Debiti da spalmare in 30 anni, Accorinti chiama a raccolta la deputazione messinese

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Debiti da spalmare in 30 anni, Accorinti chiama a raccolta la deputazione messinese

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sabato 29 Ottobre 2016 - 17:19

I Comuni in predissesto chiedono che venga applicato l’istituto della “transazione fiscale”, consentendo il taglio di interessi e sanzioni e una rateizzazione dei pagamenti fino a un massimo di trenta anni

Rateizzare il debito in 30 anni per rendere il piano di riequilibrio più sostenibile. L’amministrazione di comunale va avanti nella sua “mission” e vuole adesso condividerla con tutta la deputazione messinese. Il sindaco Renato Accorinti ha infatti deciso di chiamare a raccolta i parlamentari messinesi, dando loro appuntamento lunedì mattina alle ore 10 a Palazzo Zanca. Al centro dell’incontro ci sarà la proposta presentata al tavolo tecnico ANCI-Governo dedicato alle problematiche del dissesto/predissesto.

I Comuni in predissesto chiedono che venga applicato l’istituto della “transazione fiscale”, consentendo il taglio di interessi e sanzioni e una rateizzazione dei pagamenti fino a un massimo di trenta anni. «La nostra proposta , condivisa da tutti i Comuni in predissesto – afferma il Sindaco Accorinti – aiuta a pagare i debiti accumulati nei decenni passati, evitando che il riequilibrio finanziario passi per la soppressione dei diritti essenziali dei cittadini».

La scorsa settimana una delegazione di sindaci, di cui faceva parte anche Accorinti, ha partecipato ad una riunione al Viminale: «Il Ministero dell’Interno – spiega ancora il primo cittadino – ha ascoltato con attenzione e visto con favore quanto proposto, ma occorre ancora superare qualche perplessità tecnica. Per questo vogliamo incontrarci coi nostri parlamentari per chiedere loro di sostenere in ogni modo questa iniziativa e valutare le modalità di intervento che potranno essere ritenute più idonee. Si tratta di una misura importante, che parte da Messina ma non riguarda solo la nostra città».

A spingere per la «trentennalizzazione del debito» c’è anche l’assessore allo Sviluppo economico, Guido Signorino: «In tal modo – afferma l'ex vice-sindaco – l’intero debito fiscale e previdenziale dei Comuni e delle società partecipate sarebbe più gestibile e ciò renderebbe maggiormente sostenibile il percorso del riequilibrio finanziario. In un contesto di crescenti rigidità di gestione e di continue riduzioni di risorse (circa 30 milioni in meno tra riduzione del fondo di solidarietà e minori trasferimenti dallo Stato e dalla Regione nel solo 2015), non chiediamo di cancellare il debito, ma di creare le condizioni per la sostenibilità anche sociale del suo pagamento».

4 commenti

  1. Assessore allo sviluppo economico delle loro tasche probabilmente,anzi direi di sopprimere questo assessorato beffa che di sviluppo non ne vedremo per i prossimi 30 anni,non fate piu’ danni di quelli fin’ora fatti, lasciate perdere tutto e rubatevi pure gli stipendi poiche’ oggi sembra il male minore e per questo a Messina site in buonissima compagnia,per favore non cimentatevi in cose piu’ grandi di voi che per giunta non avete la piu’ pallida idea e lo avete gia’ dimostrato in tutto quel poco che avete fatto.Ripeto come al solito non combinerete niente di positivo,datevi ai viaggi che li qualcosa ne capite e fregatevene di Messina come sempre,grazie.

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  2. Assessore allo sviluppo economico delle loro tasche probabilmente,anzi direi di sopprimere questo assessorato beffa che di sviluppo non ne vedremo per i prossimi 30 anni,non fate piu’ danni di quelli fin’ora fatti, lasciate perdere tutto e rubatevi pure gli stipendi poiche’ oggi sembra il male minore e per questo a Messina site in buonissima compagnia,per favore non cimentatevi in cose piu’ grandi di voi che per giunta non avete la piu’ pallida idea e lo avete gia’ dimostrato in tutto quel poco che avete fatto.Ripeto come al solito non combinerete niente di positivo,datevi ai viaggi che li qualcosa ne capite e fregatevene di Messina come sempre,grazie.

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  3. MessineseAttenta 31 Ottobre 2016 08:04

    PERCHE’ NON IN 60 ANNI O IN 120?

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  4. MessineseAttenta 31 Ottobre 2016 08:04

    PERCHE’ NON IN 60 ANNI O IN 120?

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