In Sicilia la rimozione collettiva ma in tv il Crozza-Crocetta fa il boom

In Sicilia la rimozione collettiva ma in tv il Crozza-Crocetta fa il boom

Rosaria Brancato

In Sicilia la rimozione collettiva ma in tv il Crozza-Crocetta fa il boom

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sabato 11 Novembre 2017 - 09:19

Dallo scenario politico sembra essere scomparso già dalla sera di lunedì, ma l'imitazione dell'ex governatore fatta da Crozza è diventata virale

L’unico che in questi giorni si è ricordato di lui è Crozza, che ne ha fatto una delle sue più riuscite imitazioni, dipingendolo nei suoi ultimi giorni da governatore mentre accarezza un fenicottero, declama “amo il bello” e canta “Addio Sicilia ti lascio il cuor. In cambio voglio per me un seggio in Parlamento”. Circondato dai frutti della nostra terra e con in bella vista la sua foto (quella reale) in costume da bagno sulla spiaggia di Tusa (quando rispose alle polemiche di Vecchioni) il Crocetta-Crozza esclama: “Come siete strani voi del Nord. Se in Lombardia assumono un medico in un ospedale è l’eccellenza della bella amministrazione del Nord. Se invece in Sicilia assumiamo 24 mila forestali per tagliare una siepe allora è lo scandalo della solita Sicilia sprecona, ma qui la siepe cresce molto più in fretta che al Nord!”

Crocetta per la verità le interviste le ha rilasciate, ad esempio a Repubblica ha detto: “vado via, nudo come sono venuto, indossando solo il mio anello Berbero”e, proprio ieri ha lanciato strali sul suo Pd in frantumi evidenziando come, senza il suo Megafono manchino 6 punti di percentuale (e omettendo di dire che quel 6% risaliva al 2012 quando i siciliani non avevano ancora avuto a che fare con la sua Rivoluzione).

Quel che colpisce è che non c’è alcuna reazione da parte del resto del mondo politico alle sue parole, che restano nell’aria e comunque circoscritte negli articoli.

E’ come se ci fosse stata una rimozione collettiva di Saro Crocetta da Gela, da lunedì sera ufficialmente ex governatore della Sicilia.

Nessuno più che lo citi, che lo insegua per una dichiarazione, uno scambio di accuse, nessuno che lo usi più come “bersaglio politico” o come simbolo, nessuno più che lo tenga in considerazione in vista delle prossime consultazioni elettorali, Politiche in testa.

E’ come quando si rimuove un trauma infantile, o qualcosa che la mente cerca di cancellare piuttosto che analizzare. Se in campagna elettorale ogni tanto qualcuno lo ha citato, anche nelle analisi post voto il suo nome è spuntato poco o nulla.

Le ultime cose che riportano a lui risalgono al pasticcio Messina, all’esclusione (studiata ad arte dal club dei Tafazzi) della lista Arcipelago a Messina. E lui ne era il capolista. Nessuno saprà mai quanti voti avrebbe preso da governatore uscente, ma forse il vero obiettivo era proprio questo….. Lui oggi può declamare che aveva milioni di voti, nessuno può contraddirlo con i fatti, perché la lista è implosa.

Le ultime sue dichiarazioni pre-voto erano rivolte a Renzi, volte a far valere il ritiro della sua candidatura (che nessuno degli alleati voleva), in cambio di un posto al Senato, richiesta avanzata in modo ancor più netto dopo il siluro della lista Arcipelago, colpita e affondata in un batter d’occhio. Difficile che lo scambio ci sarà anche perché non sappiamo neanche da qui alle Politiche quale margine avrà Renzi e quanti ne potrà e dovrà salvare col Rosatellum blindato. Difficile che inserisca Crocetta tra quanti non buttare giù dalla torre…..

Frattanto Crocetta è scomparso nell’immaginario collettivo. Gli alleati del centro-sinistra non lo citano neanche più, così come i loro avversari.

Musumeci e Cancelleri sono consapevoli di essere i principali contendenti e quindi lo scontro è frontale, mentre Crocetta e Pd sono diventati marginali, ininfluenti ai fini delle future battaglie.

Se dovessimo contare quante volte nelle dichiarazioni dei leader del M5S o del centro-sinistra o in quanti articoli vengono citati Cuffaro e Lombardo per poi fare il confronto con quante volte viene citato Crocetta non ci sarebbe partita. E’ come se fosse svanito in una bolla di sapone. Eppure ha lasciato qua e là i suoi nominati, i suoi uomini in molti posti chiave. Ma è davvero come se questi 5 anni, sia per il centro-sinistra che per il centro-destra e il M5S siano stati una parentesi da rimuovere e basta, con un vuoto di memoria.

Il centro-sinistra, Pd in testa, non lo nomina più nella speranza di non rinnovare negli elettori il ricordo di quanto, insieme a braccetto e fino all’ultimo momento hanno fatto, dividendo assessorati e azioni, pasticci e guai.

Il centro-destra è troppo impegnato a difendersi dagli attacchi del M5S e considera eventuali polemiche sollevate a sinistra come un ronzio di mosche noiose. Il M5S infine ha avviato la battaglia frontale sul piano degli impresentabili, diventando monotematico. L’unica cosa che riporta a Crocetta nei 5stelle è l’accento di Cancelleri quel suo “la Zigilia deve cambiare” che ricorda tanto l’ex governatore…..

La rimozione collettiva quindi è una sorta di terapia di gruppo per uscire dal tunnel. Per il Pd poi più in fretta i siciliani dimenticheranno i 5 anni appena finiti meglio sarà per le loro personali carriere politiche. E’ iniziato il “si salvi chi può” per le Politiche e di spazio ce ne sarà pochissimo alla corte del Pd. Lo sa bene Cardinale che si sta preparando la via di fuga.

Solo Crozza ce lo ricorderà il venerdì sera, perché il video è diventato virale e il governatore che “ama il bello” e si fa fotografare “ignudo” in riva al mare dai forestali “perché che m…dovevano fare che non c’erano siepi da tagliare…” sta riscuotendo molti più consensi in rete che quello vero nella realtà. Ed anche nella puntata di ieri sera lo ha dipinto nel giorno dei saluti, con l’anello berbero, circondato “dal bello”.

Non ce ne voglia il governatore, perché non è stato da solo in un percorso disastrato ed i suoi complici e conniventi lo hanno gettato giù dalla nave a poche ore dalla chiusura delle urne, ma poco o nulla resterà di quella Rivoluzione siciliana che si è rivelata un flop, se non un’involuzione.

Rosaria Brancato

Un commento

  1. Infatti il, personaggio è già di per se una caricatura che si presta alle imitazioni. ( p.s. in questa veste sicuramente non farà danni)

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