Servizi sociosanitari, avviso per la gestione del Punto Unico di Accesso

Servizi sociosanitari, avviso per la gestione del Punto Unico di Accesso

Servizi sociosanitari, avviso per la gestione del Punto Unico di Accesso

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domenica 11 Marzo 2018 - 06:06

L’assessora Santisi: “Altro importante passo avanti nell’evoluzione del sistema dei Servizi Sociali nella nostra città”

Il Comune di Messina ha pubblicato l’avviso per la gestione del Servizio PUA Distrettuale ( Punto Unico di Accesso), programmato con i fondi del Piano di Azione e Coesione – Anziani.

Il PUA si avvale della piattaforma del Sistema Informativo del dipartimento Politiche Sociali, in fase di costituzione, che include un insieme di strumenti web based accessibili da parte di soggetti diversi e in grado di interagire con altri sistemi informativi (servizi anagrafici dei comuni, servizi socio-sanitari). Si tratta di una rete finalizzata al raccordo tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e i comuni del distretto 26.

I sei Punti di Accesso avranno sede non solo in città, ma anche nei Comuni di Furci Siculo e di Villafranca Tirrena.

Il modello organizzativo del Punto Unico consentirà un ampio flusso di informazioni tra le sedi operative decentrate e realizzerà il portale unico di accesso ai servizi socio-sanitari e la formulazione del fascicolo sociale del cittadino e costituirà la banca dati a supporto del sistema di monitoraggio e valutazione. Il servizio adotta modalità di intervento socio-sanitario fortemente integrate, effettua la prima valutazione del bisogno sociale e sanitario, garantisce l’ascolto e l’orientamento nella rete dei servizi.

Nello specifico, il Punto Unico costituisce la porta unitaria d’accesso al sistema integrato delle cure domiciliari che accoglie e accompagna il cittadino nel suo percorso nella rete dei servizi e delle risorse domiciliari a favore della non autosufficienza.

Nell’ambito delle attività e dei compiti del PUA, le assistenti sociali cureranno l’accesso, la valutazione e la presa in carico: accogliendo la segnalazione, orientando la persona sull’offerta dei servizi sociosanitari; attivando l’Unità di Valutazione Mutidimensionale per la definizione del programma personalizzato d’intervento, se necessario. Oltre all’accesso diretto delle persone interessate, i casi potranno essere segnalati al PUA, dai familiari dell’assistito, da parte del medico curante o del reparto ospedaliero in fase di pre-dimissione; dal responsabile di struttura residenziale (RSA) o socio-assistenziale (Casa di riposo, comunità/casa protetta); dalle farmacie; dagli operatori del distretto socio sanitario e dei servizi sociali; da associazioni di volontariato e cooperative sociali.

“Il Punto Unico di Accesso realizza il tanto auspicato raccordo – sottolinea l’assessora, Nina Santisi, – tra i Servizi Sociali territoriali e i Servizi sanitari. Altro importante passo avanti nell’evoluzione del sistema dei Servizi Sociali nella nostra città e della infrastrutturazione di base rivolta ad agevolare il percorso verso l’accesso equo e trasparente e la fruizione dei servizi, soprattutto per quei cittadini e quelle famiglie che vivono condizioni di disagio e non autosufficienza”.

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