciole, tali sono i €473.923 l’anno, €9.478.641 per un ventennio, al regalo sommiamo i €18.000.000 destinati dall’Autorità Portuale per rendere appetibile questo territorio dei messinesi. Il bando è tutto un AUSPICIO di impegni non obbligatori, ha fatto benissimo RENATO sindaco a non firmare. Per l’area scoperta di 35.700 mq, il canone annuo è di €45.333, €3.777 mensili, €1,27 a mq; per il teatro 904 mq, il canone annuo è €24.440, €2.036 mensili, €27 a mq; per l’ex Irrera a mare 936 mq, annuo €28.502, €2.375 mensili, €30,45 a mq. Lo stiamo regalando, a chi?

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  2. DE SIMONE regala questo NOSTRO splendido spazio in cambio di briciole, tali sono i €473.923 l’anno, €9.478.641 per un ventennio, al regalo sommiamo i €18.000.000 destinati dall’Autorità Portuale per rendere appetibile questo territorio dei messinesi. Il bando è tutto un AUSPICIO di impegni non obbligatori, ha fatto benissimo RENATO sindaco a non firmare. Per l’area scoperta di 35.700 mq, il canone annuo è di €45.333, €3.777 mensili, €1,27 a mq; per il teatro 904 mq, il canone annuo è €24.440, €2.036 mensili, €27 a mq; per l’ex Irrera a mare 936 mq, annuo €28.502, €2.375 mensili, €30,45 a mq. Lo stiamo regalando, a chi?

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  3. Forse alle persone come lei non resta molto tempo utile per pensare a delle proposte costruttive per la nostra splendida città … è troppo impegnata a fare i conti con i soldi degli altri. Io, da messinese innamorato della mia città, spero che questo progetto possa rilanciare un’area che pochissime città possono vantare di avere, del resto l’alternativa era che restasse chiusa ed abbandonata così come è successo SCANDALOSAMENTE fino ad oggi!! RENATO, come lo chiama lei, lasciamolo alle barzellete nelle quali è il principale protagonista … con l’aggravante che non fa proprio ridere .. anzi!

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  4. Forse alle persone come lei non resta molto tempo utile per pensare a delle proposte costruttive per la nostra splendida città … è troppo impegnata a fare i conti con i soldi degli altri. Io, da messinese innamorato della mia città, spero che questo progetto possa rilanciare un’area che pochissime città possono vantare di avere, del resto l’alternativa era che restasse chiusa ed abbandonata così come è successo SCANDALOSAMENTE fino ad oggi!! RENATO, come lo chiama lei, lasciamolo alle barzellete nelle quali è il principale protagonista … con l’aggravante che non fa proprio ridere .. anzi!

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  5. ma cosi’ non si fa mai niente …chi e’ disposto ad investire in una citta’ sempre piu’ piena di anziani ….e con i giovani con le valigie per espatriare? speriamo che realizzino in buona parte quello che si auspica……e che i messinesi riprendano ad amare la propria citta’

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  6. ma cosi’ non si fa mai niente …chi e’ disposto ad investire in una citta’ sempre piu’ piena di anziani ….e con i giovani con le valigie per espatriare? speriamo che realizzino in buona parte quello che si auspica……e che i messinesi riprendano ad amare la propria citta’

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  7. Invito i messinesi e la redazione di TempoStretto a leggersi con attenzione un disciplinare di gara scandaloso. Sintetizzo una perla. Prevede che i canoni demaniali relativi ai manufatti interessati dagli interventi dell’Autorità Portuale saranno applicati dopo la effettiva consegna dei predetti. Cosa pensereste di chi affitta un negozio, accollandosi la spesa delle opere di ristrutturazione per poi pretendere il canone di affitto?

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  8. Invito i messinesi e la redazione di TempoStretto a leggersi con attenzione un disciplinare di gara scandaloso. Sintetizzo una perla. Prevede che i canoni demaniali relativi ai manufatti interessati dagli interventi dell’Autorità Portuale saranno applicati dopo la effettiva consegna dei predetti. Cosa pensereste di chi affitta un negozio, accollandosi la spesa delle opere di ristrutturazione per poi pretendere il canone di affitto?

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  9. sergio indelicato 10 Marzo 2016 21:05

    Il canone locatorio di circa € 473.000 a cui vanno sommati gli stipendi degli ex dipendenti dell’Ente che andrebbbero assunti per l’inserimento di una specifica clausola sociale e, quale ultima perla, l’impossibilità di radere al suolo alcuni padiglioni ” per l’importante valore architettonico” , rende questo bando sicuramente appetibile ai più . Se il tutto lo si cala in un territorio come la Sicilia credo che per contenere la pioggia di offerte che piomberanno sull’Autorità portuale gli uffìci preposti dovranno trasferirsi in ben più ampi luoghi

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  10. sergio indelicato 10 Marzo 2016 21:05

    Il canone locatorio di circa € 473.000 a cui vanno sommati gli stipendi degli ex dipendenti dell’Ente che andrebbbero assunti per l’inserimento di una specifica clausola sociale e, quale ultima perla, l’impossibilità di radere al suolo alcuni padiglioni ” per l’importante valore architettonico” , rende questo bando sicuramente appetibile ai più . Se il tutto lo si cala in un territorio come la Sicilia credo che per contenere la pioggia di offerte che piomberanno sull’Autorità portuale gli uffìci preposti dovranno trasferirsi in ben più ampi luoghi

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  11. egr.sig.re o sig.ra ,non faccia caso a quello ha la mangiatoia piena e non gli tornano i conti,sa è rimasto balilla.

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  12. egr.sig.re o sig.ra ,non faccia caso a quello ha la mangiatoia piena e non gli tornano i conti,sa è rimasto balilla.

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  13. Ma secondo lei perchè nel resto del mondo occidentale le cose funzionano ed invece a Messina ci devono essere sempre persone che vedono nero ovunque. Bisogna rendere appetibile la nostra città agli investitori privati! Solo creando nuova ricchezza possiamo evitare che Messina cada nel baratro sul quale ciglio ci si trova già da tanti anni. Solo così possiamo evitare l’emorragia di talenti e giovani messinesi che cercano fortuna altrove!! Basta chiacchiere e polemiche

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  14. Ma secondo lei perchè nel resto del mondo occidentale le cose funzionano ed invece a Messina ci devono essere sempre persone che vedono nero ovunque. Bisogna rendere appetibile la nostra città agli investitori privati! Solo creando nuova ricchezza possiamo evitare che Messina cada nel baratro sul quale ciglio ci si trova già da tanti anni. Solo così possiamo evitare l’emorragia di talenti e giovani messinesi che cercano fortuna altrove!! Basta chiacchiere e polemiche

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