Il dolore in via dei Mille. Il racconto e le lacrime dei vicini

Il dolore in via dei Mille. Il racconto e le lacrime dei vicini

Marco Ipsale

Il dolore in via dei Mille. Il racconto e le lacrime dei vicini

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venerdì 15 Giugno 2018 - 10:28

Sono stati svegliati in piena notte dalle urla provenienti dall’appartamento della famiglia Messina. Aria irrespirabile e puzza di fumo ancora fino alla tarda mattinata

Lacrime, dolore, incredulità. Il silenzio di via dei Mille è interrotto solo dal vociare dei vicini e dei passanti. Per tutti la domanda è sempre la stessa: com’è potuto accadere? La risposta arriverà dalle indagini della Polizia, mentre i vigili del fuoco non hanno ancora spiegato le cause dell’incendio.

Bocche cucite tra le forze dell’ordine, a parlare sono solo i vicini di casa, svegliati in piena notte dalle urla provenienti dall’appartamento che sporge da un lato su via dei Mille e dall’altro su via Ettore Lombardo Pellegrino.

“Mi sono affacciato e ho visto che già c’erano la Polizia e un’ambulanza – racconta uno di loro -. Sono sceso, il portone del palazzo era aperto e, insieme ad altri, siamo entrati per vedere se era possibile dare aiuto. Ma c’era un fuoco altissimo e l’aria era irrespirabile. Solo in un secondo momento, quando sono arrivati anche i vigili del fuoco, si è capito che il dramma era dal lato di via Ettore Lombardo Pellegrino più che dal lato di via dei Mille. Abbiamo visto una signora e un ragazzino sul cornicione, in piena notte, non ci sembrava neanche vero. I pompieri sono saliti con un’autoscala tra mille difficoltà, anche perché lì ci sono grossi alberi, e li hanno messi in salvo ma purtroppo non sono riusciti a fare lo stesso coi due bambini”.

"Ho sentito le grida, eravamo al piano di sopra, non so neanche che ora fosse – dice all'agenzia Agi Fernando Rizzo, cugino della famiglia -. Ho aperto la porta e c'era la scala totalmente invasa dal fumo, ho provato a scendere, c'era la madre che diceva che i figli erano dentro. Ho trovato adesso la ciabatta nelle scale perché quando sono sceso sono caduto, non si vedeva nulla, mi sono affacciato dall'altra parte e ho visto le fiamme e il fumo che veniva da sotto. Siamo andati nella stanza da letto e dal cornicione abbiamo preso i bambini e siamo passati nella casa accanto, abbiamo rotto le persiane e siamo entrati".

“Non conoscevo la famiglia – spiega un altro vicino – ma ho pianto, perché è una grande tragedia. L’aria era caldissima e malsana, c’era una gran puzza di fumo”.

Puzza di fumo che si respirava ancora fino alla tarda mattinata, a diverse ore dall’incendio. Strade chiuse al transito ma nelle vie limitrofe il traffico è composto, pur se sostenuto. Il pensiero di tutti va alla famiglia Messina, che dovrà sopportare l’immenso dolore per la perdita di due bambini.

Un commento

  1. Nessun commento. Solo una preghiera per questi nuovi angeli…

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