Droga tra Catania, Calabria e Torvajanica, arresti anche a Messina

Droga tra Catania, Calabria e Torvajanica, arresti anche a Messina

Alessandra Serio

Droga tra Catania, Calabria e Torvajanica, arresti anche a Messina

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giovedì 05 Ottobre 2017 - 14:43

Pietro Privitera, che era in prova ai servizi sociali a Messina, è stato arrestato dalla squadra mobile locale perché coinvolto nell'operazione Double Truck, scattata grazie al pentimento del catanese "Occhiolino", amico degli spacciatori di Mangialupi

Ha toccato anche Messina il blitz antidroga scattato stamane tra il Lazio, Catania e l'area dello Stretto. L'operazione, denominata Double Truck, ha fatto luogo su un traffico di stupefacenti, gestito dal clan catanese Cappello-Bonaccorsi, che passando anche dalla piazza di Gioia Tauro, finiva soprattutto nella zona di Torvajanica, sulla costa laziale.

La retata è scattata oggi con 25 provvedimenti cautelari: ventirè persone sono state arrestate, altre due sono ancora ricercate. In riva allo Stretto la Squadra Mobile messinese ha arrestato Pietro Privitera, 39 anni.

Agli atti dell'indagine, le dichiarazioni di un catanese noto anche a Messina, Sebastiano Sardo detto Iano Occhiolino, amico del messinese Maurizio Calabrò, il giovane di Mangialupi arrestato dai Carabinieri di Messina nel gennaio scorso nell'operazione Doppia Sponda.

Nel blitz di gennaio era finito anche Occhiolino, nello stesso giorno arrestato anche dalla Polizia di Catania per un'altra indagine, battezzata Winks. Dopo il "doppio arresto", Sardo ha scelto di collaborare con la giustizia, contribuendo all'operazione di oggi con le sue rivelazioni.

Tra i retroscena che ha contribuito a svelare, un altro episodio legato alla città di Messina, dove il 3 marzo 2016, allo sbarco dei traghetti, vennero arrestati il fratello di Iano e alcuni complici, dopo aver appena messo a segno il rapimento di un pasticciere di Torvajanica "reo" di non aver saldato un debito da 130 mila euro con i catanesi.

Ad attenderli sulla sponda messinese dello Stretto, gli uomini di Occhiolino quel giorno hanno trovato i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina, incappati nel sequestro mentre indagavano sui rapporti tra il gruppo catanese e gli spacciatori di Mangialupi.

L'inchiesta Double Truck ha fatto luce su due diverse organizzazioni, che operavano rispettivamente a Catania e Gioia Tauro e avevano rapporti con la ndrangheta e con gruppi del palermitano e del siracusano.

Una volta acquistata la droga, il gruppo l’avrebbe poi rivenduta a persone operanti a Catania, Palermo e Siracusa.

Gli investigatori della Mobile hanno visto all'opera quello che definiscono uno dei più agguerriti gruppi di narcotrafficanti di droga.

Tra gli arrestati di oggi vi sono anche due donne.

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